domenica 29 aprile 2012

Quello che vuole combattere la corruzione dei politici aumentandone gli stipendi


Leggendo su internet mi sono imbattuto in un articolo dal titolo originale: "VIVA I PRIVILEGI DELLA CASTA, VIVA ANTONIO RAZZI. Contro il moralismo popolare". L'autore è Marino Poerio e il blog Cato Maior.

Nel post Poerio afferma che, dopo aver descritto la storia di Antonio Razzi (che non riscrivo qui):

1) In questa vicenda vorrei affermare chiaramente che provo un profondo schifo verso il parlamentare che ha introdotto una telecamera spia in Parlamento, rubando i pensieri a briglia sciolta di un suo collega (ndr la confessione di Rizzi).
2) Questo filmato svergogna chi lo ha eseguito e chi lo pubblica (tra gli altri, l’immancabile Fatto che ci fa la solita scarpetta e il compunto Corriere che ci gira il sugo dell’anticastismo altoborghese).
3) A quelle immagini io grido: “Viva Razzi, viva i privilegi della casta”.
4) Cioè che un parlamentare deve poter contare su un sontuoso stipendio e su un morbidissimo cuscino pensionistico, ben oltre (grassetti miei) ciò che in questi tempi di demagogia diffusa il popolo indignato è disposto a tollerare.
5) I motivi sono due: se pretendiamo che i nostri rappresentanti decidano le sorti del paese pensando esclusivamente al nostro meglio e non alla propria fine in caso di scioglimento delle Camere, dobbiamo impedire loro di tenere la spina attaccata a qualsivoglia governo solo per arrivare all’agognata pensione. Secondo, in vista di un’ineluttabile fine della legislatura, un parlamentare che non ha speranza di venire rieletto (o semplicemente che non ne ha la sicurezza), cercherebbe di supplire alle incognite del destino mettendo da parte ‘provviste’ lecite e illecite per ogni eventualità.

In pratica: bisogna pagare tanto i parlamentari, anche più di ora, per limitare la loro corruzione.

Un'idea che va contro tutti e tutto, o è geniale, o è una sciocchezza e, francamente, non mi sembra proprio geniale:

A) Prima di tutto, in Italia abbiamo i politici più pagati forse al mondo (di sicuro nell'Occidente) e sono fra i più corrotti della storia recente;
B) Ammettendo di pagarli di più (300mila all'anno ad esempio), secondo voi rifiuterebbe davvero una mazzetta da 500mila, o anche solo da 100mila? Suvvia.
C) E' giusto pagare di più un parlamentare, solo perchè non è sicuro di venire rieletto? (quel "incognite del destino" mi ha fatto ribaltare dalla sedia).

A mio modestissimo parere, la via migliore per evitare (limitare) la corruzione è quella di avere leggi molto severe ed APPLICARLE! Solo così si combatte questa piaga, non aumentando ancora di più i già vergognosi stipendi dei politici.

PS: mi preoccupa molto il fatto che ci sia gente che faccia ragionamenti di questo tipo e sia pure letto.

venerdì 27 aprile 2012

Friedman e la disoccupazione: una lezione da non dimenticare



Una lezione da tenere ben presente quando si parla di cassa integrazione e di sussidi di disoccupazione.

Per come sono organizzate in Italia, le cose non vanno assolutamente bene: bisognerebbe riformare il sistema eliminando le varie casse integrazioni sostituendole con i sussidi di disoccupazione erogati però solo e soltanto per i lavoratori che A) frequentano attivamente corsi di formazione e B) si impegnano concretamente a cercare un lavoro.

Questo significa che per chi sta a casa a girare i pollici o lavora in nero, l'assegno non viene erogato.
La storia che il lavoratore in cassa integrazione se ne sta a casa a fare nulla (o a lavorare in nero) fino a quando percepisce i soldi deve finire.

La frase poi vale anche poi per l'età pensionabile che nel nostro paese è stata ampiamente sfruttata come mossa elettorale (fra prepensionamenti, baby pensioni e il non legarla alla speranza di vita) con le cause che oggi stiamo pagando e in futuro i giovani pagheranno.

mercoledì 25 aprile 2012

Monti, mi scusi, la crescita la vede solo lei



Qualche giorno fa il premier Monti recitava un +0.5% di crescita nel 2013 e addirittura "si pigiasse sull'acceleratore di riforme "ad elevato grado di intensita" il risultato potrebbe essere quello di raggiungere ulteriori 5 punti di crescita entro il 2020". Certo i 5 punti arriverebbero ipotizzando "una riduzione del 23% degli oneri amministrativi, un abbattimento del 35% delle barriere per avvio di un' impresa e un calo di 4,3 punti del rapporto tra costi e valore beni prodotti."

Su questo sono d'accordissimo: già da tempo sul blog dico che il problema principale dell'Italia sono i costi affrontati dalle imprese, in primis le tasse.

Cosa è stato fatto fino ad ora? Nulla! Anzi, le tasse sono aumentante e continuano a farlo! Le imprese sono sempre più in ginocchio, gli imprenditori falliscono e si suicidano (e non sto facendo retorica) e molti, moltissimi altri sono in seria difficoltà (sentendo un po' di imprenditori anche sui social network capirete che la situazione non è affatto buona). Il rischio che altre imprese chiudano definitivamente o delocalizzino in altri paesi è purtroppo reale.

Se a tutto ciò aggiungiamo una riforma del mercato del lavoro deludente, fantomatiche liberalizzazioni, nessuna riforma della burocrazia, della giustizia e del sistema bancario le chiedo, signor Primo Ministro, in quale universo questo paese potrà crescere?

Il FMI ha bocciato questa ipotesi con un -0.1% per il 2013 e onestamente, stando così le cose, mi sembra fin ottimistico.

Se davvero questo governo vuole cambiare le cose e salvare il paese è ora di riformare sul serio il tutto, iniziare a tagliare la spesa, recuperare l'evasione (questo è stato fatto bene) e, parallelamente, tagliare le tasse. O così, o si muore.

lunedì 23 aprile 2012

Meno spesa pubblica non vuol dire meno crescita


Vi segnalo questo interessante il grafico delle PREVISIONI PIL DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, APRILE 2012, WEO World Economic Outlook (fonte)

Concentriamoci sulle ultime tre: Italia, Spagna e Regno Unito.

La mia scelta non è casuale: Italia e Spagna hanno una situazione molto simile mentre il Regno Unito sta meglio di noi; Spagna e RU hanno poi messo in atto politiche economiche molto simili di taglio alla spesa pubblica, mentre noi abbiamo optato per un aumento della tassazione.


Aggiungo io anche il caso che ho già trattato della Svezia, paese in cui il taglio della spesa pubblica è in atto da molti anni.

Tutti questi paesi che hanno optato per una riduzione delle spese mantenendo la tassazione pressoche uguale (o diminuendola), cresceranno di più rispetto a noi.

Aggiungo inoltre i 22mila posti di lavoro che Lombardo vuole "regalare" ai siciliani (perchè in Sicilia ci sono pochissimi dipendenti pubblici) e i 2000 del comune di Roma (anche qui, pochissimi dipendenti e un bilancio idilliaco).

Il tempo ci dirà poi chi ha fatto meglio. Sinceramente, sentendo alcuni imprenditori della zona e non, la situazione non è buona per nulla anzi, visti gli ulteriori aumenti di tasse (e considerando che siamo, come tassazione reale, forse il paese con la pressione fiscale maggiore), sarà ancora peggio.

domenica 22 aprile 2012

I parlamentari vengano pagati in base alle loro presenze




La questione degli stipendi dei nostri parlamentari è sempre viva e vegeta nelle discussioni quotidiane del cittadino medio.
Sul bisogno di abbassarli oramai l'evidenza c'è da anni ma la volontà dei nostri politici ovviamente no.
Rileggendo poi alcune dichiarazioni mi sorge il dubbio che alcuni di questi dovrebbero stare in un manicomio piuttosto che alla Camera o al Senato.

A meno di insurrezioni popolari che, per ora, non vedo possibili, vorrei fare una proposta a tutti i partiti per cercare di rendere meno vergognosa la situazione.

Abbiamo capito che, a meno di puntarvi una pistola alla testa (fisicamente), voi gli stipendi non ve li taglierete mai (chissà poi che con il M5S lì qualcosa non cambi) e io, sorpresa, non vi chiedo di farlo.


Quello che vi chiedo è però di relazionarlo alle vostre presenze. Qualche mese fa ho scritto della relazione "CamereAperte2011" in cui viene segnalata anche la percentuale di presenze (oltre alla produttività) dei vari parlamentari italiani. In base a quella, si moltiplica lo stipendo: se un parlamentare ha il 90% di presenze alle votazioni, il suo stipendio verrà moltiplicato per 0.90. Se ha il 70% per 0.70 etc etc.
Lo stipendio rimane quindi così come oggi (con tutti i bonus che ci sono) solo nel caso in cui un parlamentare collezioni il 100% delle presenze (certamente non contano le esclusioni per malattie o impegni legati alla sua attività politica di parlamentare). Negli altri casi è più basso (e viste le statistiche si risparmierebbero molto soldi).

Se dobbiamo pagarvi più di tutti almeno a lavorare andateci..

sabato 21 aprile 2012

In un paese normale, Beppe Grillo non esisterebbe


Tranquilli, non intendo Beppe Grillo come uomo o comico, ma come politico.

Grillo di fatto oramai è un politico che, girando per l'Italia, tiene comizi elettorali in favore del Movimento5Stelle. Se si può discutere sul fatto che sia il leader o meno, su questo proprio no (ma non c'è nulla di male sia chiaro, anzi).


Perchè secondo me non esisterebbe? Semplice: le basi su cui ha fondato le liste civiche sono la prassi in qualsiasi altro paese occidentale. Nessun paese ha una classe politica così disastrata come la nostra, una corruzione così dilagante da Roma al piccolo comune, una pluralità di caste, un'informazione pessima (con molte cause) etc etc.
Certamente ognuno ha i suoi problemi però nessuno è in una situazione disastrosa come l'Italia (ad eccezione della Grecia), per questo non credo che un Beppe Grillo politico lo avremmo mai avuto. Avrebbe continuato la sua carriera da comico, in televisione (perchè non lo avrebbero cacciato) come gli altri comici suoi colleghi negli altri paesi fanno. Vi immaginate un Letterman in USA fondare liste civiche?


PS: Sulle sue opinioni politiche, economiche, ambientali possiamo discutere, ma sulle idee di rivolta verso questo sistema politico made in Italy c'è poco da dire: ha ragione.

lunedì 16 aprile 2012

Lettera aperta al Comune di Roma: Proposta per risolvere la questione dei Centurioni


Al Comune di Roma e al sindaco Alemanno

Scrivo questa breve lettera per proporvi una soluzione alla questione sollevata dai Centurioni in protesta. Ritenendo il Centurione fuori dal Colosseo sia una figura culturale ed artistica che può soltanto giovare alla città di Roma, credo sia non giustificata la decisione di allontanare le decine di persone che quotidianamente svolgevano questa mansione.

La mia proposta è di consentire loro di lavorare come hanno sempre fatto mettendoli in regola e tassandoli senza un contratto a tempo determinato-indeterminato (non diventano quindi dipendenti del comune) ma con un ticket giornaliero.


Installando una macchina simile ad un parchimetro in zona Colosseo (vedi foto), il centurione di turno potrà, pagando una somma (ad esempio, il 10% sul guadagno medio giornaliero), prendere il biglietto ed esercitare la propria professione di "Artista di strada".

Essendo i guadagni legati alle varie stagioni (in inverno si guadagna meno che in primavera ed estate), consiglio di calcolare la media in due semestri differenti (in primavera estate una somma pari alla media giornaliera di quel periodo, così in autunno ed inverno).

Chiunque potrà esercitare se acquista il biglietto. Coloro i quali non fossero in possesso dello stesso, verranno multati.

Grazie per l'attenzione.

Mattia Poletti


domenica 15 aprile 2012

Alla Fiera del Nord (Elio e le Storie Tese)


Semplicente fantastici!





Sottolineo le frasi "L'avannotto bevve il po', divenne il Trota e alle elezioni la gente lo votò", "Lo stesso tesoriere che pagò il conto del dentista del capo e del naso di Sirio e dell'Ici della casa, delle multa del Trota che comunque la gente votò" e "E Rosy Mauro [..] che sgridò il Senato ma al Senato qualcuno la mandò". Ecco, VERGOGNATEVI.


Se la legge fosse stata rispettata, Morosini (forse) sarebbe ancora vivo


Oggi è una giornata molto triste per il calcio e lo sport in generale. Un calciatore è purtroppo morto in campo mentre svolgeva uno dei lavori più belli in assoluto per un arresto cardiaco.

Se le cose stanno come dicono Piermario Morosini forse a quest'ora sarebbe ancora vivo in quanto l'uso del defibrillatore entro i 5 minuti gli avrebbe salvato la vita (o meglio, dato sicuramente più possibilità) se si fosse solamente rispettata ed applicata la legge.

Per prima cosa, l'ambulanza è arrivata dopo i 5 minuti a causa di un'auto dei vigili (pazzesco, solo in Italia succedono queste cose) ostruiva il passaggio, quindi prima infrazione scandalosa.

Seconda cosa, PER LEGGE (DDL 1517: "NUOVE NORME IN MATERIA DI UTILIZZO DEI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI E AUTOMATICI ESTERNI SUL TERRITORIO) è obbligatorio tenere un defibrillatore a bordo campo. In questo caso, come testimoniato dal medico del Pescara a Telelombardia, non vi era il defibrillatore (metto questo link in cui si dice che alcuni tg locali di Pescara sembrano confermare la cosa).


Come sempre in questo paese le leggi ci sono ma non si applicano. Scommettete che per un mese ci saranno defibrillatori a bordo campo e poi più nulla? Perchè siamo così, purtroppo in tutto siamo così. Nella tragedia tutti rispettano tutto e poi ce ne freghiamo. Ma questo vale anche per altri ambiti non solo questo sia chiaro.

Spero davvero che questa altra tragedia aiuti a cambiare le cose. Così non si può e non si deve andare avanti.

sabato 14 aprile 2012

Come finanziare la protezione civile senza aumentare l'accisa sui carburanti o tassare gli sms




Tassare gli sms o aumentare le accise (ad un massimo di 5 centesimi)? Alla fine ha vinto la seconda proposta che, come spiega in una nota il Consiglio dei Ministri, in caso di calamità naturale e conseguente dichiarazione dello stato di emergenza, nel momento in cui per fronteggiare il fabbisogno finanziario si utilizzeranno le risorse non solo del fondo nazionale di protezione civile ma anche il fondo spese impreviste. Quest'ultimo andra' "immediatamente e obbligatoriamente reintegrato con risorse ordinarie e/o con le maggiori entrate derivanti dall'aumento dell'accisa sui carburanti "in misura non superiore a cinque centesimi per litro".

Benzina che aumenterà di nuovo visto che oramai annualmente abbiamo uno o due stati di emergenza per calamità naturali.
Siccome questo governo manca di fantasia, ad ogni problema si decide di alzare le tasse, in particolare quelle sui carburanti.


Ai cari ministri suggerirei invece di tassare protistuzione e droghe leggere (dopo averle legalizzate) come fanno i comuni di altri paesi (vedi qui e qui) con cui si risanerebbero i conti di numerosissimi comuni, del paese tutto (abbassando così altri tipi di tasse, sul reddito ad esempio) e si combatterebbe la malavita. Non mi sembra così difficile.

PS: ah, per i bigotti democristiani&co che sono contro suggerisco di comprare un biglietto di sola andata per un paese qualsiasi a loro scelta. Ce ne sono di tutti i tipi, sceglietene uno e andateci (per la sfiga di chi ci abita)

giovedì 12 aprile 2012

Caro elettore lombardo, non ti vergogni un po'?



Lo scandalo targato Lega Nord è il tema politico di questo inizio anno ed è un degno sostituto agli altri scandali di inizio anno aventi come protagonisti Berlusconi e veline varie.

Sicuramente la regione più scossa è la Lombardia, ove la Lega ha costruito buona parte del suo successo politico e ha avuto fino a pochi giorni fa il protagonista principale della vicenda seduto in Consiglio Regionale (Renzo Bossi, figlio di Umberto).

Mi rivolgo a te, lettore lombardo avente diritto di voto: ma non ti vergogni, o meglio, non provi imbarazzo (chiamalo come vuoi) nell'essere rappresentato da gente così?

In particolare, se l'ha votata ti chiedo: caro elettore, non avevi altro da fare quel giorno? Ma soprattutto, come ti è solo potuto venire in mente di votare uno così? Ti rendi conto del soggetto? A te, e lo dico con tutto il rispetto del mondo, dovrebbero togliere il diritto al voto perchè la tua capacità di giudizio è uguale (se non minore) a un "bimbominkia" di 12 anni.


Se poi tu sei uno di quelli che non hai votato lega ma PDL (Formigoni) sappi che mica ti salvi! ti rendi conto di aver votato un'igenista dentale ex soubrette di nome Minetti Nicole la quale, in questo momento, è in vacanza al mare stipendiata da me e da te? (Preciso: nulla contro la ragazza, in politica però ci dovrebbe andare altra gente).

Non riesco proprio a capacitarmi di come sia stato possibile votare in questo modo. Sia chiaro, non ce l'ho con tutti i lombardi! Solo con una (purtroppo) una buona fetta.

martedì 10 aprile 2012

Liquidità BCE, Spread e Moral Hazard


Era un po' che avevo in canna questo articolo, aspettavo giusto il momento per spararlo online. Quel momento è arrivato.
Chi di voi ha studiato economia all'università dal titolo dovrebbe capire il perchè io abbia aspettato questo momento e ogni altri parola sarebbe superflua. Siccome non tutti l'hanno studiata, andrò brevemente a spiegare la cosa.

Un mese fa ho scritto un articolo sul perchè le banche abbiano preferito, con l'iniezione di liquidità della BCE, comprare titoli di stato al posto di finanziare le imprese, mostrando anche gli effetti che questa operazione ha avuto sullo spread Italia-Germania (vedi grafico)
Oggi lo spread è tornato over 400 punti: de facto ci siamo mangiati gli ultimi 2-3 mesi di lavoro. Perchè tutto ciò? I mercati sono cattivi? NO! Le spiegazioni sono, a mio parere, due.


La prima, minore per quanto riguarda il nostro paese, è il peggiorare della situazione UE, Portogallo e Spagna in primis e credit crunch.
La seconda, quella più legata a noi e al nostro tasso di interesse, è ciò che è successo dopo l'iniezione di liquidità, ovvero l'azzardo morale (Moral Hazard). Se ci pensate, le "riforme" del governo Monti sono cambiate in peggio (leggasi "Lasciano tutto o quasi com'era") nei giorni successivi alla caduta dello spread. Il motivo è ovvio: la stretta dei mercati è finita, quindi possiamo ricominciare a fare i furbi fingendo di riformare. Liberalizzazioni fuffa, caste rimaste tali e quali, riforma del lavoro assolutamente deludente e zero tagli di spesa (escludendo la riforma delle pensioni).
A mettere benzina sul fuoco le banche che, cariche di titoli di stato, sono colate a picco (e anche qui, nell'articolo linkato sopra, avevo predetto questa possibilità/ovvietà!)
Monti ha fatto quello che prima di lui Berlusconi e Tremonti facevano! Anche questo tour mondiale di pubblicità, le dichiarazioni del tipo "Il peggio è passato" etc etc mi ricordano purtroppo il recente passato.

Per chi mi segue un po' su Facebook non sono nuove queste parole, come non è nuovo il fatto che ero da un lato contento ma dall'altro molto dubbioso nei confronti di un QE da parte della BCE (proprio per il moral hazard). I fatti purtroppo stanno dando ragione ai miei dubbi.

domenica 8 aprile 2012

Il vero problema del settore pubblico? Il potere della politica su di esso



La riforma del mercato del lavoro ha lasciato, possiamo dirlo, tutti scontenti, a partire dalla "riforma" dell'art. 18. Il punto più controverso è il fatto che questa "riforma" non si applicherà al settore pubblico: gli statali sono, ancora una volta, esenti dal cambiamento e quindi "privilegiati" rispetto ai loro colleghi del settore privato.

Non voglio qui discutere sulla necessità di abolire l'art. 18 SOPRATTUTTO nel settore statale, ma piuttosto fare una premessa senza la quale personalmente credo che ogni riforma del pubblico sia sostanzialmente inutile se non potenzialmente dannosa.

Il vero male è il potere che la politica esercita sul settore pubblico, per quanto riguarda gli appalti, i lavori esterni e le assunzioni sia di famigliari/amici sia in cambio di voti (specialmente in certe zone d'Italia).


Perchè dico questo? Il motivo è semplice: ammettiamo che finalmente si possano licenziare anche i dipendenti pubblici per motivi economici (come stanno facendo in UK), cosa potrebbe succedere alle condizioni attuali? L'amico, il parente o l'assunto in cambio di voti rimarrebbe lì, mentre invece il lavoratore onesto rischierebbe il posto ingiustamente.
Anche i licenziamenti per cattiva condotta (praticamente impossibili oggi, esperienza personale) per quanto riguarda quelle persone continuerebbero ad essere impossibili, quindi de facto, qualsivoglia riforma risulterebbe inutile.

Purtroppo sui giornali si parla poco di questo problema che invece meriterebbe molta più attenzione. Se vi state chiedendo il perchè in Italia è così difficile tagliare la spesa pubblica inutile, la risposta è proprio qui! Se poi ci aggiungiamo il potere dei sindacati, capite il perchè dei continui privilegi dei dipendenti pubblici rispetto ai dipendenti privati.


giovedì 5 aprile 2012

Dimissioni di Bossi e fallimento totale della Lega Nord


Umberto Bossi, leader della Lega Nord, oggi si è dimesso a causa delle vicende giudiziarie a carico suo e di numerosi esponenti del partito.

Il Re del Nord è dunque caduto e con lui tutti quegli ideali che il movimento leghista andava sbraitando in giro per il Nord Italia anni e anni fa.


Non credo che la Lega si scioglierà (anche solo per i troppi interessi per troppe persone) però una parte di lei è morta, quella del Roma Ladrona, del Federalismo, del liberismo e di altre idee che tutto sommato sbagliate non erano. La Lega ha fallito TOTALMENTE arrivando ad appoggiare il nemico Berlusconi ed ad essere fin peggiore degli altri partiti ! Non parliamo poi del progetto "Padania Libera".

Qualche mese fa l'ho definita come il vero cancro d'Italia. Oggi ho la prova che avevo ragione.,

mercoledì 4 aprile 2012

Succede solo con Trenitalia



Oggi 4 aprile c'è l'ennesimo sciopero dei dipendenti delle ferrovie dello stato. In un primo momento mi sono stupito "Ma oggi è mercoledì, non venerdì!", poi però mi sono ricordato che venerdì è già festa, ma oggi non voglio parlare di questo.

Il topic dell'articolo è un fatto accaduto realmente alle ore 12:15 circa sulla linea Novara-Domodossola (stazione di Novara). Il treno in questione parte alle 12:23 dalla stazione ogni giorno. Ho tenuto sotto controllo il sito web di trenitalia per vedere se fosse in servizio o no fino alle 11:55 e dava tutto regolare.

Arrivato in stazione, salgo sul treno e dopo 5 min sento il controllore annunciare che il treno è acceso, con personale a bordo (macchinisti e controllore stesso), però forse verrà cancellato. Il motivo è che da Torino (sinceramente non ho capito bene chi, forse il sindacato) era giunta indicazione che quel treno lì doveva essere soppresso a causa appunto dello sciopero.
Non vi dico la reazione di noi passeggeri.


Fortunatamente in qualche modo il treno è partito (con 15 min di ritardo circa), però sono sicurissimo che altri abbiano avuto la stessa avventura (magari senza neanche saperlo) e a differenza nostra sono rimasti a piedi.

La mia domanda è: come si fa anche solo a pensare di cancellare un treno quando il personale è a bordo (quindi non ha aderito allo sciopero), a 10 min dalla partenza e con su 250 persone?

Mi spiace dirlo, ma se vi dovesse succedere una cosa simile, signori siete in 200-300 (se non di più)? Il modo per far partire il treno c'è ed è proprio quello che state pensando..



domenica 1 aprile 2012

L'Europa di Notte: 1992 vs 2010


Come è cambiata, per quanto riguarda l'illuminazione notturna, l'Europa del 2010 rispetto a quella del 1992? La risposta nell'immagine sottostante



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