sabato 31 agosto 2013

4 senatori a vita migliori di centinaia di altri Parlamentari

Napolitano un po' a sorpresaha nominato 4 senatori a vita, chiudendo la porta ad una eventuale nomina di Silvio Berlusconi (mettendo forse più a rischio la sopravvivenza dell'attuale Governo).
Su internet si è scatenato il putiferio: berlusconiani indignati per il motivo sovracitato, cittadini contrari alla nomina in quanto inutile/dannosa e costosa, addirittura populisti (questa categoria non manca mai) che chiedevano la nomina di persone disoccupate.

Sulla primi primi il motivo è evidente, ognuno di voi valuterà in base alle proprie scelte e simpatie politiche.

Sui terzi (i populisti, quelli che sopporto di meno), forse farebbero meglio a studiare l'articolo 59 della Costituzione:

"Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario."

Ecco, molto onestamente, un disoccupato non fa parte di questa categoria (come il 99,9999% di noi).
Sulla seconda mi ritrovo di più, però vorrei riflettere con voi un attimo. Siamo davvero sicuri che questi 4 nuovi senatori siano peggio delle centinaia di parlamentari che siedono al nostro Parlamento? Pensate ai vari Sicilipoti, Razzi, Lombardi, Gelmini etc etc. Davvero lo stipendio di Claudio Abbado, Renzo Piano, Carlo Rubbia ed Elena Cattaneo vale meno o è più inutile del loro?

Renzo Piano è un architetto di fama mondiale, vincitore del Premio Pritzker consegnatogli dal Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton alla Casa Bianca nel 1998, Nel 2006 diventa il primo italiano inserito dal TIME nella Time 100, l'elenco delle 100 personalità più influenti del mondo, nonché tra le dieci più importanti del mondo nella categoria Arte ed intrattenimento. Sicuri che non possa fornire il proprio aiuto per il Bel Paese, famoso anche per le proprie bellezze architettoniche?

Claudio Abbado è un famosissimo direttore d'orchesta. Considerando il declino artistico italiano e la malgestione pubblica di musei e company, direi che il suo apporto potrebbe rivelarsi utile no?

Elena Cattaneo è un'accademica italiana ed è direttrice del laboratorio di Stem Cell Biology and Pharmacology of Neurodegenerative Disease e coordinatrice del progetto europeo NeuroStemcell. Forse questa scienziata potrebbe spiegare a molti deputati e cittadini l'importanza della ricerca e il fatto che per compiacere certi personaggi che si scienza sanno poco o niente (eh, Brambilla), stiamo distruggendo quel che resta della ricerca scientifica in Italia.

Carlo Rubbia, fisico, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984. Forse il più conosciuto dei 4 (viste le sue partecipazioni ai talk show politici qualche anno fa per via del nucleare), potrebbe dire la sua su vari temi scientifici ed ambientali (vista la profonda e preoccupante ignoranza dilagante in Parlamento, soprattutto ultimamente..)

Se questi 4 importanti personaggi apportassero attivamente le proprie conoscenze in questa politica, sinceramente sono ben contento di pagar loro lo stipendio. Sicuramente di più rispetto al 90% delle persone che siedono a Roma tutti i giorni.

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giovedì 29 agosto 2013

Perchè l'INPS dovrebbe prestarmi i miei soldi?

Immaginamo per un momento di essere un signore che abbia lavorato tutta la vita, pagato sempre tutti i contributi e per mia sfortuna rientrato nella riforma (doverosa, sia chiaro) pensionistica della Fornero.
Si è visto quindi posticipare il pensionamento da un giorno all'altro e ovviamente la cosa non gli è piaciuta. Ha sempre fatto lavori pesanti che lo hanno logorato fisicamente. L'azienda per la quale lavorava è fallita, quindi ad oggi si ritrova senza lavoro ma troppo giovane per andare in pensione (mancano poco più di due anni).

Compra (anzi, trova meglio) dire un giornale, IlSole24Ore, mentre si trova in stazione e legge testuali parole del Ministro del Welfare (parola a lui sconosciuta visto che non conosce una parola di inglese), Enrico Giovannini:

"Chi è a 2-3 anni dal pensionamento e lascia il lavoro potrebbe per tale periodo ricevere un sostegno economico, che poi dovrà ripagare negli anni successivi. Si tratterebbe di una sorta di prestito, senza costi aggiuntivi sul sistema pensionistico"

I suoi problemi sarebbero risolti no? Nessuno lo assumerebbe alla sua età (ha superato i 50 da un bel pezzo). Qual miglior occasione per andarsene in pensione un paio di anni prima?

Passato il primo momento di felicità però, a mente fredda, legge meglio il tutto inizia a ragionare: "ricevere un sostegno economico, che poi dovrà ripagare negli anni successivi". Ciò vuol dire che la sua pensione, già non molto alta (anche perchè non ha versato i contributi per i 2 anni e passa che gli mancano più il tempo da disoccupato) sarà più bassa in quanto dovrà restituire più di due anni di "stipendio".

Tutto ciò viene giustamente definito come una sorta di prestito. In pratica quindi, l'INPS non fa altro che prestare al signore un ammontare X oggi, che dovrà essere restituito mese dopo mese in un tempo che va da t a t+1. Come un prestito che si chiede alla banca, però (a quanto pare) senza interessi aggiuntivi.

Al che il nostro signore si domanda "Io ho pagato tasse e contributi altissimi all'INPS, però devo lavorare di più perchè l'INPS stesso è in rosso per la cattiva gestione pubblica e si è mangiato il mio fondo pensione e grazie al benessere e alla ricerca scientifica l'aspettativa di vita è aumentata. Ora mi dicono che, siccome nessuno vuole assumermi, mi presteranno due anni di pensione. Però io i miei contributi gli ho versati, sono loro che se li sono gestiti male. In teoria io li avrei già..sono soldi miei no? Perchè mai allora l'INPS dovrebbe prestarmi i miei soldi?"

Ecco, bella domanda...

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mercoledì 28 agosto 2013

Per salvare Berlusconi si sono dimenticati di tutti noi cittadini

10 giorni circa son passati da quando un fulmine ha beccato probabilmente l'antenna di casa mia fulminandomi letteralmente decoder di Sky (entrambi), modem, PS3 e linea telefonica. Risultato: una settimana circa senza internet (avevo ancora qualche mb sul cellulare).

Per scelta ho evitato qualsivoglia telegiornale sulle classiche reti (Rai, Mediaset) anche perchè le esperienze passate son state pessime, quindi ho totalmente staccato la spina dai problemi italiani. Insomma, è pur sempre agosto eh!

Tornato, mi vedo una situazione fin peggio a quella precedente. Non lo credevo possibile, ma questo Paese non smette mai di stupire, in negativo s'intende.

Tralasciando i noiosissimi dibattiti sull'IMU di cui ho già discusso fin troppe volte su queste pagine (riderò quando tutti si accorgeranno che la sua eliminazione non influirà sul bilancio familiare, anzi, le tasse che serviranno per copririlo saranno molto più pesanti), ciò che mi sconvolge davvero è il tema che occupa le prime pagine di tutti i giornali, telegiornali e gli ordini del giorno del dibattito politico/parlamentare. Ancor più della Siria a quanto pare.

Si tratta della condanna di Silvio Berlusconi. Il Parlamento e il Governo italiano sono bloccati da un condannato, primo responsabile della crisi odierna di cui tutti noi siamo vittima (ma non loro). Addirittura il Governo rischia di cadere se non farà qualche cosa per modificare l'esito e le conseguenze della condanna.
Personalmente trovo questa cosa vergognosa e ancor più vergognoso trovo che ci siano milioni di cittadini che sostengono anche attivamente la difesa del loro leader condannato, dimenticandosi di tutto il resto e mettendo in secondo piano anche i loro di problemi.

Sembra quasi si siano dimenticati di tutti voi, cari cittadini che li avete votati e faticate ad arrivare alla fine del mese. E il conto lo pagheremo tutti noi, come sempre.


Alle prossime elezioni, forse non troppo lontane a quanto pare, ricordatevelo.

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sabato 17 agosto 2013

Trasporto aereo: Ryanair "maltratta" i propri passeggeri?

E' diventata la compagnia aerea più famosa e controversa al mondo, con la politica del "Lowest cost always wins" (i costi più bassi vincono sempre) che ha portato a servizi minimi, clausole ma anche biglietti a prezzi altrettanto bassi. Stiamo parlando della nota Ryanair, ovvero il "low cost" d'eccellenza, sempre nel mirino di critiche appunto per le sue politiche estreme di risparmio di denaro e servizi.

Per alcuni le dichiarazioni di Michael O’Leary (ad di Ryanair) di voler istituire i posti in piedi a bordo dei suoi aerei e di rendere le toilette accessibili solo a pagamento sono un esempio di quella cosa aberrante chiamata "Capitalismo", un insulto ai passeggeri già fin troppo "maltrattati".

“Ryanair trasporterà oltre 80 milioni di passeggeri quest’anno fornendo le più basse tariffe e il miglior servizio clienti, comprendente il maggior numero di voli in orario, il minor numero di bagagli smarriti e di cancellazioni, oltre alle tariffe basse e all’assenza di sovrattasse carburante.
Ryanair continuerà ad offrire le più basse tariffe sul network di voli più ampio in Europa, con l’impegno di continuare a fornire il miglior servizio clienti, che ha portato il 93% dei passeggeri a confermare che volerà ancora con Ryanair.” (Stephen McNamara di Ryanair)

Questi i dati comunicati sul sito della compagnia low cost a cui si aggiungono un

IL 62% HA VOLATO 4 (O PIU’) VOLTE LO SCORSO ANNO
IL 95% PENSA CHE RYANAIR FORNISCE UN ECCELLENTE
RAPPORTO QUALITA’ PREZZO
Sinceramente guardando al numero di passeggeri che ogni anno utilizza e riutilizza il servizio di O'Leary, non mi pare che vengano così tanto "trattati male" come leggo in qualche sito/forum/social network.Certo, potrebbero essere tutti masochisti idioti....o forse no. Magari esiste una spiegazione economica sensata, no?

Viene chiamata "discriminazione di prezzo" ed è la stessa politica applicata ad esempio da Trenitalia (tempo fa feci un'analisi simile del Frecciarossa) e dalle altre compagnie aeree.

Ryanair sceglie di fornire un servizio di bassa qualità, a livelli estremi fino ad arrivare ai posti in piedi, toilette a pagamento come ogni sorta di extra, per accaparrarsi un particolare target di consumatori insoddisfatti dei servizi a loro forniti fino ad ora o non impossibilitati ad accedervi per svariati motivi (prettamente economici in questo caso).

I consumatori con bassa disponibilità a pagare hanno la possibilità di usufruire di un servizio che prima non avrebbero preso (ed è meglio usufruire di un servizio anche non al top che non averlo proprio) o che avrebbero utilizzato molto meno rispetto ad oggi, quindi stanno meglio.
Chi ha maggiore disponibilità a pagare, preferirà un servizio di qualità maggiore pagandolo un po' di più.

Perchè privare milioni di persone, giovani soprattutto, della possibilità di viaggiare (e spesso) in tante città, rendendolo di nuovo un privilegio per pochi d'elitè solo perchè il servizio non è da prima classe?
Non è forse volendo ciò una forma di maltrattamento?

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giovedì 15 agosto 2013

"Vivere" con 5 euro al giorno? Un'analisi economica

La moda del momento, vista anche la crisi in atto, è quella degli articoli/libri scritti da autori comuni come mamme (disoccupate il più delle volte) e casalinghe che raccontano come riescano a "vivere" con una manciata di euro al giorno. Vi sono diverse versioni ma la più famosa (vista anche in tv, al Tg2 se non ricordo male) è quella di una mamma disoccupata che insegna a vivere con soli 5 euro al giorno, raccontando la sua storia e i suoi segreti/trucchetti.

A parte la mia perplessità sui 5 euro giornalieri, visto che i libri sul tema vengono venduti e li devi pagare (e qualcuno i soldi li guadagna....) ammettiamo che davvero sia così.

Come gli auturi spiegano, si tratta di una "decrescita felice" fatta da queste famiglie tornando indietro al tempo dei nostri nonni per molti aspetti (non tutti visto che, ad esempio, usano pc ed internet). Farsi lozioni a casa, preparare ex novo il cibo acquistando/coltivando le materie prime, unito poi ad un "risparmiare su tutto il resto" ed è possibile vivere con molto poco.

Ma è "vivere"?

Coltivare la terra è faticoso e richiede tempo così come cucinare, preparare lozioni, cucire etc etc quindi ci troviamo di fronte ad un lavoro vero e proprio di svariate ore al giorno NON retribuito. Se una persona è disoccupata va benissimo, ma se siete mamme che lavorano 8 ore al giorno è già tanto se riuscite ad avere tempo per farvi il sugo in casa...figuriamoci il resto!

Altra cosa: con 5 euro al giorno arrivate a coprirvi quegli acquisti lì, magari l'elettricità, l'acqua e ben poco altro. Già il riscaldamento in inverno non so se riuscirete a pagarlo.
Scordatevi però le uscite con amici, le vacanze, gli acquisti extra (il bel vestito che vi piace tanto, le scarpe o la borsetta) e faticherete molto a coprire le inevitabili spese mediche (dentista su tutti, ma è solo uno).

Se poi avete figli, dovrete convincere loro a vivere come voi perchè se iniziano a volere vestiti nuovi, giochi vari, praticare qualche sport o uscire ogni tanto con gli amici, cari miei...scordatevi 5 euro giornalieri!

Ciò che voglio dire è che se è effettivamente possibile vivere con molto poco, bisogna analizzare bene che tipo di vita sia. E' giustissimo risparmiare (e ve lo dice uno molto tirchio che cerca tutti i modi e trucchi per risparmiare ove è possibile) e cercare alternative più economiche, ma non è detto sia così bello.

Scegliere questo tipo di vita vuol dire far moltissimi sacrifici e fatica: si lavora a casa senza guadagnare soldi. E vi dico già che nessuno di voi riuscirà a scrivere libri, venderli ed avere un discreto successo.

Ne vale la pena? A livelli così estremi secondo me no. Lo sviluppo economico ha permesso alle persone di lavorare, star meglio ed avere più tempo libero (basta parlare con i nonni per rendersene conto) proprio perchè tutte quelle cose sono prodotte in maniera più massiccia, veloce ed efficiente. Il cittadino medio con il tempo risparmiato lavora, compra quelle cose ed in più ha soldi per qualche extra e tempo libero per godersele.

Ci sono modi e modi per risparmiare. Questo mi pare un arrivare a sopravvivere e per la maggior parte della popolazione, per fortuna, sarebbe a mio parere folle. E' una questione di costo-opportunità: vale davvero la pena risparmiare X rinunciando ad un numero Y di ore di lavoro retribuite Z? E guardate che Z nel 99% dei casi è maggiore di X.

Poi se lei e chi come lei è felice, fa bene...Non si arrivi però ad imporre questo stile di vita a tutti.

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giovedì 8 agosto 2013

Le incredibili dichiarazioni di Berlusconi sul caso mediaset. Sentite cosa dice!

"Io sono socio occulto di un sistema di frode fiscale, di false fatture. sono un soggetto criminale. Ma questo ormai lo sanno tutti.

Io sono fiero di aver creato con le mie sole capacità un fondo occulto all'estero.
I miei difensori hanno sostenuto falsità.

Questa sentenza faccia aprire gli occhi a quegli italiani che hanno sprecato il loro voto, non sono stati consapevoli della realtà."




Scusate :) E' agosto e ogni tanto ridere fa bene.

(Per chi volesse leggere articoli seri sull'argomento, vi rimando qui e qui)

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martedì 6 agosto 2013

Caro Bondi, la guerra civile non deve partire per colpa di Silvio. Ma dello Stato

Io son qui, come tanti altri, che pago le tasse a un governo che non rappresenta nessuno, sornione e immobilista.

Pago le tasse a uno Stato i cui dirigenti:
- difendono un evasore a spada tratta e pure minacciano la guerra civile;
- oppure si smazzano l'anima per mandarlo in una galera in cui non finirà mai, un lavoro politico, giudiziario e mediatico dalle proporzioni bibliche;
- pensano a riscrivere una legge elettorale, invece di dare motivi alla gente per letteralmente -andare- a votare;
- si preoccupano di omofobia, razzismo e altre questioni "morali" quando la famiglia si sgretola e l'immigrazione nel nostro paese è un dramma mal controllato, mal gestito, mal pianificato e mal concepito e veicolato da mafie e incompetenza;
- si preoccupano di questioni interne, successioni, leadership di partito, per ricostituire nomi e individui che sono in giro da vent'anni;
- preparano dei bei decreti per combattere l'evasione con sistemi "innovativi" come il redditometro, ossia la "presunzione di criminalità", una cosa assolutamente immorale, non etica e lesiva di qualsiasi tipo di libertà civile e personale;
- invece di darci un motivo per pagare le tasse, o semplicemente tagliarle, o cercare criteri più giusti e moderni;
- si preoccupano della Kyenge che francamente non me ne potrebbe fregare di meno né di lei né di un dicastero senza portafoglio che trovo alla stregua del Ministero della Semplificazione di calderoliana memoria;
- si fanno declassare da S&P e manco sembra che se ne accorgano;
- non toccano un sistema giudiziario antiquato e maledettamente lento;
- e tantomeno toccano la burocrazia, figurarsi procedere con snellimento della PA, dei pagamenti, dei fondi, e dei rapporti con le banche;
- se ne fregano del lavoro, delle pensioni, dei giovani, dell'istruzione, della sanità, delle opere pubbliche, dell'efficienza, della credibilità internazionale, del ruolo in Europa ecc... ecc...

Ecco. Io, e tanti altri, paghiamo le tasse a questa gente. Gente che si scambia scimmieschi epiteti, ma che sono certo che, se sostituita da oranghi veri e propri, il paese ne avrebbe soltanto da guadagnare.

Caro Sandro Bondi, la guerra civile non deve partire per colpa di Silvio.

Ci sono ben altri motivi.


KL

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venerdì 2 agosto 2013

Berlusconi è stato un danno per la destra italiana (e i liberali)

Visto che tutti dicono il loro punto di vista, ecco anche il mio.
Ritengo che, alla fine, Berlusconi sia stato un danno per la destra italiana. Un danno perché, anche alla luce del suo ultimo appello video, si nota proprio come abbia creato intorno alla destra un personalismo, un culto dell'individuo che pare essere ormai la norma, in Italia, per la politica. Grillo, Bersani, Vendola: creiamo "personas" e le ergiamo ad effige del partito e del pensiero.

Un "brutto vizio" che ci portiamo dietro dal Ventennio, e che il Cavaliere è riuscito a sostenere per un altro ventennio. La destra non deve essere personalista, per nessun motivo. Il personalismo è di sinistra, è socialista, perché identifica sempre un guru o un suo portavoce ideologico o politologico, un deux ex machina. Come avvenne durante il periodo delle destre socialiste degli anni '30. La sinistra italiana è incapace di trovare il suo deus ex machina efficace. Ne crea di piccoli, frammentati: Renzi, Bersani Vendola, Kyenge, e per questo fallisce.

Al contrario, la destra per anni si è comportata "male", cercando il suo guru a sua volta e perdendo voti, consenso di opinione pubblica e visibilità finendo schiacciata persino dal Movimento 5 Stelle, che pure vive di personalismi. D'altronde da Napolitano, c'è andato Grillo, su sua iniziativa personale.
La sinistra italiana, oltre al personalismo, coltiva, come fanno tutte le sinistre del mondo, anche l'ideologia, andandosi a espandere in modo capillare nella vita di tutti i giorni attraverso il concetto del "politically correct", una pratica nata in USA che dilania il free speech e il free thought (e pure è ironico che da oltreoceano giunga!), creando barriere di mobbing che è arduo scalfire, alimentando pregiudizi basati su fantasmi a cui nessuno più crede. Provate su un social network a dire qualcosa pro-Berlusconi, oggi, salvo in minuti spazi e gruppi assolutamente e incondizionatamente chiusi. Provate, e ditemi che accade. Il "politically correct" è una piaga che dilania il pensiero. Berlusconi e i suoi hanno cercato di istituire un "politically correct" di destra, un'ideologia permanente, il cosiddetto "berlusconismo", che speravano potesse diffondersi a macchia d'olio come il sinistra-pensiero.
Un altro tipo di virus, non meno deleterio del politically correct. Non è andata, alla fine, come speravano i berlusconiani Almeno, non completamente, e le ultime elezioni lo hanno provato disperdendo di fatto i voti. Ed è così che la "caduta" di Berlusconi per mano di una Magistratura che su molte, molte vicende (non necessariamente legate a questi casi) non condivido, può essere una cosa sicuramente positiva, sia per una destra che non ho approvato in questi anni, sia per una sinistra che comunque a prescindere non approvo. 
Silvio Berluconi a mio avviso sì, è un cancro, ma soprattutto un prodotto dell'Italia stessa. Non sarebbe esistito senza il terreno adatto, che abbiamo creato noi. I veri indifendibili siamo noi, che però siamo incapaci di criticarci perché abbiamo erto "il Silvio" a ente super partes, giustificazione e giustificante dei nostri mali e contemporaneamente messia salvifico.

La destra può rinascere: può ritrovare al di là dei personalismi la sua natura. Le destre, quelle vere, sono movimenti che non si sentono in televisione, negli spettacoli, nella musica. Non hanno "il vocione". I "circenses" sono di sinistra. La destra è il "Joe The Plumber" che zitto zitto vive e lavora, magari anche con un impiego meno remunerativo (non è vero che tutta la destra è imprenditrice di successo), tira su una famiglia, cerca di dargli dei valori, di portarli avanti, giorno dopo giorno, generazione dopo generazione, con operosità, onestà ma sempre un forte senso critico.
La vera destra sotto sotto è calvinista, entro certi limiti. La mia speranza è che dalle ceneri del personalismo non nasca un nuovo culto, ma una destra che si veda rinnovata e ritrovi le proprie radici. Che comprenda il suo ruolo di voce di una serie, relativamente ampia, di idee che si ricollegano a valori, principi di libertà e operosità. Un movimento che dia nuovamente fiato e forza di crescita a quella "middle/lower-class" che da sempre è la colonna portante della destra, quella dei vari Joe The Plumber che credono nel paese ma sono sempre pronti a mettere in discussione, con animo libero e sereno, ogni più o meno falsa bandiera. Non sarà facile, tuttavia.

Anzi, personalmente, al di là delle speranze, temo che la nostra destra non abbia ancora raggiunto quella maturità di cui necessita. Si è visto qualche breve sprazzo di novità con Monti, pur con alcune idee ancora mutuate dalle sinistre o dal "centro" pseudo-democristiano all'italiana.
La crisi delle destre si vede ovunque. La sconfitta di Mitt Romney in USA, l'incapacità, in Europa, di uscire dagli schemi e sfuggire dalle derive stile Alba Dorata in Grecia, la messa in discussione costante e malata da parte dell'opinione pubblica e del politically correct dei valori più basilari e l'incapacità della teoria di destra di rinnovarli superando i bigottismi e l'ottusità. Insomma, una profonda e marcata incapacità di innovarsi. A Berlusconi bisogna dare adito che ha cercato, a suo modo, di innovare la destra. Ma ha evidentemente fallito, usando tecniche e modalità tutt'altro che appartenenti a un movimento politico e ideologico ben lontano da questi "modi". Il 10% dato a Scelta Civica ne è la dimostrazione. Ora sta al popolo della destra uscire da questa "morsa mentale" e sviluppare un rinnovato spirito di confronto e di crescita, per il bene del paese e della classe che il movimento rappresenta. Sfida non facile e anche e soprattutto culturale, che credo vada raccolta a partire dalle idee portate avanti dai molti Ron Paul e Joe The Plumber di tutti i giorni, e perché no, guardando un po' più South Park e meno Family Guy.
KL

Mi permetto di aggiungere che Silvio Berlusconi ha rovinato il termine "liberale" che viene visto da molti oramai al pari di "fascista".
L'ho detto molte volte e lo ripeti: di liberale il signor Silvio Berlusconi non ha niente. Riprendo le parole del mio ex professore di Storia al liceo (purtroppo non di filosofia):

"Secondo me, essere liberali vuol dire essere persone che pensano come Gobetti o Berlin o Popper (pur con tutte le differenze tra l'uno e l'altro)".

E questi con Berlusconi non hanno nulla a che spartire.

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giovedì 1 agosto 2013

Fregature dei bandi dello Stato e verità sul perchè la burocrazia non venga eliminata

Fonte immagine: Espresso
Me lo ha postato un mio caro amico. Copio e incollo (mantenendo il linguaggio originale. Rende di più l'idea dell'umore di chi è dentro a queste cose) allegando anche un paio di messaggi che ci siamo scambiatifra di noi.

"E poi leggi un bando per un'offerta di collaborazione a un progetto pubblico.
Interessante, si parla di cose innovative, digital, smart city. Insomma, paroloni supercool, bella zio, yeah.
Si, proprio tutte quelle belle supercazzole di cui i nostri politici amano infarcire i loro discorsi, ultimamente, come se non ne avessero già pronte abbastanza, di cagate da dire.

Poi leggi che il progetto dura fino al 2015, e dunque ti costringerebbe a tenere un contratto (misero) per anni, fatturare e non poter accedere ad eventuali altre cose (un -ormai fantomatico- contratto di lavoro dipendente, ad esempio!) proprio per questo motivo.

Poi leggi le mille dichiarazioni che devi sottoscrivere, che sembrano messe lì giusto per dire "sei un p.iva, tu si che fai i soldi! Guarda che ti teniamo d'occhio, e con questi pezzi di carta lo faremo ancora di più, stai certo che ti becchiamo perché sei di sicuro un criminale".

Poi leggi che ti pagano in due tranche. Una a metà, una alla fine. Totale 4000 sacchi di cui 2000 all'anno, forse. I primi da 1.5 anni a questa parte. MINIMO. E intanto però il lavoro tu lo fornisci.

Ah dimenticavo, 4000 sacchi LORDI.

4000
- INPS 28% (per pagare non te, figurarsi, ma chi è andato in pensione a 40 anni e se la gode adesso)
- Tasse 5% (e ti va già bene che hai meno di 35 anni)
- Inflazione (facciamo per prudenza 2%)

=

2600 € in 2 anni e mezzo.

Eh beh. So'ssoldi.

Poi leggi che per fare domanda, sì, soltanto per quello, ti chiedono 16 euro di marca da bollo.

Non 2 euro. Non semplicemente "una mazza" come dovrebbe essere.
SEDICI EURO.

(e non osate dirmi "è così eh, cosa credi?", state bene attenti)

Insomma, diciamo che un paio di cene con tutte le domande che riceveranno, se le tireranno su.

Ed è così che ti fermi un attimo, e pensi: "ma che minchia sto facendo?".

E mandi a quel paese tutto, il tempo perso anche solo a leggere e stampare la carta, e pensi seriamente: "e se quei 16 euro... 16 giusti giusti... me li giocassi in gratta e vinci? Mi sa che mi conviene. Non ne tirerò su 4000 ma magari ci scappa l'aperitivo".

Vai a farti la doccia. Sotto l'acqua pensi ancora.
"Dai, fa fresco. Un giretto giù in paese. Un paio di gratta e vinci. Se ci va bene magari dopo ci mettiamo anche una sambuca. Stasera mamma fa la pasta."

Sì, proprio così. Proprio così fan crescere i giovani, li fanno uscir di casa, cambiare vita, crescere una famiglia, guadagnarsi onestamente il pane, insomma, IL FUTURO.

Si, si. Proprio così che il paese funziona.

Eh si."
Da questo poi è scaturita una "dicussione" (non so se sia corretto chiamarla così, visto che eravamo d'accordo su tutto) interessante.

Il sottoscritto fa notare che, oltre alle tasse da pagare, lo Stato con quei 16 euro alla fine ci guadagnerà pure. Pensate a quanta gente farà domanda e pagherà quei 16 euro di marca da bollo: mille? 5mila? 10mila? E dovrà pagare 4mila euro lordi. Un bel guadagno.

Considerazione interessante del mio amico:

"Eh già. Ma il lavoro, quello vero, stipendiato, sai a chi lo danno?
A quello che ha scritto il bando.
A quello che raccoglie i soldi delle marche da bollo.
A quello che vende i baracchini che stampano le marche da bollo (azienda sicuramente partecipata
statale).
A quello che farà il colloquio.
A quello che sta lì a guardare mentre ti fanno il colloquio.
A quello che apre la porta quando vai al colloquio.
Al bar che porta i caffé il giorno del colloquio.
A quello che coordina.
A quello che supervisiona.
A quello che controlla.
Al tizio dell'INPS che fa i controlli.
Al tizio dell'INAIL che fa i controlli.
A quello che scrive i dettagli della fattura.
A quello che si preoccupa di gestire i pagamenti.
A quello che si preoccupa di sollecitare i pagamenti che non arrivano.
A quello che dovrà riscrivere tutto quando sarà cambiato il sindaco.
Al notaio."

E purtroppo è vero. Al che aggiungo una piccola e scomoda verità, sul perchè la tanto odiata burocrazia sempre lì rimane da anni e anni:

"Quando sento parlare di "eliminare la burocrazia" mi vien da ridere. Eliminare la burocrazia vuol dire lasciare a casa un fracco di gente che non serve a nulla. Non dico sia lavativa, anzi! Molti si impegnano pure in quel che fanno, sicuramente. Però sono lavori inutili. Non è che dall'oggi al domani elimini queste cose perchè, purtroppo, c'è tutto un sistema che ci vive"

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