domenica 20 dicembre 2009

Paolo Attivissimo (Disinformatico) e Beppe Grillo (Commenti al blog) sull'Attentato a Berlusconi

Volevo riportare solamente questi due articoli (uno è un commento poi divenuto articolo) apparsi sul Disinformatico di Paolo Attivissimo e sul blog di Beppe Grillo.


Sì, lo so che ho detto che non me ne sarei occupato perché la cosa era troppo patetica per darle notorietà, ma me l'avete chiesto in troppi, ormai la notizia è stata alimentata dal Corriere e da altre testate (complimenti), e probabilmente martedì sarò ospite di un programma televisivo nazionale italiano per parlare della complottomania proprio sulla base di questo e altri episodi recenti.

Per cui mi arrendo, mi turo di nuovo il naso e affronto l'indagine antibufala sulle accuse di messinscena intorno all'aggressione di domenica scorsa a Berlusconi.

Sia chiaro che faccio quest'indagine con estrema riluttanza, perché so che comunque parlarne – anche per sbufalarla – regala dignità a una storiella che proprio non ne ha e che un giornalismo responsabile dovrebbe semplicemente ignorare invece di gonfiarla pur di vendere qualche copia o spot in più. O se proprio ne vuole parlare, dovrebbe fare lo sforzo di accompagnarla con una documentata e dettagliata smentita delle accuse. Invece no. Troppa fatica, vero?

Questa è per ora una bozza d'indagine: chiedo il vostro aiuto per completarla rapidamente, anche perché non riesco a stare a lungo con il naso turato. Se proprio volete che io nuoti nella melma del complottismo, almeno nuotate un po' anche voi con me. Comincio a buttar giù un canovaccio e intanto vi chiedo di rispondere al sondaggio in alto a destra in questo blog, per capire (almeno informalmente) chi ha contribuito maggiormente alla diffusione di queste tesi demenziali.

Nota (2009/12/20 10:00): ho riavviato il sondaggio perché mi sono accorto che nella prima versione non c'era modo di distinguere fra siti Internet delle testate giornalistiche tradizionali e Internet in generale. L'intento del sondaggio è capire quanto la notizia delle tesi di complotto sia stata alimentata dai media tradizionali e dalle loro propaggini in Rete. Nella prima versione, comunque, su 162 partecipanti il 66% aveva risposto "Da Internet / Facebook / Youtube / mail", l'11% "Da radio, giornali o TV" e il 22% "Da questo blog".

Vediamo quali sono per esempio le accuse del video citato dal Corriere. A proposito: ilCorriere linka una versione del video che sta sui propri server (così ci mette la propria pubblicità) anziché l'originale. Sulla base della descrizione fatta nell'articolo, riuscite a trovare il video originale? E' forse questo, che mi risulta essere il più gettonato, con oltre 439.000 visualizzazioni? E questa è la seconda parte?

E' importante trovare l'originale anche perché il Corriere ne mostra solo tre minuti e 20 secondi, ma dice che è lungo "circa otto minuti" ed è "diviso in due parti". Bella mossa, così il lettore non può fare confronti con il video intero e farsi una propria idea sulla base dei fatti completi anziché dei tagli operati dai media.

Comincio comunque ad esaminare le asserzioni presenti nella versione tagliata del Corriere.


Nessuna fuoriuscita immediata di sangue


"Osservate il volto del presidente del consiglio: presenta un profondo taglio subito sotto l'occhio sinistro" dice la didascalia. Il video mostra poi l'immagine qui accanto.

"Ma andiamo a rivedere il momento esatto in cui viene colpito al volto.. Notato nulla di strano?" continua il video, mostrano una ripresa dell'impatto. "Non si nota alcuna lesione dopo che la statuetta [sic] ha colpito il volto del premier, eppure un taglio così profondo si sarebbe visto subito dopo l'impatto perché il sangue fuoriesce immediatamente, invece non si vede nulla.."

Forse l'autore dei video ha visto troppi film horror, perché nella realtà, almeno nella mia esperienza personale di collisioni con corpi laceranti e contundenti, il sangue non schizza fuori subito a fontanella in caso di taglio che non interessi un vaso sanguigno primario: ci mette qualche secondo a fuoriuscire. I medici che leggono potranno dire la loro su questa considerazione. Come termine di paragone si potrebbe trovare qualche video di infortunio sportivo, per esempio calcistico.


Il "fazzoletto scuro"


"Altro strano particolare" prosegue il video "cos'è quella sorta di fazzoletto scuro che viene immediatamente messo davanti al volto di Berlusconi?". E prosegue: "Risulta strano che in meno di un secondo abbia avuto subito disponibile qualcosa da mettere davanti alla faccia.. Sembra quasi che fosse stato pronto a compiere quell'azione.." . E ancora: "Ha poi mantenuto il volto coperto per tutto il tempo, finché non è stato portato in macchina.. Successivamente rimane qualche minuto nella macchina finché non esce per farsi vedere dalla gente e dalle telecamere".

Secondo quanto presentato da questo spezzone di Annozero si tratta di un sacchetto di plastica contenente dei documenti datigli in mano pochi istanti prima da un fan: nel video si vede chiaramente la sequenza di gesti che lascia il sacchetto nella mano sinistra di Berlusconi, che è quella che subito dopo il Presidente del Consiglio si porterà istintivamente al viso (qualcuno ha modo di catturare e mandarmi lo streaming dello spezzone per i miei archivi?).Repubblica ne ha un'immagine più nitida in questa fotogalleria:




La pausa prima di allontanarsi


"Come avete visto il premier ha perso parecchio tempo prima di andarsene cosa che, a livello di sucurezza [sic], è totalmente sbagliata perché l'aggressione iniziale poteva anche essere un diversivo per qualcosa di più grosso.. Pensate che se fosse successa la stessa cosa al presidente Obama l'avrebbero lasciato lì a cincischiare per diversi minuti? Assolutamente no! L'avrebbero portato via da quel luogo il più velocemente possibile.. Strano!".

Certo, la sosta è assolutamente criticabile. Ma concludere con quello "strano" significa insinuare che non ci sia stata una fuga precipitosa verso l'ospedale perché tanto la regia occulta sapeva che non ci sarebbe stato un seguito all'aggressione. Mi ricorda tanto le accuse a Bush che se ne rimase impietrito nella scuola elementare la mattina dell'11 settembre. E' facile costruire una tesi di complotto prendendo i pezzetti che servono, togliendoli dal loro contesto, e scartando tutto il resto. Dimenticando, per esempio, che la folla era assiepata davanti all'auto, che quindi non poteva partire, e che l'auto blindata era il luogo più sicuro dove collocare il ferito.

Il video si conclude (almeno nella versione tagliata del Corriere) con la solita ipocrita tiritera già vista in tanti altri complottismi, il classico "ma io sto solo facendo domande, mica accuso":"Con questo video non intendo accusare nessuno di niente.. voglio solo far notare che ci sono alcuni particolari strani e che la questione secondo me non è del tutto chiara". Il video finisce qui. E parte un altro spot del Corriere.


L'applicatore di sangue finto


Il video scelto dal Corriere non include un'altra asserzione che va per la maggiore nelle accuse dei berluscomplottisti e che invece è presente per esempio in questo video a 2 minuti circa dall'inizio: "Ecco una foto scattata in auto molto sospetta"dice il video "cosa tiene in mano forse un aggeggio che lancia sangue finto?... Notare il sangue sembrerebbe proprio che qualcosa glielo abbia appena schizzato in faccia".

Eh già, perché il modo migliore per applicare del sangue finto sarebbe spararlo in faccia. Anziché usare, per esempio, un tampone. Siamo veramente oltre il ridicolo.

Giusto per chiudere la questione, riusciamo a identificare l'oggetto? Telefonino, torcia, walkie talkie, altro? Ecco una foto alla migliore risoluzione che ho trovato finora: potete ingrandirla cliccandovi sopra.




Le altre accuse


Ci sono anche altre asserzioni che girano in Rete, come la presunta stranezza della camicia di Berlusconi priva di tracce di sangue o il cambio d'inquadratura di una telecamera proprio al momento dell'attacco o la corsa al San Raffaele anziché a un ospedale più vicino, ma per ora la nausea ha il sopravvento e mi fermo qui.

La cosa che più mi schifa, in tutto questo pasticcio, è che i media tradizionali e i politici stanno accusando Internet di essere la cloaca dove si coagulano l'odio e la stupidità paranoica. Ma sono loro che regalano pubblicità a quella cloaca, invece di tirare lo sciacquone e occuparsi di cose più serie.


Beppe Grillo (commento di un certo Riccardo M. di Viareggio)


Berlusconi_in_auto.jpg
Dopo il miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro, quello del sangue invisibile di San Silvio?
"Le cose che non tornano sono molte, forse troppe: il sangue dopo pochi secondi appare coagulato (impossibile); alla dimissione con una frattura nasale e due denti rotti non presentava alcun ematoma sotto gli occhi (molto improbabile). Altri aspetti strani:l’oggetto contundente mai ritrovato; il fazzolettone, guarda caso nero, apparso subito; lo strano comportamento della scorta che non lo porta via, ma anzi lo aiuta a salire sul predellino; nessuna ripresa televisiva e nessuna intervista durante il ricovero (cosa molto strana per un uomo-immagine come lui); il ricovero al San Raffaele (10 km) anzichè al Fatebenefratelli (1km); il primario del San Raffaele dice che ha perso mezzo litro di sangue, ma la camicia è miracolosamente asciutta." RICCARDO M., VIAREGGIO

Ottima l'articolo di Paolo (che è comunque in fase di aggiornamento da quanto ho capito) che va completare quello che avevo già scritto io sulla vicenda.

Per quanto riguarda Grillo, vero che l'articolo non è stato scritto da lui e non so come la pensi, però se anche il suo pensiero è rivolto alla tesi del complotto, mi dispiace, ma caro Beppe Grillo, questa volta a fatto proprio una figura di.....

lunedì 14 dicembre 2009

Ufficiale: Google preoccupata per la libertà del web in Italia


Non è Beppe Grillo, non è Murdoch, non è il PD, non è l'IDV..insomma, non è una persona che è solita attaccare il premier Berlusconi e l'Italia. Si tratta infatti di Google, in particolare da Mr. Fleischer, che, come riportato sul NYTimes, teme per la libertà del web e con lui, come riporta, anche Facebook e da un certo punto di vista, Ebay:


Mr. Fleischer said Google feared that a guilty verdict in the Italian case might embolden politicians to try to broaden Web 2.0 companies’ editorial liability — a change that is economically unviable, he added, given that 20 hours of video is uploaded onto YouTube every minute.

“We see this as an attempt to reopen the law in Italy and Europe that protects these platforms for freedom of expression,” he said. “It’s an attack on a decade of progress.”



Another U.S. Internet giant, eBay, recently complied with the Italian tax authorities’ requests for information on individuals who made large volumes of transactions via the service. Last year, the company scaled back its physical presence in Italy, but Iryna Pavlova, a spokeswoman, said that was part of a Europe-wide restructuring in which functions like marketing and customer service are now handled centrally; eBay’s operations in other countries, like Germany, also saw staff cuts, and the company’s business in Italy is still growing, she added.

Facebook, too, has had run-ins with regulators and lawmakers in Italy, even though it recently opened its first office there several weeks ago in support of an Italian-language site that has attracted 10 million users since it was introduced a little more than a year ago.

The company recently moved to block access to several groups with names like “Let’s Kill Berlusconi,” after government officials complained that it was unacceptable to threaten violence against the prime minister. Last winter, Facebook staved off proposed legislation that would have allowed the Italian authorities to shut down Facebook if the company did not block content deemed objectionable, like Mafia-related material.

Another measure, proposed by a parliamentary ally of Mr. Berlusconi, a former television hostess named Gabriella Carlucci, would outlaw anonymous contributions to user generated content sites. In the spring, after South Korea imposed a similar law, Google blocked users of its Korean-language YouTube service from uploading videos or posting comments on the site.

All of these clashes serve as reminders of the difficulty of reconciling the borderless nature of the Internet with national differences on matters like privacy or freedom of speech. Google has had other cultural clashes in Europe, where data protection standards, for example, are tighter than in the United States.


Che ci siano stati tentativi di imbavagliare in qualche modo il web si sa, ma il fatto che Google stesso in via in pratica ufficiale arrivi a denunciare una preoccupazione per la libertà del web in Italia, mi preoccupa molto,anche se da una parte mi rassicura.
Siamo sulla via della Cina e company???


sabato 12 dicembre 2009

Vertice sul clima a Copenhagen: ok le riduzioni, ma riferite a quale anno?




In questi giorni i potenti della Terra stanno discutendo sul futuro del pianeta, del clima e di tutti noi.
Obiettivo principale della conferenza è quello di ridurre il più possibile le emissioni di CO2 che stanno cambiando il clima (o aiutando nel cambiamento in modo pesante) cercando quindi di salvare il salvabile riportando la situazione il più vicino possibile alla normalità.

C'è chi dice di volerle ridurre del 30%, altri del 40% come la Germania, il tutto il prima possibile: 2020-2025-2030, queste sono le date.


Il problema che io pongo è il seguente: ma le percentuali...a che periodo si riferiscono? Ad oggi, ossia 2009, in cui le percentuali sono ad un certo livello, oppure al 2030, in cui le percentuali saranno molto più elevate? Ricordo che stanno aumentando soprattutto nei paesi in via di sviluppo, che saranno molto più sviluppati allora, e che aumenteranno di molto se la popolazione (come sta avvenendo) aumenterà.

Trenta, Quaranta sono grandi numeri, ma le emissioni devono essere ridotte in base ai dati di oggi, e non in base ai dati del 2020. Se così non fosse, la situazione non sarebbe risolta..anzi tutt'altro...



martedì 8 dicembre 2009

Per gli investitori stranieri, l'Italia è oramai fallita


L'Italia è un paese a rischio di fallimento, il più a rischio al mondo secondo gli investitori internazionali, tanto da essersi assicurati di più rispetto a tutti gli altri paesi. Le cause sono un debito pubblico stellare, entro l'anno probabilmente supereremo la quota dei 1800 miliardi di euro di debito, destinato a salire ancora nel 2010, molto più del PIL se le cose non cambiano, e in fretta.

L'Economist ha dedicato un articoletto su questo fatto, mentre nessun giornale italiano ne ha parlato.

Grecia ed Islanda ci attendono..

domenica 6 dicembre 2009

Finanziaria 2010: Vogliono fare le centrali nucleari e poi tagliano l'incremento di 3 mln di euro all'agenzia per la sicurezza nucleare


Parlano di utilizzare l'energia nucleare per risparmiare e farci risparmiare soldi, parlano di costruirne di nuove, parlano di sicurezza delle centrali, parlano di un non problema delle scorie, e poi cosa fanno?


CONTI DORMIENTI - Tra le misure che sono saltate ci sono anche le risorse dei conti dormienti delle polizze vita a favore del fondo indennizzi per i risparmiatori vittime di frodi finanziarie e la proroga sino al 31 dicembre 2015 delle concessioni demaniali marittime. Non figurano più neanche la relazione al Parlamento sullo stato di attuazione degli accordi di Basilea 2, l’incremento di 3 milioni di euro per il funzionamento dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.

Nella finanziaria 2010 presentata dal governo, lo stesso governo che vuole le centrali nucleari e che dice che sono sicure, è presente il taglio di 3 milioni di euro che erano previsti per il funzionamento dell'Agenzia per la sicurezza nucleare! In pratica, vogliono costruire centrali, ma tagliano i fondi aggiuntivi per la sicurezza nucleare! Roba da manicomio!

Io per sicurezza (scusate il gioco di parole) sono andato a vedere quali siano i compiti di questa agenzia, e ho scoperto delle cose allucinanti. Dal sito del Senato:


Legislatura 16º - Disegno di legge N. 1195


Art. 17.
(Agenzia per la sicurezza nucleare)
1. È istituita l’Agenzia per la sicurezza nucleare. L’Agenzia svolge le funzioni e i compiti di autorità nazionale per la regolamentazione tecnica, il controllo e l’autorizzazione ai fini della sicurezza delle attività concernenti gli impieghi pacifici dell’energia nucleare, la gestione e la sistemazione dei rifiuti radioattivi e dei materiali nucleari, la protezione dalle radiazioni, nonché le funzioni e i compiti di salvaguardia degli impianti e dei materiali nucleari, comprese le loro infrastrutture e la logistica.
2. L’Agenzia è composta dalle strutture dell’attuale Dipartimento nucleare, rischio tecnologico e industriale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e dalle risorse dell’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente (ENEA), attualmente preposte alle attività di competenza dell’Agenzia che le verranno associate.
3. L’Agenzia svolge le funzioni di cui al comma 1, senza nuovi o maggiori oneri né minori entrate a carico della finanza pubblica e nel limite delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, di cui al comma 15.
4. L’Agenzia garantisce la sicurezza nucleare nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti a livello nazionale, comunitario e internazionale, applicando le migliori efficaci ed efficienti tecniche disponibili, nell’ambito di priorità e indirizzi di politica energetica nazionale e nel rispetto del diritto alla salute e all’ambiente. Le linee guida e i criteri per il funzionamento dell’Agenzia sono stabiliti dal Governo, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. L’Agenzia mantiene e sviluppa relazioni con le analoghe agenzie di altri Paesi e con le organizzazioni europee e internazionali d’interesse per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni assegnati, anche concludendo accordi di collaborazione.
5. L’Agenzia è la sola autorità nazionale responsabile per la sicurezza e la salvaguardia nucleare. In particolare:
a) le autorizzazioni rilasciate da amministrazioni pubbliche statali in riferimento alle attività di cui al comma 1 sono soggette al preventivo parere obbligatorio e vincolante dell’Agenzia;
b) l’Agenzia ha la responsabilità del controllo e della verifica ambientale sulla gestione dei rifiuti radioattivi;
c) l’Agenzia svolge ispezioni sugli impianti nucleari nazionali e loro infrastrutture, al fine di assicurare che le attività non producano rischi per le popolazioni e l’ambiente e che le condizioni di esercizio siano rispettate;
d) gli ispettori dell’Agenzia, nell’esercizio delle loro funzioni, sono legittimati ad accedere agli impianti e ai documenti e a partecipare alle prove richieste;
e) ai fini della verifica della sicurezza e delle garanzie di qualità, l’Agenzia richiede ai soggetti responsabili del progetto, della costruzione e dell’esercizio degli impianti nucleari, nonché delle infrastrutture pertinenziali, la trasmissione di dati, informazioni e documenti;
f) l’Agenzia emana e propone regolamenti, standard e procedure tecniche e pubblica rapporti sulle nuove tecnologie e metodologie, anche in conformità alla normativa comunitaria e internazionale in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione;
g) l’Agenzia può imporre misure correttive, diffidare i titolari delle autorizzazioni e, in caso di violazioni, irrogare sanzioni amministrative pecuniarie di importo compreso tra 25.000 euro e 150 milioni di euro, nonché sospendere e revocare le autorizzazioni;
h) l’Agenzia ha il potere di proporre ad altre istituzioni l’avvio di procedure sanzionatorie;
i) l’Agenzia svolge attività di informazione tecnico-scientifica verso il pubblico e nelle scuole, anche in collaborazione con altri organismi e istituzioni, e corsi relativi ai casi di emergenza;
l) l’Agenzia controlla la modalità che i produttori di energia elettrica nucleare devono adottare per la sistemazione dei rifiuti radioattivi e dei materiali nucleari irraggiati e lo smantellamento degli impianti a fine vita.


(il grassetto l'ho aggiunto io)

Avete capito? Questi fanno le centrali, ma tolgono fondi alla sola autorità nazionale responsabile per la sicurezza e la salvaguardia nucleare!!! Ma stiamo scherzando???? Ma qualcuno la dica in televisione questa cosa!!! Siamo fuori di testa oramai!

L'Italia è fuori dalla crisi, però 100 mila imprese hanno chiuso nel 2009

A furia di proclami in cui si loda l'Italia per essere uscita per prima e meglio dalla crisi, alla fine ci si convince che la situazione sia realmente questa: chi lo dice però alle 100 mila aziende che nel 2009 hanno chiuso i battenti?


E’ di oggi l’allarme di Confesercenti secondo cui nei primi nove mesi di quest’anno hanno chiuso i battenti 100 mila imprese, a causa della crisi economica che ha investito anche il nostro paese.
“E’ un dato pesantissimo che purtroppo conferma le nostre più nere previsioni – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – I consumi dei cittadini non sono destinati a crescere nei prossimi mesi e, di questo passo, aumenterà il numero di imprese, soprattutto nel settore del commercio, costrette a chiudere i battenti”.

“Una soluzione a breve termine per uscire alla crisi e consentire alle famiglie di riprendere ad acquistare, è anticipare i saldi a dicembre, prima del periodo natalizio. Così facendo – spiega Rienzi – da un lato si incrementeranno le vendite dando impulso al settore del commercio e fiato agli esercenti a rischio chiusura, dall’altro… si permetterà alle famiglie di fare acquisti di Natale in tutta tranquillità e senza stringere la cinghia. Senza saldi anticipati – conclude il Presidente Codacons – la crisi si farà sentire sugli acquisti per le festività, rendendo il Natale degli italiani “povero” e riducendo gli acquisti rispetto agli anni passati”.

Il problema è gravissimo, perchè come detto giustamente nell'articolo, più aziende chiudono, meno lavoratori ci sono, meno si produce e meno si compra.
Nemmeno nella finanziaria 2010 ci sono aiuti concreti e decisi per il rilancio delle imprese, e le banche non sembrano in vena di concedere prestiti e crediti come in passato. La situazione è tutt'altro che buona, considerando anche che abbiamo un debito pubblico che continua a salire.

sabato 5 dicembre 2009

Finanziaria 2010: La Lega Nord cambia slogan: da Roma Ladrona a Roma Padrona


Ho guardato la Finanziaria 2010 da 8,9 miliardi di Euro che è stata presentata dal governo. Fra le tante cose presenti ne vedo alcune che mi stupiscono, e che mi fanno riflette su un fatto: ma la Lega Nord, che tanto critica Roma Ladrona e il Sud Italia, l'ha letta oppure ha fatto finta di leggerla?

Per prima cosa, sono stati tolti i rimborsi alle ronde, e già questo avrebbe dovuto essere fonte di reazione, dopo i tagli effettuati sulla sicurezza, cavallo di battaglia della campagna elettorale di PDL e soprattutto della stessa Lega Nord.
Poi sono stati stanziati soldi e risorse per fare un ponte inutile sulle Stretto di Messina, e altre risorse per Roma Capitale.

A questo ci sono da aggiungere i fondi già dati ai comuni falliti di Palermo e Catania, e il progetto del Federalismo Fiscale che non si sa dove sia andato a finire.

La Lega Nord dov'è? Perchè non è intervenuta? Bossi, Borghezio, Castelli, Cota...siete vivi?

Sul sito del partito si legge "Lega Nord per l'indipendenza della Padania"e "Con la Lega Nord contro Roma ladrona" :a ora però sarebbe meglio cambiare in "Lega Nord per il finanziamento del Sud Italia"e "Con la Lega Nord con Roma padrona".

venerdì 4 dicembre 2009

22 ottobre 2009, Berlusconi annuncia di eliminare l'Irap; 4 dicembre 2009, Berlusconi aumenta l'Irap...bella coerenza


22 ottobre 2009, fonte internet-news.it:

Una misura per rilanciare lo sviluppo: Silvio Berlusconi ha annunciato in conferenza stampa, davanti agli artigiani, che il governo lavorerà per tagliare l’Irap, l’imposta del 3,9% (circa) a cui sono obbligate le attività produttive, come ditte e imprese. Una nuova dichiarazione di Berlusconi a favore dei tagli fiscali, nonostante oggi sia apparso anche il dato che l’Italia ha raggiunto un debito e un deficit record dovuto anche alla crisi di quest’anno. Guarda il video di Berlusconi che annuncia il taglio dell’Irap su YouTube.
E’ passato poco tempo da quando Berlusconi ha annunciato di essere favorevole alla proposta di Tremonti di aiutare il posto fisso e anche le p.iva. Adesso il Presidente del Consiglio rilancia la sua proposta di tagli fiscali davanti all’assemblea annuale degli artigiani: il governo sta studiando il taglio dell’Irap, una fastidiosa imposta che era già stata bocciata dall’Unione Europea. Smentito poi un documento contro Tremonti da parte del governo a seguito delle sue dichiarazioni contro la flessibilità e il posto fisso.




4 Dicembre 2009, fonte corriere.it:


Punite le Regioni con la Sanità in "rosso"
Sindaci in piazza a Roma
Previsti incrementi di 0,15 punti percentuali per l'aliquota'Irap e di 0,30 punti per l'addizionale Irpef

MILANO - Le Regioni con bilanci della Sanità "in rosso" rischiano di pagarla cara, con nuove tasse, mentre i sindaci annunciano battaglia per le casse ormai esangui dei Comuni.
Secondo l'emendamento alla Finanziaria sul patto per la salute, le amministrazioni che non presenteranno piani di rientro, o i cui piani di rientro non passeranno le verifiche previste, rischiano un aumento dell'Irap e dell'addizionale Irpef.
L'emendamento prevede che le Regioni in cui la sanità presenti uno squilibrio di bilancio pari o superiore al 5% siano tenute a presentare piani di rientro soggetti a verifica. In caso di riscontro negativo o di mancata presentazione del piano, il presidente della giunta regionale viene nominato commissario ad acta e «sono incrementate in via automatica nelle misure fisse di 0,15 punti percentuali» l'aliquota Irap e «di 0,30 punti percentuali» l'addizionale Irpef. Per le Regioni sottoposte a piano di rientro c'è l'obbligo di mantenere le maggiorazioni fiscali per l'intera durata del piano. Questa nuova disciplina è estesa anche alle Regioni che abbiano già avviato le procedure per l'avvio del piano di rientro. L'emendamento stabilisce inoltre che i piani di rientro siano soggetti a verifiche con periodicità trimestrale ed annuale, «ferma restando al possibilità di procedere a verifiche ulteriori» o «straordinarie». Se il presidente della Regione, in qualità di commissario, risultasse inadempiente verrà affiancato da uno o più commissari ad acta, nominati dal Consiglio dei ministri.



C'è bisogno di aggiungere altro???? Complimenti a Berlusconi e company per la coerenza di questo governo...

mercoledì 2 dicembre 2009

Non è Fini che ha tradito il PDL, è Berlusconi che lo ha tradito per fondare un nuovo partito: "La Destra di Berlusconi"


Ieri sera Fini è intervenuto a Ballarò per spiegare il fuori onda non programmato di qualche giorno fa in cui attaccava il Premier Silvio Berlusconi, suo leader di partito.
Fini è un po' di tempo che viene visto (giustamente aggiungo) come una sorta di anti-berlusconiano per eccellenza, in quanto è l'unico che veramente e seriamente esercita una vera opposizione, perchè di questo si tratta, a Berlusconi. Un'opposizione dall'interno, non aiutato però dall'esterno dalla "vera" opposizione.

Da qui la domanda messa in termini molto banali: ma Fini, è di destra o di sinistra?

Fini è di destra, ed è un vero membro del PDL, il problema è un altro, e cioè che da un po' di tempo a questa parte, è lo stesso Berlusconi che sembra non esserlo più.

Berlusconi non è più membro di quella destra teorizzata da Forza Italia (e AN) prima e dal PDL (e Lega Nord) ora, ma è membro della "Destra di Berlusconi", ovvero di un partito il cui unico scopo (o se vogliamo, il cui scopo principale) è quello di tutelare l'attuale Presidente del Consiglio. L'attuale governo con a capo Berlusconi continua da mesi a non occuparsi della crisi economica liquidandola con un banale "La crisi è finita e noi siamo i migliori al mondo", per invece concentrarsi su Lodi Alfani, processi brevi vari e incontri con dittatori. Per l'amor di Dio, una riforma della giustizia serve, ma qui c'è una crisi che sta passando, ma questo è forse il momento fondamentale, e da noi mi sembra essere trascurato.

Attacchi a pm, magistrati, giudici, altre cariche di stato, e il paese passa in secondo piano. L'informazione parla di quello, e non di imprese che continuano a chiudere, perchè il PDL, o meglio dire, La Destra di Berlusconi parla solo di quello. A me questo non va bene ora come ora. Abbiamo un debito pubblico altissimo, rischiamo di fallire, FALLIRE, se andiamo avanti così, come l'Islanda e fra poco la Grecia, e noi abbiamo un governo che si preoccupa di altro?
Non è Fini che ha tradito il PDL, è Berlusconi! E' lui che ha tradito il programma, i principi e i valori, non Fini! Essere eletti dal popolo non vuol dire fare ciò che si vuole, ma rispettare quello promesso al popolo stesso! Sarebbe bene ricordarlo ogni tanto, ed è quello che Fini sta cercando di fare.

(precisazione: questo articolo ha lo scopo di porre una questione e di far riflettere su questa..so benissimo che è confutabile, ma l'obiettivo è appunto partendo da questo, arrivare ad una analisi della situazione politica italiana, in questo caso in particolare attorno al PDL)

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