martedì 28 dicembre 2010

Ma perchè solo i belli e le belle vanno in tv?



No no, non parlo di vallette o simili, ma di concorrenti e pubblico. Premesso che, eccezion fatta per My Name is Earl e qualche programma di tv minori, la scatola con le immagini la accendo per guardare film su sky, partite e giocare con 360 e PS3, ogni tanto mi capita di passarci davanti e di vedere quello che viene trasmesso facendo poi alcune considerazioni.

Tolte quelle ovvie (programmi inutili, idioti, scemi, per dementi blablabla), ho notato una cosa che prima invece era molto meno marcata, anche perchè coperta appunto dalla questione delle vallette e simili. Guardando il pubblico e i concorrenti ho notato che buona parte, se non la maggior parte, sono composti da gente di bell'aspetto, e in alcuni casi anche oltre. Altra curiosità: i più belli (maschi e femmine) di solito arrivano sempre al gioco finale.

In particolare, l'ho notato a Forum per il pubblico (che comunque è attivo come ben sapete), ma anche i concorrenti/attori, e nel programma di Papi "Trasformat", in cui tutti i concorrenti (soprattutto femminili) erano dal molto carino in su. Ci sono poi anche altri esempi (il programma sulla Rai in cui devi indovinare i mestieri): ho preso questi due perchè sono quelli che ho seguito per caso maggiormente (eh, se mamma e/o sorella le guardano..).




Allora, mi sta bene tutto, però questo credo sia troppo: se pure le concorrenti devono essere delle belle ragazze, e arrivano in finale chissà poi per quale grazia ricevuta, facciamo solo bene noi che riteniamo i programmi e il popolo italiano un po' pirla (sto generalizzando per comodità). Questa cosa poi di Trasformat non l'ho notata solo io, ma anche altri, come ad esempio questo blog (da cui è tratta la foto).

Diamoci una svegliata: il ragazzo/a di bell'aspetto sono graditi ok, però c'è un limite a tutto. Se voglio vederli metto su fashiontv o un canale simile e me li guardo (non cito canali per adulti, però per i più spinti ci sono anche quelli), ma non che me li trovo ovunque, e che pure fanno finta di essere intelligenti..Suvvia italiani!!!


sabato 18 dicembre 2010

I cortei di protesta che fan più danni di Berlusconi stesso


Vorrei brevemente analizzare un attimo il corteo di Roma del 14 dicembre che ha fatto tutto questo casino (fisico e mediatico), portando poi ad una riflessione più in generale.

Premesso che non appoggio i modi con cui La Russa ha discusso ad Annozero, manifestando una bassezza intellettuale vergognosa per un politico, quelli che sostengono la delinquenza di questi manifestanti non hanno tutti i torti, anzi.

Andando a vedere le immagini e le testimonianze dei poliziotti che erano lì per contenere i manifestanti, ci si rende conto che, ancora una volta, una parte di essi sono dei delinquenti, punto e basta. Come tutte le altre manifestazioni in cui vi sono stati scontri (G8 di Genova ad esempio), anche qui un gruppo di delinquenti è andata a rovinare quella che poteva essere una pacifica protesta, del tutto legittima, contro il governo e i parlamentari "comprati".
Così non è stato: in pochissimo tempo, il voto è passato in secondo piano nelle discussioni (si veda Annozero ad esempio) per colpa dei Black Block, che hanno messo a ferro e fuoco una parte della città, ferito forze dell'ordine e....sono liberi, tranquillamente per strada per colpa di un giudice che avrà avuto pure un suo parente lì in mezzo, sennò la cosa non si spiegherebbe.

Tralasciando la morale (in Italia è scomparsa da un bel po'), vorrei fare un discorso più "politico": costoro lottano (ok, lo fanno per far casino e basta, però poniamolo in un'ottica più elevata) contro un governo che fa danni, che danneggia la piccola-media classe e cancella il futuro dei propri giovani. Giusto, però, cosa fanno loro per protestare?

  1. Feriscono agenti di polizia che, come loro, prnedono poco o niente e rischiano la vita proprio per colpa di idoti incappucciati e non, con spranghe in mano, che poi si lamentano perchè finiscono in galera o all'ospedale. A me sembra il minimo.
  2. Distruggono negozi e vetrine, danneggiando i piccoli negozianti, gente quindi nelle stesse loro condizioni e che, come loro, vengono danneggiati dal governo. Un danno doppio quindi.
  3. Distruggono auto, che potrebbero essere del precario padre di famiglia, quindi come loro.
  4. Portano scompensi, distruggendo la città, quindi danneggiando la società, quella stessa società che vorrebbero, dicono, difendere.


Come mi diceva sempre una persona che stimo moltissimo: "Io sono intollerante con gli intolleranti". Direi che esprime ciò che provo per questa gentaglia qui.

Costoro che si dicono contro Berlusconi, con questi atti di delinquenza e vandalismo, non fanno altro che rafforzarlo ma, essendo stupidi, non lo capiscono. Dei giornalisti che difendono questa gente non ne parlo nemmeno, come dei politici: sono la dimostrazione che nemmeno l'università fa miracoli, soprattutto quella italiana.

Abbiamo ciò che meritiamo, nè più, nè meno.


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giovedì 16 dicembre 2010

Italia: i numeri di un paese a rotoli



Secondo posto come paese con la minor occupazione giovanile, dietro solo all'Ungheria











Questi sono solo alcuni numeri, forse i più importanti per adesso, che riguardano il nostro paese. Per chi volesse aggiungerne, i commenti sono lo spazio giusto per farlo.



Ricordo che dal 2000 al 2010, per ben 8 anni ha governato una persona sola: Berlusconi.





martedì 14 dicembre 2010

Fiducia decisa dal Cepu e dal bagno...questo è lo specchio del paese

La fiducia c'è stata, ed è stata decisa per due voti, ovvero quello dell'onorevole Polidori, passata all'ultimo da un voto di sfiducia, ad un voto di fiducia, e quello dell'onorevole Siliquini, che ha deciso davanti allo specchio del bagno di votare per la fiducia.


Questo è lo specchio della democrazia, della classe politica e del paese: un governo salvato dalla cugina del fondatore del Cepu e da una che ha deciso in bagno.

Sulla prima si sono spese molte parole, e credo che sul conflitto di interessi ci sia poco o niente da dire, in quanto è palese che ci sia. Vi invito a leggere anche a leggere l'articolo sul Fatto. Se agli italiani va bene ciò, peggio per loro.

Sulla seconda, beh, credo (spero) che ci abbia pensato molto prima, anche se questa immagine di decisione della sorte di un paese presa in bagno, scusate, ma è alquanto tragicomica.

Questo però è ciò che l'Italia è: un paese che si governa da accordi sottobanco per favorire i parenti (del Cepu poi, ma cacchio), da persone che si astengono, che decidono all'ultimo in bagno. Ci stupiamo che andiamo male? Mah, io non tanto...



Quali sono le uniche reti che non trasmettono un telegiornale durante le votazioni?

E' facile! Le reti Mediaset!!! provate a mettere ora su uno dei tre canali principali e lo scoprirete.


Ma poi si sa..."Carabinieri" e "Heroes" sono più importanti...




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sabato 11 dicembre 2010

Messaggi subliminali: Con dei giornali come Repubblica, la sinistra non vincerà mai

Consumi, calo di 17,6 miliardi in tre anni
La contrazione maggiore al Centro-Sud

E che foto mi metti nell'articolo?




Ora, nulla contro la signora e quelle come lei non proprio in forma, ma le immagini hanno mille significati, è bene che i giornalisti lo sappiano. Quelli di destra lo hanno capito, e ci marciano vincendo, quelli di sinistra dimostrano di essere come i proprio politici: ignoranti.

All'inizio mi sono anche detto "Mah, sarò io che interpreto sempre le cose da un punto di vista troppo ragionato", e allora ho chiesto a due mie amiche: una è una fotografa amatoriale, molto giovane, Anna da Bratislava, e l'altra, Sylwia Gorak (polacca), molto più famosa, fotografa, cantante e pittrice.

Mi sono fatto dire quale messaggio questa foto, premesso il contesto in cui è stata inserita (il topic dell'articolo), per poi dire la mia e confrontare le due opinioni.
Posso dire che c'è stato ben poco da confrontare, visto che, in tutti e due i casi, erano praticamente identiche.

Ho iniziato con Anna, la quale ha subito detto che, come primo impatto l'abbondanza di beni (abundance of goods) è la cosa più evidente. Ha anche detto (riassumo) che, secondo lei, si nota una troppa scelta fra i beni e che speriamo di affogare in tonnellate di carne per sempre (però qui forse si va oltre al significato, in questo caso, della foto).
Anche Sylwia (che è entusiasta dell'idea di commentare le foto messe negli articoli di economia/politica come questo) è d'accordissimo con la mia interpretazione, aggiungendo anche che negli USA c'è lo stesso problema (ha vissuto là fino a poco tempo fa).
Concordano con me sul significato (e qui c'è la forzatura) della foto: la donna in carne rappresenta il troppo consumo che abbiamo fatto negli anni precedenti, quindi è un bene consumare (mangiare) meno. Questo fatto è rappresentato anche dai cereali in primo piano, i Kellogg's Special K Fitness, noto alimento dietetico, che rappresentano appunto la dieta, ovvero la rinuncia ai beni, dovuta al troppo abbondare fatto in precendenza. In parole semplici: i consumi calano a causa dei problemi economici degli italiani, poco male, ne avete avuti in abbondanza prima, ora anche se rimanete senza per un po' vi fa solo bene.



Complimenti quindi a Repubblica per aver dato sfoggio (credo senza nemmeno rendersene conto) della propria sapienza, riflettendo l'immagine dei politici che sostiene e per i quali scrive. Complimenti anche per la scelta, proprio a ridosso del voto di fiducia....come dire...prima di rischiare di farsi ammazzare, suicidiamoci e facciamola subito finita.



mercoledì 8 dicembre 2010

Fini e Fli sono già scoppiati



Quello che prevedevo fra me e me (ma neanche tanto poi...ho detto su Facebook e forse anche qui sul blog che non mi fidavo di uno che è rimasto con Berlusconi per anni e anni per poi così, cambiare idea) sta accadendo: la grande rivolta dei finiani, con a capo il Presidente della Camera, sta via via diventando sempre più fievola, per non dire una farsa, una burla.

Dicono che questo benedetto/maledetto 14 dicembre sia il giorno della verità, un po' come il 21 dicembre 2012 del calendario Maya, giorno della presunta fine del mondo. Trovo questa similitudine azzeccata, in quanto baggianate sono le profezie sul 21 dicembre, baggianate sono le profezie su ciò che accadrà il 14 dicembre.
Francamente io non credo ad un cambiamento dell'attuale sistema politico italiano, e anche se accadesse, alle successive elezioni la situazione tornerebbe come ora, se non peggio, visti i soldi sprecati per fare le elezioni, il blocco delle riforme a causa della campagna elettorale e una rinnovata fiducia a Silvio che lo porterebbe a paragonarsi non a Dio, ma ad un qualche cosa di più.


Non credo a questo perchè Fini si sta dimostrando un non politico, ovvero uno che, abbandonata l'ala protettiva del grande (metaforicamente parlando) capo, balla nel manico come si dice: non ci sono idee concrete, slogan convincenti, e mi pare che ci sia qualche perplessità all'interno del parlamento sull'effettiva volontà da parte di tutti i fedeli di Fini di mandare a casa DEFINITIVAMENTE Berlusconi (anzi, qui vogliono le dimissioni, ma poi il bis...follia totale).

Spero sinceramente di sbagliarmi...il mio timore però è che si perderà solamente del tempo...per poi solo peggiorare la situazione.

(fonte immagine)

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lunedì 6 dicembre 2010

14 dicembre: chi comanderà dopo la fiducia?

Probabilmente dal 14 dicembre in paradiso comanderà lo spirito santo ... Dopo che alcuni addetti ai lavori hanno fatto mancare la fiducia a DIO (di Sergio Silvestri)


Come sempre...Grande Sergio!



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domenica 5 dicembre 2010

Quando i messaggi sono tutt'altro che subliminali

E' più che altro una curiosità, però da l'idea del lavoro dei pubblicitari e di ciò che viene chiamato in termine più scientifico "Marketing".

In un articolo apparso sul Corriere di domenica scorsa (che potete trovare online qui) in cui si parla del segreto della longevità di alcuni vecchi di un paese sui monti (molto poco scientifico), si cita anche il consumo di alcool da parte dei vecchietti:


Se poi al fumo si aggiunge l’alcool, tracannando un «puro», un’aguardiente d’alta gradazione simile al rum, allora apriti cielo, non c’è più limite a niente, si entra nel ciclone della follia


Tralasciando i commenti su questo, voglio però farvi vedere la pagina di giornale, fotografata da Iron Paolo e che ha pubblicato sul suo blog Dangerousfitness:


....Guardate la pubblicità.....

Questi sono vecchi nonostante bevano alcolici....qualche miglior articolo per metterci la pubblicità di un alcolico??

sabato 4 dicembre 2010

Il debito pubblico spiegato in poche righe anche per i non economisti

Vorrei pubblicare anche qui un post scritto sul blog Bimboalieno che, in poche righe, spiega che cosa sia queso benedetto debito pubblico, in un linguaggio comprensibile anche a chi non ha studiato economia nella vita. Il titolo del post è "Debito o Buco", che potrete trovare a questo indirizzo.

Proviamo a chiarire alcune cose sul quantomai caldo tema del debito pubblico: tanto per cominciare, a cosa serve?
Il debito pubblico serve a finanziare gli investimenti infrastrutturali di lungo termine dello Stato (strade, ponti, ospedali…).
Ma serve? Sì. Esiste una soglia di efficienza del debito: se costruisco subito strade e ponti facendo un debito, il più veloce giro d’affari che si sviluppa grazie alle infrastrutture rende utile indebitarsi prima che aspettare di reperire i fondi in un contesto privo di quelle infrastrutture. Oltre la soglia di efficienza il debito divente eccessivo ed il suo costo supera il beneficio che porta.
A chi dobbiamo quei soldi? A chi ci ha concesso credito, comprando i Titoli di Stato.
Come si arriva al default, all’insolvenza, al fallimento? Tecnicamente si è insolventi quando non si hanno le risorse per rimborsare un debito alla sua scadenza (ad esempio un BOT o un BTP), nella pratica non è così: nessun Paese è in grado di rimborsare un titolo di Stato alla sua scadenza.
Come sarebbe a dire? Beh, è abbastanza naturale: che senso avrebbe emettere un BTP mettiamo decennale e passare 10 anni ad accantonare riserve liquide per il suo rimborso? Per mantenere più elevata l’efficienza di quel debito lo Stato deve utilizzare quella liquidità, che via via riesce ad accantonare, per investire, costruire, ristrutturare…
Ma allora cosa succede alla scadenza di un titolo di Stato? Semplicemente lo Stato ne emette uno nuovo. chiede denaro a dei nuovi creditori e con l’incasso paga la scadenza del titolo precedente.
In sintesi potremmo dire che la capacità di rimborso, la distanza dal default, sia banalmente la capacità di emettere nuovo debito e vederselo accogliere dal mercato.
E cosa occorre fare per essere ben accetti dal mercato? Occorre avere credibilità (da non confondere con la credulità, che appartiene agli elettori), ovvero bisogna che il mercato percepisca il minor rischio possibile nella nuova emissione. Un requisito molto importante è avere un deficit moderato. Perché? Il deficit è la differenza tra uscite ed entrate nelle partite annue dello Stato, dunque un alto deficit segnala che le spese correnti sono molto più elevate delle entrate e di conseguenza lo Stato rischia di dover fare nuovo debito per coprire la maggior spesa che non riesce a coprire con le entrate. Di anno in anno.
Comprare un titolo decennale o ancor più lungo di un Paese con molto deficit è dunque rischioso, per farlo sottoscrivere occorrerà offrire un tasso più elevato del normale, facendo salire la spesa pubblica.
Se si riesce a tenere un livello di deficit molto contenuto, il livello di debito dello Stato Italiano (attualmente circa il 120% del PIL) seppur spaventevole (e costoso: l’Italia paga quasi 80 mld € all’anno solo di interessi) potrebbe anche essere gestibile, con l’obiettivo di sgonfiarlo con calma e senza shock.
Un altro elemento importante è la domiciliazione del debito: l’Italia ha entro i propri confini il 55% del proprio debito, è un buon dato, seppur non eccellente. Perché è importante? perché in caso di scarsa risposta del mercato lo Stato può chiedere uno sforzo alle banche locali perché rinnovino con generosità la loro parte, così da concentrarsi solo sulla rimanenza detenuta all’estero.

Cosa grava oggi sul debito italiano? Oggi il mercato teme molti elementi: l’incertezza politica non aiuta, poi c’è il deficit al 5,5% del PIL da far rientrare entro il 2013 su valori tra il 2% e il 3%, il che significa un taglio della spesa (o maggiori tasse) per almeno 36 mld € annui. Poi c’è la forte dipendenza del nostro PIL dalla spesa pubblica: il 53% del PIL italiano dipende da questa, quindi il taglio del deficit comporta minor crescita di PIL, o forse -di nuovo- decrescita, meglio nota come recessione. Da ultimo aggiungerei l’impossibilità di svalutare, visto che siamo (fortunatamente) nell’euro.

Posto che di uscire dall’euro non è il caso di parlarne (e comunque la procedura è piuttosto lunga, mi sono documentato per sfizio) quello che l’Italia deve fare per tenere lontani i lupi della speculazione e non far impennare i propri CDS è:

  • operare in modo rigoroso una politica di contenimento della spesa e forse di maggior capacità di raccolta fiscale (che poi siano maggiori accertamenti per cercare evasori o semplicemente maggiori tasse è un altro discorso).
  • cercare di contenere entro i confini nazionali la maggior mole di debito possibile, e questo spiega la mia battuta del 4 giugno scorso
  • dimostrare che la situazione politica non è fuori controllo e che esiste la capacità di legiferare nel Parlamento
ah, dimenticavo: sarà meglio farle in fretta queste cose, che qui si scende del 2% e passa al giorno…




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giovedì 2 dicembre 2010

Zapatero liberale, Berlusconi socialista


In Italia è passata un po' sottogamba per ora, però in rete (nei blog specializzati) la notizia è stata data con molta enfasi e polemica, considerao che la situazione spagnola è simile alla nostra.
Zapatero si è mosso, e lo ha fatto con decisione, andando anche contro a quelli che molto probabilmente sono i suoi ideali politici ed economici.





La riforma è fondata su tre punti:

- Semplificazione e abbassamento delle imposte

- Liberalizzazioni

- Privatizzazioni



Potrete trovare una descrizione esaustiva su Chicago Blog.

Trovo curioso il fatto che queste riforme (obbligatorie che VANNO fatte, anche e soprattutto qui in Italia) vengano da un socialista di sinsitra, mentre nel Bel Paese, guidato da capitalisti liberali di destra, facciano delle, chiamiamole "riforme economiche" (forzando un po' il termine), basate su social card, incentivi e sussidi, ovviamente statali. Quando Beppe Grillo diceva che Berlusconi, ironicamente, era comunista dentro, forse non aveva tutti i torti, giudicando da alcune politiche che porta avanti. L'Italia è una terra governata da statalisti, vicini alle politiche di sinistra, fra l'altra sbagliate (come la realtà sta dimostrando), questa è la realtà! Pure Zapatero lo ha capito, perchè qui in Italia nè destra nè sinistra ci arrivano? (I sindacati non li nomino nemmeno)

Qui noi (inteso Tremonti) gli stimoli all'economia sono stati gli incentivi ai frigoriferi, auto etc etc che hanno portato solamente ad una cosa: aumeto del debito.
Basta prendere un settore a caso, mettiamo le auto (forse quello con più sussidi), confrontare i dati di vendita, e si scopre che gli incentivi sono stati efficaci solo per il periodo in cui erano attivi. Finiti quelli, le vendite sono crollate e tutto è tornato come prima se non peggio (vedi ad esempio qui).
Altra buffonata è stata la social card....
Se al posto di buttare tutti quei soldi, gli avessero utilizzati per..ad esempio, abbassare le tasse alle imprese (come in Spagna), a quest'ora la situazione sarebbe migliore. Ricordo che far pagare meno tasse è anch'esso uno stimolo, e molto migliore, ma questo lo approfondiremo in un prossimo articolo.

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mercoledì 1 dicembre 2010

La protesta un po' a favore dei baroni, un po' contro una riforma in alcuni punti ingiusta



Ondata di proteste di professori, ricercatori, universitari contro il DDL Università della Gelmini che nel frattempo ha ricevuto il sì, per le quali se ne sono dette veramente di tutti i colori.

Io non voglio aggiungere altro, perchè gente molto più preparata di me ha espresso pareri che hanno il mio pieno appoggio. Riporto solamente i link a questi articoli (a cui spero voi dedicherete un po' del vostro tempo) al fine di vederci un po' più chiaramente su questa riforma e sui motivi della protesta.


Tanto per sintetizzare:

  • il DDL Gelmini non piace ai Baroni, perchè essi dovrebbero produrre qualche cosa per mantere la propria carica (o casta?)
  • I Baroni hanno schierato dalla propria parte buona parte degli studenti, che forse non sa nemmeno il perchè sia lì a picchiarsi con i poliziotti
  • Una parte degli studenti fa bene a protestare, perchè il DDL è incompleto e alla lunga può essere inutile, se non dannoso e a favore degli stessi baroni



Vi rimando poi ad un articolo che avevo postato qualche mese fa sul non lavoro dei professori di economia (non tutti, ma molti di essi) tanto per capire il perchè di tutto questo casino da parte loro e ad una proposta di riforma fatta ai ricercatori sempre dal blog di NFA.

Io il materiale (che reputo più corretto) ve l'ho dato, ora buon divertimento a leggervelo.

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