martedì 30 agosto 2011

Simpson e Proibizionismo





La puntata di oggi (Italia1, ore 14:35) dei Simpsons intintolata "Homer contro il 18° emedamento" (Homer vs. The Eighteenth Amendment) (Ottava stagione) è molto interessante dal punto di vista economico-sociale.

La trama è semplice: a causa di una involontaria ubriacatura di Bart durante la festa di San Patrizio e grazie ad una arcaica legge, le bevande alcoliche vengono bandite da Springfield e l'irresponsabile commissario Winchester, viene destituito dal proprio ruolo. Il suo posto viene preso dall'inflessibile Rex Banner, che riesce a far sparire l'alcol dalla città.

Proibizionismo quindi, lo stesso che negli Stati Uniti si ebbe (sempre verso l'alcol) dal 1919 al 1933.

Come la storia insegna, proibire una sostanza così amata e diffusa porta solamente ad una cosa: la produzione e distrubuzione illegale della stessa.

La puntata dei Simpson lo mostra chiaramente: prima Tony Ciccione e la sua gang portano illegalmente la birra nella città (corrompendo i poliziotti e il commissario) e poi, dopo l'arrivo di Rex Banner (incorruttibile), lo stesso Homer (dietro l'identità del fantomatico"Barone Birra") inizia a produrre illegalmente alcolici distribuendoli nelle palle da bowling fino al Bar di Boe. Rex non si accorge di nulla.


Produzione e distribuzione illegale quindi. Proprio quello che avvenne nel USA in quegli anni. Proprio ciò che sta avvenendo oggi con le droghe leggere (Mariujana su tutte) che tengono banco da anni (in questo ambito, in Italia, può rientrare anche la prostituzione).

Morale della favola: il proibizionismo non serve ad una cippa, anzi, crea ed alimenta il mercato nero.

Chiudo con una frase di Homer:

Pensavo che il proibizionismo fosse una cosa buona, la gente beveva di più e se la spassava molto di più! Ma senza la birra il proibizionismo non funziona.


PS: Gli autori sono dei veri geni...

A Tripoli l'orrore di una fossa comune in una prigione segreta del regime, in puro stile nazista



Così titola "LeMonde" ("A Tripoli, l’horreur d’un charnier dans une prison secrète du régime") a cui allega una foto con i 50 corpi trovati carbonizzati nella fossa comune.


L'articolo descrive come negli ultimi giorni prima dell'arrivo delle forze ribelli, la elitè di Gheddafi (guidata da uno dei suoi figli, Khamis) ha cercato di uccidere tutti i membri della prigione segreta, fallendo però per la fretta. Decine di prigionieri sono riusciti a fuggire nella notte.
Un po' come fecero i nazisti prima dell'arrivo delle forze alleate+Russia (vi ricordate "La vita è bella" di Benigni?)

Questo è stato fatto per eliminare i testimoni (detto da Ahmed Abdelsalam che si presenta come fratello di uno dei sopravvissuti: "Il se présente comme le frère d'un survivant, et affirme qu'il s'agissait "d' éliminer les témoins") .


E l'articolo poi continua: La sequenza di eventi in questo garage trasformato in prigione non è del tutto chiaro, ma è quasi atrocemente banale. Le carceri libiche sono state ripetutamente luoghi di massacro ("La séquence des événements dans ce garage transformé en prison n'est pas tout à fait claire, mais elle est presque atrocement banale. Les prisons libyennes ont été, à plusieurs reprises, des lieux de massacre").

Il portavoce della ribellione, il colonnello Ahmed Omar Bani, stima il numero degli arrestati in Libia durante la repressione del regime di Gheddafi "tra 57 000 e 60 000". Dalla cattura di Tripoli, solamente "tra 10 000 e 11 000" uomini sono stati rilasciati, tra cui il carcere di Abu Salim . "Dove sono gli altri?" , chiede la voce? Sono stati tenuti alcuni massacri di prigionieri negli ultimi giorni del potere? Se gli uomini del 32 ° Brigata sono gli autori degli omicidi, dove sono ora?
(Le porte-parole de la rébellion, le colonel Ahmed Omar Bani, estime le nombre des personnes arrêtées en Libye pendant la vague de répression du régime Kadhafi "entre 57 000 et 60 000". Depuis la prise de Tripoli, seulement "entre 10 000 et 11 000" hommes auraient été libérés, notamment à la prison d'Abou Salim. "Où sont les autres ?", s'interroge le porte-parole ? Des massacres de détenus ont-ils eu lieu dans les derniers jours du pouvoir? Si les hommes de la 32e brigade sont bien les auteurs de cette tuerie, où sont-ils à présent?)


Questo è, ancora, per quelli che la guerra in Libia era inutile, era una farsa e quello che avverrà ora sarà peggio.

Peggio di questo? Siete sicuri?


sabato 27 agosto 2011

Calciatore, se vuoi scioperare almeno fallo bene





Libia e crisi sono passati in secondo piano (e questo già la dice lunga, ma sorvoliamo) nel nostro Bel Paese a causa di una news sconcertante: il campionato di Serie A non partirà, causa sciopero dei giocatori.

Non voglio entrare nel merito se sia giusto o meno, se abbia ragione la Federazione o i calciatori: se ne leggono di cotte e di crude e sinceramente preferisco starne fuori anche perchè a me non cambia nulla, mi guardo la Liga, la Premier che sono 100 volte più belle (soprattutto quest'ultima), la F1 e la partita della squadra del mio paesello (le alternative proprio non mi mancano..aaah fortuna dei single).

Quello che però mi fa arrabbiare (oltre al resto)è l'utilizzo errato del termine sciopero. Esso è una mafinestazione serissima di disagio dovuto a motivi diversi (stipendi bassi, condizioni di lavoro pessime etc) e questo non mi pare sia entrato in testa ai giocatori, in più ha anche delle regole che qui non vengono messe in atto.


Prima di tutto la giornata lavorativa non viene recuperata e quindi, teoricamente, la prima giornata di campionato sarebbe persa da tutti a tavolino e non recuperabile. Secondo, essa NON viene retribuita e quindi i calciatori dovrebbero rinunciare ad almeno 1-2 settimane di stipendio (vista anche la sosta della nazionale). Terza cosa, non se ne vanno ora in vacanza o in nazionale ma se ne stanno fuori dalla lega calcio a protestare oppure lavorano (facendo allenamento) come quei lavoratori che non possono abbandonare il posto di lavoro per scioperare (perchè ci sono anche questi).

A questo poi aggiungiamo:

  1. Rimborso del biglietto o della quota abbonamento per la giornata persa ai tifosi
  2. Rimborso delle eventuali ferie prese
  3. Rimborso delle eventuali spese collegate alla giornata persa (penso a chi va in trasferta)
  4. Rimorso alle tv pay-per-view per la giornata persa (e queste successivamente rimborseranno i vari abbonati)
  5. Rimboso alle aziende che hanno investito nella pubblicità (in tv e allo stadio) della giornata persa
Questo sarebbe uno sciopero.


venerdì 26 agosto 2011

Foto disgustose sui pacchetti di sigarette per smettere di fumare? Inutili





Torna di moda la questione sigarette, fumo e prevenzione. La "nuova" arma potrebbero essere foto choc o disgustose messe sui pacchetti di sigarette al fine di spaventare (di fatto) i fumatori e far si che smettano di fumare.

Possono essere utili? Io ne dubito. Per prima cosa, non offrono alcuna informazione in più ai fumatori (oramai consapevoli, si spera, degli effetti). Le immagini potrebbero rimanere meglio impresse nella mente, però tutti hanno davanti fumatori ogni giorno anche molto anziani e il 99.9999% di quelli non è in quelle condizioni. Aggiungo inoltre che di esperienze molto negative (infarti causati dal fumo, cancri ai polmonti etc) ci sono, però sono veramente pochi i fumatori che se ne curano (conosco personalmente persone che, anche dopo un infarto, fumano lo stesso nonostante il divieto dei medici).


Vi sono altri medoti che sembrano funzionare abbastanza bene per smettere di fumare, come mandare frequenti messaggi di testo durante il giorno per incoraggiare gli individui a lasciare la sigaretta. Potrete trovare il risultato della ricerca qui: Il 10.7% ha smesso nei 6 mesi di prova del "Txt2stop".

La dott.ssa Caroline Free scrive:

"Text messages are a very convenient way for smokers to receive support to quit. People described txt2stop as being like having a 'friend' encouraging them or an 'angel on their shoulder'. It helped people resist the temptation to smoke."

(I messaggi di testo sono una via molto comoda per i fumatori per ricevere il supporto a smettere. Le persone hanno descritto il txt2stop come avere un amico che li incoraggia o un angelo slle loro spalle. Ha aiutato le persone a resistere alla tentazione di fumare)

Questa via mi sembra efficace e più sobria al fine di raggiungere lo scopo prefissato, senza immagini dure e disgustose.

giovedì 25 agosto 2011

Ma noi ne usciremo meglio degli altri









I peggiori dopo Grecia ed Irlanda. Ma noi ne usciremo meglio degli altri, da noi la crisi non c'era, da noi i cittadini sono i più ricchi di tutti.


martedì 23 agosto 2011

Quelli che la missione in Libia era un'inutile farsa





C'erano quelli che l'operazione in Libia contro Gheddafi e a salvaguardare la popolazione civile non la volevano perchè l'Italia sarebbe andata a prendersela in quel posto, perchè era una farsa inutile e dannosa.

Ora gli stessi andranno in piazza a fare il mea culpa oppure a vantarsi del successo dell'operazione?
Scommetto la seconda.


Il regime è caduto, il paese ora è in mano ai ribelli che pian piano dovranno ripartire.


L'entusiasmo e le feste nelle piazze mostrano come, alla fine, avevano ragione quelli che hanno voluto questo intervento.

E per fortuna che siamo stati tirati dentro. Abbiamo evitato un massacro di civili e, dal nostro punto di vista, un'altra figuraccia...alla faccia di leghisti&company.


lunedì 22 agosto 2011

Berlusconi: ''Gheddafi è un leader di grande saggezza''





"...E per avviare una nuova stagione di pace, di amicizia, di collaborazione"

Giusto per ricordare la storia

La Chiesa, l'ici, e le contraddizioni






Il credere in Dio è un fatto soggettivo, un atto di fede. Ci viene indottrinati da giovani, all’oratorio a catechismo, io personalmente credo che Gesù sia stato un essere umano eccezionale, almeno quello che viene trascritto di esso. Tra le frasi più significative mi piace ricordare “Porgi l’altra guancia” ma non per farsi fare il lifting come hanno erroneamente interpretato molte starlet e politici - Porgi l’altra guancia nell’offesa, e sia Ghandi che Malcom X hanno elevato quest’idea e ottenuto rivoluzioni pacifiche. Se l’insegnamento di Cristo è stato “Porgi l’altra guancia” è sicuramente successo qualcosa nella trascrizione di questo messaggio che non abbiamo capito.

Querele, battibecchi furiosi e osceni, uno contro l’altro nei presunti talk show, anche se personalmente credo che se Gesù fosse vissuto di questi tempi ad esempio sulla tangenziale di Milano sul raccordo anulare o sulla Salerno Reggio Calabria, questa frase non l’avrebbe detta e sul vangelo ci sarebbe stata più una clacsonata e relativa canzone di Masini. Ma la religione è piena di controsensi, Gesù è entrato in un dibattito curioso quando Adel Smith musulmano voleva togliere il crocefisso dalle aule. La lega è insorta dicendo da li non si schioda, La lega che respinge gli immigrati? Non mi pare che Gesù fosse nato a Bergamo sopra.

E’ un continuo contraddire se stessa. Ora non è che vestirsi in un determinato modo, non rende più santi di altri o rende immuni da errori la religione è un controsenso di se stessa, la religione predica la vita per tutti eppure il Papa è andato in Africa nella regione più devastata dall’aids a dire non usate il preservativo. E da un altro punto di vista questa è una condanna a morte. La religione: è un controsenso dire che i poveri saranno i primi ad entrare nel regno dei cieli, proprio perché sono poveri e non hanno soldi per il riscaldamento- Gesù è ritratto a piedi nudi con una corona di spine e non con le babucce di Prada con anelli sfarzosi.

Non si puo chiedere, infine, di essere moralisti agli altri e pagare le tasse, quando si è i primi a non farlo.

domenica 21 agosto 2011

La sveglia di Napolitano è suonata...con qualche anno di ritardo





Napolitano si è svegliato. Bene.

«Dominata dalla preoccupazione di sostenere la validità del proprio operato, anche attraverso semplificazioni propagandistiche e comparazioni consolatorie su scala europea», la maggioranza ha «esitato a riconoscere la criticità della nostra situazione e la gravità effettiva delle questioni». Ma l'opposizione non è esente dalla reprimenda del capo dello Stato: «È possibile che ogni criticità della condizione attuale del Paese sia ricondotta a omissione e colpe del governo, della sua guida e della coalizione su cui si regge?». «Lungo questa strada non si poteva andare e non si è andati molto lontano», conclude la sua analisi il presidente della Repubblica nel suo intervento all'apertura del Meeting di Comunione e liberazione (Cl) a Rimini.


Mi scusi egregio Presidente della Repubblica, ma noi su internet è da molto tempo che denunciamo le menzogne del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell'Economia e colleghi vari, esortando fra l'altro il suo intervento.

Presidente della Repubblica, mi scusi, ma lei, in questi 3 anni di crisi, dov'era?


Tassare il Vaticano, rimuovere la casta et simila: gli aspetti positivi della crisi






Le crisi sono avvenimenti terribili che danneggiano ed impoveriscono gran parte delle persone. Noi stiamo attraversando quella più forte degli ultimi 80 anni (e finalmente pure Berlusconi e Tremonti l'hanno capita), ma, nonostante tutto, qualche cosa di positivo in mezzo al disastro sta venendo a fuori.
Sono cose che anche prima c'erano, anche prima erano da eliminare ma a cui, e qui sta la differenza, nessuno importava più di tanto.
Sto parlando, ad esempio, dei privilegi della casta, del numero dei parlamentari, dei soldi ai partiti, all'editoria, alla tv, dei baby pensionamenti che non andavano fatti.


A questo poi aggiungiamo la palese dimostrazione dell'incapacità e immoralità dei nostri politici (di destra e di sinistra) a far fronte ad una situazione di pericolo, in cui bisognava mettere in campo la propria preparazione, il proprio sangue freddo e invece nulla di questo è avvenuto: manovre fatte ed approvate in fretta e furia (salvo poi ripensamenti all'ordine del giorno), discussioni parlamentari su altre vicende molto personali (vedi processo lungo) e incapacità di prendere decisioni anche impopolari e una parte e dall'altra (liberalizzare gli ordini, tagliare la spesa pubblica..).

L'ultimo nell'ordine è la questione Vaticano: i privilegi ci sono da anni e anni, ma a nessuno (salvo rare eccezioni) è mai venuto in mente di tassare la Chiesa o di chiedersi perchè l'8xmille sia quadruplicato in 20 anni. Di colpo però, ci siamo accorti che queste cose non vanno più bene. FINALMENTE DICO IO!

In Italia è così: tutto va bene, tutto viene accettato, fino a quando succede un incidente. Più grave è e più la gente si sveglia, chiedendo alla fine giustizia e rigore nelle cose.
Se da una parte è positiva come cosa (meglio tardi che mai dicono), dall'altra forse sarebbe ora di imparare che prevenire è meglio che curare.

sabato 20 agosto 2011

Questo è autolesionismo



Roma, 20 ago. (TMNews) - L'esenzione fiscale di cui gode il Vaticano per i suoi immobili non si tocca. Parola di Pier Ferdinando Casini e Rosi Bindi, uniti nel dire no all'introduzione di Ici e Ires anche per i beni ecclesiastici. Il leader dell'Udc e la presidente dell'assemblea del Pd ne parlano a Sky Tg24.


Tempismo perfetto. Stavano recuperando voti. Stavano vincendo. Per una volta stavano veramente vincendo.

...Stavano...


Taglio dei parlamentari: Il rovescio della medaglia






Tutti parlano di voler diminuire il numero dei parlamentari e in un momento economico drammatico come questo è un opzione da prendere di sicuro come un ottima soluzione, per diminuzione delle spese, per impulso a rinnovamenti e che i tagli e i sacrifici imposti al popolo, cominciano dall’alto. Io sono d’accordo con questo, molto d’accordo, anzi si potrebbero ridurre a 20 parlamentari uno per regione, più uno per evitare eventualmente la parità in alcune cose, ed ognuno dei parlamentari con un ruolo ben definito. Ma poi questo potrebbe portare alla non democrazia, distribuire il potere in poche mani, come insegna la storia, può rivelarsi un errore con conseguenza abbastanza tragiche.

Il problema è che con gli attuali stipendi vitalizi i deputati i senatori e le varie cricche si sono distaccate dal loro naturale impegno è cioè, servire il popolo che li elegge, in questo caso, nei vari anni il partito è diventato troppo ingombrante e varie leggi create ad hoc o ad personam, tipo pensione dopo un mandato, porcellum, oppure come adesso la pensione scatta solo dopo aver terminato una legislatura, ecco che ogni parlamentare non è più libero di esprimere il proprio voto con coscienza e per il bene comune o per il reale fabbisogno del popolo, il parlamentare è ricattato e limitato, ma ha ingigantito il suo status quo e questo naturalmente fa si che segua la linea dettata dal partito. Avere molti parlamentari sarebbe una giusta democrazia solo se ognuno votasse per riferimento in base a coloro che li ha eletti, in modo da rappresentare veramente tutto il popolo.


Se viene proposta una legge dall’opposizione e questa legge e valida se ognuno votasse con coscienza avremmo una giusta democrazia. In questo momento invece ogni cosa proposta dal governo (purtroppo sappiamo a cosa mira ) viene invisa, cosi come ogni cosa proposta dall’opposizione, in un annullamento generale della situazione politica, uno stallo imbarazzante solo per fini personali. Quindi si potrebbe mantenere anche un numero elevato di parlamentari, ma ai quali andrebbero diminuiti o quasi azzerati i privilegi da casta, lo stipendio in modo da non essere vergognoso e distaccato dalla realtà come in questo momento. La democrazia non dovrebbe mai essere associata a demagogia. Ma in questo momento di crisi economica si cercano misure drastiche e tagli che non è sempre detto siano la cosa migliore da fare.


venerdì 19 agosto 2011

Disinformazione all'Italiana sugli "scontri" tra Indignados e Papa Boys






Si sa, in estate le notizie potrebbero scarseggiare, soprattutto in pieno agosto, quindi in qualche modo bisogna trovare un qualche cosa di cui parlare. Mi sembra però difficile quest'anno, visto il momento politico ed economico che stiamo attraversando.

E' difficile quindi spiegarsi del perchè i giornali italiani (e a quel che mi dicono anche le tv) parlando (con titoloni) di scontri a Madrid fra "Papa Boys" e "Indignados", quasi si fossero presi a mazzate.


La realtà è che lo scontro (se così vogliamo chiamarlo) è stato verbale, come avviene ogni domenica negli stadi fra tifoserie di due squadre (anzi, qui anche meno).

Scontri ci sono stati fra gli "anti-papa" e la polizia ma l'entità non è così grave come descritta qui in Italia (vedi El Pais).

Siccome le notizie non mancano, non vorrei mai che si enfatizzassero gli avvenimenti esteri per mostrare un'immagine del mondo "non-Italia" peggiore alla "Mal comune mezzo gaudio" per intenderci. E non sarebbe la prima volta (vedi qui o qui).

Ecco i soldi per i contributi della casta dell'editoria





E' uscito il rapporto (dell'anno 2009) sui contributi per l'editoria pagati dal governo (e quindi da noi) a stampa, enti tv e radiofoniche. Ne avevo già parlato anni fa esprimendo anche una mia opinione. Ovviamente essa non è cambiata, anzi, semmai si è rafforzata

Spulciando un po' questo scandalo è curioso vedere quanto prendono giornali e radio che penso la maggior parte di voi non ha mai sentito parlare. Cito solo alcuni esempi che mi hanno colpito.

Perchè io (e voi) con le mie (vostre) tasse dobbiamo (dovete) finanziare (all'anno):

  • Con € 413.587,66 Il Giornale di Calabria? Io sono piemontese
  • Con € 1.215.208,34 il Nuovo Corriere Bari Sera? Io sono di Novara
  • Con € 1.440.687,78 la Voce di Mantova? vedi sopra
  • Con € 938.811,65 il Romanista? Non vi bastava avere in onda 10 mesi du 12 I Cesaroni?
  • Con € 722.670,85 la Gazzetta di Caserta?
  • Con € 1.479.800,78 il Corriere di Como?
  • Con € 2.530.638,81 (x2) il Giornale Nuovo della Toscana e il Nuovo Corriere di Firenze? A quelle cifre potevate tenervi quelli vecchi...o almeno comprarvi un usato.
  • Con € 2.530.638,81 la Voce di Romagna? Mia mamma Romagnola non sapeva della sua esistenza.
  • Con € 1.446.079,32 il Corriere Canadese? Vivo in Italia io.
  • Con rispettivamente € 866.571,63, € 1.568.996,06, € 1.897.979,11 e € 1.032.913,79 il
  • DIE NEUE SUDTIROLER TAGESZEITUNG, DOLOMITEN, PRIMORSKI DNEVNI (x2, non so perchè questo ne abbia due)? Che se li paghino loro scusa.
  • Con € 506.660,00 Trenta Giorni nella Chiesa e nel Mondo? Con sto caldo me ne vado al mare, cosa me ne frega delle Chiesa.
  • Con € 506.660,00 Motocross? Io ho uno Scooter e semmai lo cambiassi prendo l'Harley.
  • Con € 277.769,62 Chitarre? Mica suono.
  • Con € 8.125,80 Il Cittadino Oleggese? Pagatevelo voi di Oleggio.
  • Con € 9.252,20 L' Eco di Galliate? vedi sopra.
Ce ne sono tantissimi altri. Se volete ridere/piangere guardateveli sul sito.

Ci sono poi i giornali politici e di partito (perchè non se li pagano loro?) come:
  • LIBERAZIONE GIORNALE COMUNISTA € 3.340.443,23 (alla faccia dei lavoratori)
  • PADANIA (LA) € 3.896.339,15
  • UNITA’ (L') € 6.377.209,80
  • ZUKUNFT IN SUDTIROL€ 603.675,88 (ma cos'è???)
  • RINASCITA DELLA SINISTRA (LA) € 886.615,25 (quando mai rinascerà con dei politici così?)
  • FOGLIO (IL) € 3.441.668,78 (suvvia di fatto è politico)



Non possono mancare poi i soldi dati ai giornali religiosi (vi pago già l'8xmille, senza contare tutti i soldi che già lo Stato vi da o non vi fa pagare, non vi basta?), come:
  • AVVENIRE€ 5.871.082,04
  • FAMIGLIA CRISTIANA € 312.000,00
  • ECO DI S. GABRIELE € 66.000,00
  • CIVILTA’ CATTOLICA (LA) € 55.200,00
  • GIORNALE DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE € 53.931,60
  • JESUS € 71.464,80
  • LAMPADE VIVENTI NELLA CHIESA € 6.000,00 (eh?)
  • MESSAGGERO DI S. ANTONIO € 66.000,00 (andrà a benzina)
  • MESSAGGIO DEL CUORE DI GESU’ (IL) € 18.330,00 (ma Gesù predicava gratis..)
  • TI SALUTO FRATELLO € 53.440,00 (ma può anche non salutarmi mica m'offendo)
  • VITA CATTOLICA (LA) (Cremona) € 43.740,00
  • VITA CATTOLICA (LA) (Udine) € 141.080,00 (si vede che a Udine costa di più)


Vi sono poi finanziamenti per le emittenti tv di partiti politici:

  • Red € 3.494.140,80
  • Libera € 2.121.639,85
Infine i contributi alle emittenti radiofoniche:

  • Organi di partito politico: totale € 10.761.257,81
  • Emittenti in lingua tedesca (manco lo parlo il tedesco): € 1.510.867,37 (tra cui anche Radio Maria, € 263.888,70, la cifra più alta).

E poi, al posto di tagliare la spesa, aumentano le tasse..


mercoledì 17 agosto 2011

Quali saranno gli effetti reali di un'amnistia?



Di indulto ed amnistia ho già parlato più volte qui, qui e qui nei quali potrete trovare gli effetti reali sulle carceri (in sentesi: nessuno, il numero di carcerati nel giro di qualche mese torna uguale, vedi grafico).

L'indulto del 2006 però non fu soltanto inutile per lo scopo prefissato, ma molto dannoso per la società.

Si legge infatti:

INDULTO: VIMINALE, AUMENTATI FURTI E RAPINE DOPO MISURA

(ANSA) - ROMA, 9 MAG - Dopo l'indulto c'e' stato un aumento dei reati predatori, come furti e rapine, quelli che 'piu' negativamente condizionano la percezione di sicurezza dei cittadini'. Lo rileva la relazione del Dipartimento di Pubblica sicurezza trasmessa alla commissione Affari Costituzionali della Camera. Il dato, nota il Viminale, e' reso piu' evidente dal fatto che fino al luglio 2006 (quando e' scattato l'indulto) questi reati erano in flessione rispetto al'anno precedente. In particolare, tra gennaio e luglio 2006 si e' registrata, rispetto allo stesso periodo del 2005, la diminuzione di 1.048 rapine e di 23.323 furti; invece, nel periodo agosto-settembre 2006 si e' assistito, rispetto allo stesso periodo del 2005, ad un incremento di 1.952 rapine e di 28.830 furti.
E dopo l'indulto anche le forze dell'ordine sono state piu' impegnate: c'e' stato infatti un significativo incremento dei soggetti nuovamente arrestati dopo la scarcerazione: 557 fino al 14 settembre, 1.033 fino al 16 ottobre e 1.597 fino al 9 novembre scorso (corrispondente al 6,5% del totale dei beneficiati del provvedimento). (ANSA).


Questo trend è visibile anche dal grafico (rielaborazione di dati Eurostat e del bilancio del contrasto alla criminalità fatta su nfa):


Altre fonti potrete trovarle qui, qui e qui (di RadioRadicale).

Mi sembra evidente che amnistia ed indulto siano non solo inutili ma dannosi alla società. Considerata poi la crisi in atto, la disoccupazione e la difficoltà di lavorare, prevedo che nel caso di un provvedimento del genere, i crimini aumenteranno di molto.
A tutto ciò poi dobbiamo tenere in conto i costi derivanti dai reati (essendo dei "danni", costano pure loro e molto).

La storia quindi si ripeterà: più crimini, più disagi e alla fine le carceri saranno affollate quanto prima. Vediamo questa volta di imparare qualche cosa da essa.

Spider chi?




Il fenomeno estivo di SpiderTruman sembra essersi ridimensionato e di molto (ma va?). Se è vero che scrive quasi quotidianamente sul suo blog ed esso è molto visitato (guardando i commenti almeno), i post scritti sono ben lontani dai segreti che prometteva, sbandierandolo a destra e a sinistra, di rivelare.

Sono post che si possono trovare in un qualsiasi blog di cronaca/opinione, interessanti sia ben chiaro, però che poco hanno a che vedere con lo scopo prefissato.

Di nomi, ovvamente, manco l'ombra, nonostante le numerose richieste con allegati i motivi per il quale sarebbe utile renderli pubblici (la fan page è ancora attiva).

Per fortuna la gente sta passando oltre (anche grazie alle ferie), interessandosi di vicende ben più preoccupanti e reali.


Staremo a vedere. Chissà che in autunno, appena prima di andarsene, non ci regali un post con tutti i nomi (e le prove ovviamente). Se così non sarà, ST rimarrà solamente un'altra fregatura/bluff apparsa su internet. Gli USa hanno John Titor, noi questo. Pure nelle fregature ci battono.


martedì 16 agosto 2011

Problema carceri: vi ponete le domande sbagliate




Torna di moda, come oramai quasi ogni anno, la questione carceri. I detenuti sono troppi, quindi bisogna trovare delle soluzioni a questo problema che da molto tempo ci portiamo dietro.

I Radicali sono in questi giorni i più attivi, chiedendo a gran voce l'intervento del Parlamento per affrontare la situazione, sempre più grave.

Sebbene la lotta di Pannella, Bonino e company sia giustissima (ricordo che già una volte la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia per "trattamenti inumani e degradanti", con risarcimento danni a carico), la loro soluzione è completamente sbagliata. L'amnistia proposta è una follia, inutile e dannose. Ho già detto il perchè quindi non ripeterò il tutto (che trovate qui, fate recapitare a Pannella o a chi per esso l'articolo).

La domanda da porsi non è quale sia la soluzione per le carceri ma, perchè c'è così tanta gente dentro!

Guardiamo alcuni dati (fonte: ristretti.it)

Il numero di detenuti al 31 luglio 2011 risulta essere di 66.942 (quindi circa lo 0.1% della popolazione). Di questi, i condannati definitivi sono 37.650, mentre gli imputati sono 27.572. Ben 13.472 degli imputati sono in attesa di primo giudizio. Questo vuol dire che il 41.19% dei detenuti è imputato e il 20.12% è in attesa di primo giudizio.


Con un sistema giuridico più efficiente (in Italia siamo messi malissimo da questo punto di vista) molti di questi detenuti sarebbero condannati (o assolti) più velocemente, quindi ci metterebbero meno tempo a scontare la (eventuale) pena.

Altro date preoccupante è il numero di condannati con precedenti penali: il 62% del totale nell' anno 2003, 5 su 10 nel 2010 (però sono dati riportati).

Questo vuol dire che la rieducazione e riqualificazione teorica che si dovrebbe ricevere in carcere non ha dato e continua a non dare frutti (e una speranza per chi poi, una volta scontata la pena, dovrà ricominciare a vivere nella società). Tutto questo comporta a un ritorno in carcere di gente che non ci dovrebbe essere (non a livelli così alti almeno).

A questo poi (aggiungo io) bisogna unire un'educazione solida al fine di prevenire il compimento di reati, diretta ed indiretta. Il primi due passi sarebbero quello di garantire la certezza della pena (se sbagli paghi, salato pure) a tutti i livelli (ricchi e poveri) e quello di cacciare via tutti quei politici condannati, pregiudicati, immorali che ci governano da anni (e che sono i PRIMI a dover dare l'esempio).

Queste sono le cose da fare che garantirebbero cambiamenti strutturali (in meglio), a costo zero migliorando non solo la vita nelle carceri ma dell'intera società. Altro che amnistie o indulti...

lunedì 15 agosto 2011

Non solo l'Italia è affetta da politici improbabili





Oggi è Ferragosto ed essendo un giorno di festa non voglio rovinarlo con notizie riguardanti l'Italia. Se è vero che non bisogna godere delle disgrazie altrui, sapere che non siamo gli unici al mondo dovrebbe almeno tirarci su un po' il morale. Parliamo di politici, ma non dei nostri questa volta, ma quelli esteri, in particolare due: uno è candidato alla presidenza francese, l'altro a quella USA.


Il primo è il deputato gollista Nicolas Dupont-Aignan, leader del movimento gollista "Debout la Republique" e candidato alla presidenza nel 2012. Sul suo blog, in un post titolato "La fin de la dèmocratie" (la traduzione dell'intero documento è disponibile qui)scrive:

"Car, bien sûr, si l’Italie en est là, comme l’Espagne ou la Grèce, c’est parce qu’elle est victime de la politique de l’euro cher, imposée par le dogmatisme de Monsieur TRICHET"

"Considerato, inoltre, che se l'Italia è lì, come la Spagna e la Grecia, è perché essa è vittima della politica dell'Euro ipervalutato imposto dal dogmatismo del signor Trichet"

No Monsieur Dupont, l'Italia (come gli altri del resto) è lì a causa di politici incompetenti, immorali (e mi fermo qui). Trichet avrà le sue colpe, ma i problemi del nostro paese sono ben altri e qui tutti sappiamo quali essi siano (la invito a leggere un po' questo blog).
Sul resto del contenuto, degno del peggior Alfano (vedi discorso alla Camera) non mi esprimo.




Il secondo è il governatore del Texas (che si vuole candidare per la presidenza USA) , Rick Perry, il quale, a causa della lunga siccità nel suo stato, tre giorni di preghiera a Dio per farla cessare (Now, therefore, I, Rick Perry, Governor of Texas, under the authority vested in me by the Constitution and Statutes of the State of Texas, do hereby proclaim the three-day period from Friday, April 22, 2011, to Sunday, April 24, 2011, as Days of Prayer for Rain in the State of Texas.”) a cui ha aggiunto "Credo che sia ora di affidare semplicemente la cosa a Dio, e dire 'Dio, devi sistemarla tu questa cosa" (“I think it’s time for us to just hand it over to God, and say, ‘God: You’re going to have to fix this’”). Peccato però che a Dio non sembra fregar molto delle preghiere del buon Rick (In the four months since Perry’s request for divine intervention, his state has taken a dramatic turn for the worse. Nearly all of Texas is now in “extreme or exceptional” drought, as classified by federal meteorologists, the worst in Texas history) (citazioni dal NYTimes).

Essendo lui ed evidentemente i suoi elettori così religiosi, non vedo il perchè, se nemmeno Dio lo ascolta, gli elettori stessi dovrebbero ascoltarlo e votarlo alle prossime elezioni.


Non siamo soli quindi, la differenza è che questi sono casi piuttosto isolati, al contrario invece dei nostri, in cui casi isolati sono i buoni/ottimi politicanti.

BUON FERRAGOSTO A TUTTI!


sabato 13 agosto 2011

Ore di lavoro settimanali negli enti locali in Europa


L'Eurofound ha analizzato e riportato i dati riguardanti l"Average collectively agreed normal weekly hours in local government, 2010" (Media contratto collettivo del normale orario settimanale negli enti locali) per quanto riguarda i paesi dell'UE. E' interessante notare come le ore di lavoro negli Enti Locali in Italia siano fra le più basse, al di sotto della media degli EU15 e soprattutto EU27.

(fonte, figura 4)

Se proprio vogliamo alzare le ore di lavoro, Ministro Tremonti, alziamo queste. E se non è possibile in quanto non avrebbero nulla da fare, forse sarebbe ora di iniziare a tagliare un po' di spesa, proprio partendo da qui, adeguando le ore dei rimanenti alla media europea, non le pare?.


venerdì 12 agosto 2011

L'aumento della produttività secondo Tremonti








«Accorpare sulla domenica le festività, ferme quelle religiose che sono oggetto di trattato, può essere un modo tipicamente europeo per aumentare la produttività»


Strano, ma io pensavo che l'aumento di produttività (cito da Wikipedia) "può essere visto genericamente come un risparmio di input in termini fisici, sia esso dovuto a progresso tecnico, miglioramento dell’efficienza produttiva ricollegabile ad economie di scala, riduzione della capacità produttiva inutilizzata o ad altro", e non quindi un maggior numero di ore di lavoro. Perchè sennò non aumentare anche le ore lavorative giornaliere già che ci siamo?


La produttività si aumenta in ben altri modi: riducendo la burocrazia ad esempio (vi saranno meno lavoratori addetti ad essa e più addetti alla produzione ad esempio), investendo in R&S, sfornando (e tenedoli qui nelle nostre imprese) laureati altamento qualificati etc etc.


mercoledì 10 agosto 2011

Cordata per salvare l'(Al)Italia









Se l'Italia ha bisogno, noi ci siamo. Siamo imprenditori, professionisti, manager, comuni cittadini. No, non ci stiamo a che l'Italia sia ridotta sul lastrico. Siamo un paese forte, ricco, con un debito pubblico altissimo, ma con un debito consolidato pubblico-privati nettamente più basso della Gran Bretagna, più basso della Germania, pari a quello della Francia. Le nostre industrie, le nostre banche, sono solide. La ricchezza liquida del paese è più di 10 volte (oltre 3.000 miliardi di euro) l'ammontare dei titoli che ogni anno lo Stato italiano deve emette per rinnovare quelli in scadenza. Il 50 per cento del debito pubblico è in mano a noi italiani. Se all'Italia serve, se dovesse servire il nostro aiuto per le emissioni, noi ci siamo.
E via con i nomi che ometto.

L'ultima cordata, quelli per Alitalia, sappiamo tutti come è andata (ci pentiamo ancora oggi). Questa forse è fin peggiore.


Patriottismo si potrebbe chiamare. Ma i patrioti, quelli veri, avrebbero chiesto e proposto ben altro rispetto a questo (che è una stupidata).
Avrebbero chiesto, ad esempio, già nel 2008 cambiamenti radicali nella politica di governo, nel 2009 le liberalizzazioni per rilanciare l'economia, nel 2010 avrebbero protestato per l'incompetenza di Premier e Ministro dell'Economia che andavano in giro a dire cose del tipo "La crisi è psicologica", "la crisi è finita, anzi, non è mai esistita", nel 2011 avrebbero ferocemente criticato la manovra tremontiana.

Se questi, viste le posizioni che occupano, sono i più bravi....


martedì 9 agosto 2011

Perchè abolire gli ordini professionali in favore di una loro liberalizzazione?








Il tema ordini professionali tiene banco da moltissimo tempo nel nostro paese. Numerose notizie le potete trovare su Wikipedia che mette a disposizione una voce abbastanza completa sul tema.

Sul web trovate invece moltissimi articoli in cui discutono (e dimostrano) la necessità dell'abolizione degli ordini professionali in favore di una liberalizzazione degli stessi (vedi ad esempio qui qui qui).


Facendo un sunto del tutto, possiamo dire che gli ordini, di qualunque tipo (avvocati, notai, medici, giornalisti) sono mirati a, de facto, mantenere una casta di privilegiati che non vuole vedersi privati tutti i vantaggi (monopolio dell'ordine, tariffe minime, obbligo di iscrizione) che annullano la libera concorrenza nascondendo le reali capacità degli iscritti, rendono legali i tirocini schiavisti (e obbligatori) dal professionista, vietano una qualsivoglia altra associazione fra professionisti della stessa specie (l'albo è uno e uno soltanto) e ultimo ma non ultimo, contengono l'offerta.

L'ultimo punto è fondamentale: l'obbligo di iscrizione all'albo (con esame, tirocinio, tariffe etc) preclude l'ingresso di giovani neo laureati me anche di dipendenti over 30-40-50 che, per un qualche motivo sono rimasti disoccupati, non possono esercitare la loro professione da professionisti autonomi.

La mia (e non solo mia) proposta è quella di abolire gli ordini vigenti sostituendoli con associazioni professionali (distinte per ciascuna professione) libere (NON una e una soltanto in regime di monopolio) e senza l'obbligo di iscrizione.

Sarà poi il mercato a decidere e a stabilire chi sarà più meritevole e chi no, a quali prezzi fornire le prestazioni (in base alla qualità del professionista magari) e chi forse sarebbe meglio cambiasse mestiere.

Il decreto Bersani del 2006 è stato un passo (piccolo) verso la giusta direzione. Gli ultimi fatti avvenuti in questo governo pseudo liberale invece hanno spento le poche speranze di liberalizzazioni.

PS: vi consiglio di leggere questo paper di Blanchard-Giavazzi che parla proprio dei benefici di una deregolamentazione del mercato.


lunedì 8 agosto 2011

"La Fattoria degli Animali" made in Italy



"The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again; but already it was impossible to say which was which."




"Animal Farm" è una grande successo di George Orwell che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero leggere. Il libro rappresenta ciò che era l'Unione Sovietica ai tempi di Stalin prima della Seconda Guerra Mondiale.

Ma che c'entra allora con oggi? Lo spiego subito.

Ciò che mi interessa del libro è che mostra come dopo la rivoluzione, pian piano i nuovi governanti siano uguali ai vecchi cattivi e sfruttatori se non peggio. L'Italia ha vissuto una situazione simile a quella circa 15-20 anni fa.

Ricordate Tangentopoli? Essa segnò la fine della Prima Repubblica, la cacciata di molti politici e l'avvento di quello che avrebbe dovuto capovolgere le sorti di un paese sull'orlo del fallimento promettendo libertà e ricchezza a tutti i cittadini italiani. Sì, sto parlando di Silvio Berlusconi.


Dopo poco meno di 20 anni, siamo in una situazione simile: politici indagati (non ultimo il Ministro dell'Economia Tremonti) per tangenti/affitti/escort/mafia, un paese in crisi nera sull'orlo del default e aria di cambiamento nell'aria sempre più forte (almeno si spera!).

Ciò che è successo è molto semplice: il risultato post 92 e tangentopoli fu la cacciata dei politici ed ex governati (Craxi) e la salita di Berlusconi. In "Animal Farm", gli umani furono cacciati e al potere salirono i maiali che, nel giro di poco, si comportano ancora peggio, proprio come sta succedendo oggi.

La mia paura è che, finito il commissariamento in atto, dopo la fine del Berlusconismo (anche qui, spero visto il palese fallimento), non subentri qualcuno ancora peggio di lui e di quelli precedenti. Sembrerà assurdo, ma, mi spiace dirlo, siamo pur sempre in Italia.




Ora non si dia il merito a Berlusconi

BTp: spread con Bund si riduce ulteriormente a 290 punti base

Roma, 08 ago - Continua a calare con decisione lo spread tra BTp decennali e Bund tedeschi, attualmente, segnalano dalla sala operativa di Mps Capital Services, su quota 290 punti base, in ribasso di oltre 70 p.b. rispetto all'apertura e ben lontano dai livelli record della scorsa settimana. Il differenziale attuale si traduce in un rendimento del 5,35% per il decennale italiano, un punto percentuale pieno sotto i massimi raggiunti la settimana scorsa. Su questo calo vistoso pesa la decisione della Bce di intervenire sul mercato secondario delle obbligazioni: una mossa che sembra sia gia' riuscita a infondere tranquillita' ai mercati e ad abbassare la volatilita'. Il trend in forte ribasso dello spread tra BTp e Bund conferma le previsioni degli esperti a seguito della decisione della Bce.


Ora non si dia il merito a Berlusconi (che ha fallito in toto come ho ricordato ieri), Tremonti o altri della stessa specie. Ciò è avvenuto grazie 1) agli acquisti della BCE e 2) al (de facto) commissariamento in atto.


domenica 7 agosto 2011

Patrimoniale come fallimento del Berlusconismo



In questi giorni di crisi nera si fa sempre più attuale fra chi ci governa l'idea forse più estrema fra quelle disponibili: la patrimoniale.

In generale, una patrimoniale è una tassa (di qualunque tipo) calcolata NON sul reddito, ma sul patrimonio del contribuente. Esempi di patrimoniali sono l'Ici, l'impôt de solidarité sur la fortune (in Francia), la tassa di successione e il prelievo forzato di Amato nel 1992 sui c/c.

I sospetti di una patrimoniale arrivano dai continui richiami alla ricchezza dei cittadini italiani fatta da Berlusconi (ultimo alla Camera), dalla manovra di Tremonti (in parte è una mini patrimoniale) soprattutto nella diminuzione della aliquote sui c/c.

Premesso di essere assolutamente contrario a questa idea, semplicemente perchè 1) non è giusto che i cittadini privati, già super tassati e tartassati, paghino ancora e 2) questo non risolverebbe tutti i problemi strutturali e di sprechi che il nostro paese ha da decenni, essa rappresenterebbe il fallimento totale del "Berlusconismo".

Un fallimento dettato dall'incapacità di risolvere i problemi di un'Italia post Tangentopoli, sull'orlo del fallimento a causa dell'elevatissimo indebitamento (120% del PIL), sotto attacco speculativo e salvata grazie anche alla patrimoniale di Amato (uno di sinistra).


La situazione è molto simile: debito altissimo (119% del PIL), paese a rischio attacco speculativo, nel mezzo di inchieste di tangenti, affitti in nero in cui sono coinvolti uomini politici (il Ministro dell'Economia in primis).

C'è però una differenza, fondamentale: l'Italia è nell'Euro il che, con buona pace di chi rivorrebbe la Lira, fino ad ora ci ha salvati tenendo bassi i tassi di interessi (venendo a meno il pericolo di una svalutazione). Con 10 anni di governo e i tassi sul debito minimi, Berlusconi non è riuscito a mettere al sicuro i conti dell'Italia, ad abbassare il debito pubblico, ad abbassare la pressione fiscale, gli sprechi di spesa pubblica, a tenere bassi quei tassi, a rilanciare la crescita, la produttività, a risolvere il divario Nord-Sud, a far crescere a ritmi dei più ricchi paesi della UE il reddito degli italiani etc etc.

E' stato un fallimento totale che, nel caso di una patrimoniale (ma speriamo di no) al pari di Amato, sarà palese e sotto gli occhi di tutti.

sabato 6 agosto 2011

E se all'estero le pizzerie venissero vietate








Immaginate di essere Vincenzo, napoletano che emigra negli anni '60 in Germania (ma anche in USA). Lui è un pizzaiolo che, grazie ai risparmi suoi e dei genitori ha la disponibilità di aprirsi una pizzeria tutta sua. Arrivato a Berlino (NY, LA, Chicago), dopo aver chiesto licenza e tutto apre finalmente la pizzeria.

Essa è ovviamente un successone: un sacco di persone vanno e mangiano la pizza lì oppure la portano a casa (è anche d'asporto).

Qualche cosa poi cambia: cambia il partito di maggioranza che, sfruttando anche il malcontento dei concorrenti di Vincenzo venditori di Hot Dog, Würstel, ristoratori locali vari, inizia ad opporsi alla pizzeria arrivando alla fine ad emettere un'ordinanza contro le pizzerie in quanto "Non sono alimenti che fanno parte della nostra tradizione e della nostra identità".


Il nostro Vincenzo si ritrova quindi da un giorno all'altro, nonostante la clientela soddisfatta, a dover chiudere la sua attività.

Vi sembra una cosa fuori dal mondo giusto?

Bene, ora sostituite la Germania (o USA) con l'Italia, il napoletano vincenzo con il turco Umit, la pizzeria con un Kebab e il partito di maggioranza con la Lega Nord.

Questa non è più una cosa fuori dal mondo, perchè è successa ieri a Cittadella (Padova).


venerdì 5 agosto 2011

Video spiegazione molto facile sul debito pubblico













Realizzato dall'Istituto Bruno Leoni (IBL)

Effetto Berlusconi







Sul discorso di Berlusconi a Camera e Senato hanno già parlato altri, valutando i più (quasi assenti) e i meno. Io ho scelto di non esprimere il mio parere perchè, francamente, era ed è superfluo.

Purtroppo (per l'Italia) lo hanno fatto i mercati e prendere il loro giudizio come negativo vorrebbe dire mentire come non mai: il giudizio è MOLTO MA MOLTO peggio.

Titoli sotto attacco, BTP ko titola il Corriere che scrive poi "Sugli indici milanesi pesa il dato sullo spread fra Btp e il Bund tedesco, che ha sfondato quota 400 in avvio dei mercati, portandosi a 406 punti, superando il livello di quello fra il decennale tedesco e i titoli spagnoli (404,5 punti) e segnando quindi l'ennesimo record negativo".


La situazione ora è leggermente migliore (spread a 392 punti e interessi al 6.23%), sempre peggiore però a prima del discorso del premier.

Questo succede quando si va alla Camera a parlare del nulla (mentendo, come sempre).

..Aaah i cattivi mercati...

mercoledì 3 agosto 2011

Berlusconi e la crisi: storia di bugie dal 2008 ad oggi






Aka: TUTTE LE DICHIARAZIONI DEL PREMIER DAL 2008 AD OGGI SULLA NON CRISI DELL'ITALIA

Oggi il premier riferirà in aula sulla crisi economica e finanziaria che si sta abbattendo sull'Italia.

Qui un "dossier" sulle varie dichiarazioni fatte dal premier dal 2008 a stamane, giusto per non dimenticare. (Se qualcuno ne ha altre segnali nei commenti):

7 ottobre 2008: «Non consentirò attacchi speculativi sulle nostre banche e non accetterò che i cittadini italiani perdano neanche un euro dei loro depositi».

6 marzo 2009: «La crisi è pesante ma non tragica, è dannoso per l'interesse di tutti noi se i media rappresentano questa crisi come tragica».

4 maggio 2009: Adesso come vede non c’è nessuno che parla di crollo. Anche se fa sempre eccezion qualcuno che conosciamo bene”. ”Questa crisi è una crisi psicologica”

16 maggio 2009: «Sulla crisi comportamento colpevole di media e opposizione». «Situazione dipinta come irreversibile, ma il peggio è passato»

4 luglio 2009: "Ciò che doveva accadere per banche e mercati è già accaduto. Chi doveva fallire ha fallito e tutti quelli che facevano speculazione non ci sono più. Oggi non ci sembra che ci siano altre situazioni che dobbiamo temere"

6 febbraio 2010: «Nonostante la crisi, l'Italia c'è e c'è un governo che ha lavorato bene per gli italiani». «In Europa ci sono Paesi in situazioni abbastanza preoccupanti» e aggiunge che «noi invece ce la stiamo cavando meglio di tutti gli altri»


20 giugno 2010: Noi, i più ricchi d'Europa" "siamo il Paese più ricco d'Europa, un pelino sopra la Germania"

26 settembre 2010: "La crisi è alle nostre spalle, per fortuna, e l'Italia ne sta uscendo meglio degli altri in Europa"

19 marzo 2011: "Siamo realisti, da realisti diciamo che il nostro paese sente la crisi meno di altri paesi e stiamo uscendo dalla crisi non con estrema velocita' ma in maniera certa''. ''Contrariamente a quanto l'opposizione afferma siamo assolutamentre consapevoli che c'e' la crisi, che continua e che e' una crisi globale''.

10 maggio 2011: ''Abbiamo realizzato una vera e propria missione impossibile: abbiamo affrontato la crisi senza mettere mai, dico mai, le mani nelle tasche degli italiani. Per noi parlano i nostri risultati: in questi tre anni di crisi economica mondiale abbiamo fatto il meglio possibile nella peggiore contingenza possibile: abbiamo tenuto i conti pubblici in ordine, abbiamo salvato milioni di posti di lavoro, abbiamo garantito l’aiuto a tutti i cittadini che hanno perso il loro posto di lavoro, abbiamo messo così alle nostre spalle il picco della crisi meglio di altri Paesi, ottenendo la fiducia dei mercati''.



martedì 2 agosto 2011

Nessuno si fida di un paese senza governo






La situazione italiana è molto critica, talmente critica che domani il premier ha deciso di riferire in aula sulla drammatica crisi finanziari, economica e di credibilità che avvolge Eurolandia e l’Italia in primis.

Curioso il fatto che si sia aspettato così tanto, come se prima la situazione non fosse grave (ed è stato documentato qui su Rebel Ekonomist).

Il fatto è che, purtroppo, il nostro paese non ha un governo. La parola governo deriva infatti dal verbo latino "Gubernare", ovvero "Reggere il timone". Qui in Italia, nessuno regge il timone e i mercati lo hanno capito da tempo oramai.

Nelle ultime settimane si è parlato di tutto tranne che dei problemi veri del paese: ministeri vari al nord (l'ultima proposta che ho letto è di spostare il Ministero del Turismo a Rimini), processi lunghi, discussioni in aula su chi mandare in galera e chi no, casi Milanese e Verdini etc etc.

Sia ben chiaro che è giusto discutere di queste ultime cose, però è sbagliato il fatto che si sia arrivati a questo punto e che questa gente sia al governo, soprattutto in un momento delicato come questo.


Parlare d'altro in un momento così equivale a NON reggere il timone di un paese che sta per schiantarsi contro gli scogli, ovvero a NON governare. De facto, il paese è senza il timoniere, ovvero senza governo.

Il mercato (di nuovo, sempre il cattivissimo mercato) lo ha capito (interessi al 6.11% e spread al 3.69%, con punte quasi al 4%).

Sinceramente, vista anche l'incapacità dei nostri politici, il tempo di un governo tecnico direi che è quasi giunto.

Ecco come Gheddafi eliminerà Berlusconi






Tra l'altro, non è che s'è trombato una sua nipote per sbaglio (pensado fosse di Mubarak..)?

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