mercoledì 25 novembre 2009

Io sono favorevole alla eliminazione della pausa pranzo


Io sono favorevole alla eliminazione della pausa pranzo, come suggerito da Rotondi, infatti la ritengo inutile e dannosa per la persona e per lo stato.

Perchè perdere mezz'ora se non di più per mangiare, quando invece si può lavorare? Riflettiamoci: abbiamo la possibilità di avere un bonus di 30 minuti (perchè, se rinuncio a 30 minuti di pausa, questi poi devono essere tolti da un'altra parte) da gestire come voglio io. Posso entrare dopo, oppure uscire prima, a mia scelta.

La parte più interessante arriva ora: uno non può non mangiare, e quindi dovrà per forza mangiare lavorando, cosa possibilissima, soprattutto per i lavori in cui si ha un tavolo a disposizione. In pratica quindi, si farà una pausa pranzo al lavoro, un po' come quando si faceva merenda mentre si studiava, con il vantaggio di entrare dopo oppure uscire prima.


Hai un vantaggio, in più freghi legalmente anche lo Stato e l'idea di un politico...cosa si vuole di più?


lunedì 23 novembre 2009

Berlusconi forse è finito, ma non per colpa della sinistra

Il Pdl è in crisi, fatica a stare assieme, e Berlusconi rischia veramente il tracollo. Può riprendersi, questo è probabile, ma mai come ora il Pdl (e prima Forza Italia con AN e lega) è stato cosìdiviso. Fosse per Fini, che oramai è in guerra aperta con tutti e da un bel po', ma ora ci si mette anche Brunetta, e Scajola, e la Lega e Tremonti..insomma, ricorda molto il vecchio Governo prodi.
In tutto questo la sinistra centra poco o niente, anzi, sta facendo di tutto per non far crollare il governo. La colpa di chi è? Di tutti, e questo mostra come se il pastore è in crisi (Berlusconi), gli altri sono delle pecorelle smarrite. Berlusconi non aiuta di certo, cercando di fare leggi che avvallano solamente l'idea che questo uomo, senza la politica, sarebbe già in galera, come molti sostengono (forse gli altri fanno di tutto per non sostenerlo). Questo non so se sia vero, ma sto iniziando pian pian a pensarlo pure io.

Berlusconi, è ora di mettere in atto, come qualcuno ha scritto in un commento, le promesse elettorali, e non di fare sempre i propri comodi tanto, se come dice è innocente in tutto, può andare tranquillo ai processi senza leggi ad personam.

sabato 21 novembre 2009

La sabbia Saudita che fa delirare Berlusconi


Le ultime dichiarazioni di Berlusconi apparse sul Corriere sono la prova del fatto che qualche cosa lì dentro si è rotto. Andiamo ad analizzarle:

Qualche volta manchiamo al voto ma solo perchè non siamo professionisti della politica e funzionari di partito come quelli della sinistra. Siamo gente che lavora
Non ho capito a cosa si riferisse ma spero non al voto in parlamento, perchè se così fosse vorrei ricordare al Premier che il lavoro dei parlamentari e dei deputati è votare. Mancare al voto significa non lavorare.


«Prima del mio avvento in politica gli elettori votavano senza conoscere il programma, gli alleati e il nome del premier. Noi abbiamo fatto l’opposto, abbiamo portato una nuova moralità in politica che è non solo non rubare, ci mancherebbe altro, ma mantenere le promesse fatte agli elettori»

ahahahahhahahahahahahaha
Due cose: primo, il premier ancora oggi non è eletto direttamente dal popolo, in più prima i programmi si conoscevano come ora, è la gente che semmai non li legge; secondo, non so cosa intenda per moralità, ma avere un premier che ha corrotto un giudice per indurlo a testimoniare il falso, che ha fatto festini privati a Villa Certosa con modelle mezze nude (e chissà cos'altro) mentre era sposato con figli, che ha un'azienda condannata a risarcire 750 milioni di euro e per "vendetta" manda in onda un servizio sul giudice che l'ha giudicata.


Queste sono dichiarazioni abbastanza "deliranti" da parte di Berlusconi, o comunque sia molto strane, figlie forse di una situazione non più tranquilla. Sinceramente vedo male Berlusconi e il futuro, se la situazione e lui in primis non cambiano, non sarà roseo per lui.
E' giunto il momento di tenersi stretti i Maroni (in tutti i sensi)



Ma questa crisi, questa recissione....è finita oppure no???? E' reale il rischio di una nuova crisi dei mutui?

Mentre qui il governo italiano continua a dire da mesi oramai che il peggio è passato e che ci aspetta una grande ripresa, dalle altri parti del mondo si cerca di essere il più cauti possibile.

Il presidente degli Usa Barack Obama, alla fine, ha ammesso quello che diversi economisti, spesso fuori dall'ufficialità, dicono da tempo: esiste il rischio di una ricaduta in recessione. O se si vuole, in maniera più politically corret: la ripresa potrebbe assumere le sembianze di una«W».


La ripresa c'è, è innegabile, il problema è che è "dopata" dai finanziamenti pubblici...la vera ripresa potrà dirsi arrivata solo quando ci sarà una crescita anche senza i finanziamenti pubblici.

Altro grave problema è il debito, che se per l'america è ancora sotto il Pil, la stessa cosa non si può dire per l'Italia, che anzi lo sta facendo crescere, mentre il Pil diminuisce drasticamente. il rischio è quello del fallimento totale.

Per quanto riguarda poi gli USA, ma un po' tutte le economia, il fattore più importante in gioco è forse il tasso di disoccupazione: 10,2% in ottobre, un dato molto preoccupante.
Disoccupazione alta vuol dire meno salari, meno salari uguale meno consumi (oltre ai problemi etici-sociale), oltre al fatto di non poter pagare i mutui, che ricordo è forse la causa principale che ha scatenato tutta la crisi che molto lentamente stiamo superando.

Il periodo natalizio sarà il banco di prova per i consumi, e quindi per una possibile ripresa anche senza gli aiuti statali.

Per concludere, cito solamente il problema del Credit Crunch, ovvero del fatto che le banche abbiano "chiuso il rubinetto" del credito verso le aziende, il che sta portando al fallimento di piccole e medie imprese, con conseguenze sulla disoccupazione e di tutto ciò che essa porterebbe.

La crisi è finita, la ripresa sta iniziando, ma si porta dietro il rischio di una nuova crisi: bisogna impedirlo.

mercoledì 18 novembre 2009

Perchè il processo breve in Italia è un suicidio della giustizia

Di questo argomento non ho parlato e lo accenno solamente qui, in quanto non essendo un avvocato non mi sento di sparare sentenze (scusate il gioco di parole). Questo è solo un mio piccolo e semplice pensiero su tutta una questione che sicuramente è tutto tranne che semplice.

Io non sono a favore del processo breve per un semplice motivo: sarebbe un suicidio per la giustizia. I tempi in Italia di un processo sono molto lunghi, e questa non mi sembra una soluzione corretta, in quanto il rischio è quello di non completarne nemmeno uno. In pratica: i processi sono lunghi, allora annulliamone un bel po', almeno così riusciamo a completare i pochi che rimarranno.

La giustizia in Italia fa abbastanza pena, questo non mi sembra il modo logico di risolvere la situazione...anzi..

giovedì 12 novembre 2009

E' l'informazione che fa schifo oppure siamo noi il problema?


Alcune persone si lamentano delle notizie che ci vengono fornite dalle televisioni, giornali e telegiornali, dai programmi idioti che vengono trasmessi e dai giornalisti.
Hanno ragione, senza alcun dubbio: la nostra televisione fa schifo, piena di programmi inutili che si spacciano per scientifici (Voyager e Mistero in primis) , quando in realtà ci riempiono di teorie strampalate senza alcuna base scientifica oppure palesemente falsificate (già state dimostrate su internet), facendo parlare, al posto di esperti, veri e propri truffatori e bugiardi in cerca di fama e pubblicità; abbiamo poi i programmi per i giovani, come..."Uomini e Donne"....anche se sarebbe meglio chiamarlo "Babbuini e Vacche", in cui viene mostrato anche un lato se vogliamo "psicologico" del come un uomo debba conquistare una ragazza moderna; si potrebbe poi analizzare i telegiornali, come Studio Aperto, che più che un telegiornale si potrebbe definire un "Telegossip", in cui, al posto di fornire notizie su chiusure di aziende, notizie tecnologiche realmente utili (Kindle) ci fanno l'elenco delle donne di Corona e dei suoi problemi con la giustizia (sinceremente..me ne sbatto altamente).

Dopo avere elencato alcuni dei tanti programmi, pongo però un quesito: le reti televisive sono aziende, che forniscono un servizio per raggiungere un solo scopo, ovvero il profitto. Il profitto deriva dalla pubblicità, che finanzia la rete televisiva in base allo "share", ovvero, a quante persone guardano quel determinato programma, film etc etc. I programmi vengono scelti in base a due criteri: costo di produzione ed esigenze della gente (soprattutto il secondo). mettendo da parte la prima, ed analizzando la seconda, la mia domanda è "Secondo voi, perchè noi ci ritroviamo queste schifezze di programmi e queste inutili e frivole notizie in vece di programmi seri e notizie veramente importanti?"

Ma bravi! Perchè...siamo noi, anzi la maggior parte di voi (visto che la mia televisione è quasi sempre spenta) che hanno voluto questi programmi e queste notizie! Le reti televisive, come aziende, forniscono solamente quello che la gente vuole!
Se per esempio fra una puntata del Grande Fratello 10 e un programma che parla, in stile Discovery Channel, delle nuove tecnologie rinnovabili, oppure di un programma che discute i problemi delle aziende italiane, secondo voi, quale dei due avrebbe più ascolti??
Oppure ancora, un programma tipo Mistero, in cui si parla di pseudo alieni-lepri squartate, e uno in cui si parla di una nuova specie scoperta di dinosauri o di una nuova scoperta astronomica...quale dei due avrebbe più ascolti?
Oppure un programma in stil Verissimo che parla di gossip e uno in cui si parla dei problemi della Birmania e di alcune zone di guerra in africa?

In tutti i casi la risposta è sempre la prima, perchè la gente vuole quello. La gente vuole sapere chi sia il nuovo fidanzato di Belen e non di come stanno le popolazioni Birmane trucidate dalla guerra!

Per concludere (ho fatto esempi molto estremi per far capire meglio la cosa), siamo anche noi a scegliere quali programmi avere e quali notizie avere. Non diamo la colpa sempre e solo a giornali e giornalisti, ma guardiamo un po' anche in casa nostra: siamo noi quelli che possiamo cambiare le cose, le reti e i giornali si adegueranno di conseguenza, perchè sono aziende, e le aziende vivono grazie al consumatore, ovvero grazie a noi.

mercoledì 11 novembre 2009

Immunità sì, impunità no


Tiene banco in questi giorni la questione dell'immunità parlamentare che è stata proposta.
L'immunità parlamentare è citata nella Costituzione all'articolo 68 che recita:

I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.

Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza.

Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazione, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.

E' stata poi revocata nel 1993 in seguito allo scandalo di Tangentopoli.

Sinceramente l'immunità parlamentare deve essere un diritto del parlamentare, in quanto per poter svolgere il proprio lavoro a favore dei cittadini deve poter essere libero di parlare, accusare e far politica liberamente, senza doverne poi rispondere in tribunale. Se si vuole che i parlamentari parlino, l'immunità serve, sennò che li scelgano muti, almeno così sicuramente non parlano.

Quindi sì all'immunità, ma entro certi limiti: questa immunità non deve diventare "impunità".
Il parlamentare deve essere immune mentre svolge il proprio lavoro di parlamentare e basta! Non è che se esce di sera con la famiglia, e prende una multa, egli può invocare la sua immunità! Bisogna porre dei limiti ben chiari e netti e allora, solamente a queste condizioni, l'immunità potrà essere adottata. Distinguere il privato cittadino dal pubblico parlamentare.


martedì 10 novembre 2009

L'incredibile ipocrisia del crocifisso nelle scuole


In seguito ad una decisione della Corte Europea in quanto
"La presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche è "una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni"

si è scatenata una vera e propria "guerra" contro questa decisione e a favore del crocifisso appeso nelle aule scolastiche. Una guerra più per difendere la nostra identità che per difendere il simbolo religioso.

Sorvolando per un attimo la correttezza o meno di questa sentenza, vorrei solamente sottolineare un fatto che mi ha fatto arrabbiare parecchio: molti si sono sentiti indignati di fronte alla sentenza e si stanno battendo per difendere il crocifisso, ed è una cosa giustissima per chi crede nel valore di questo simbolo. Il problema è che però la maggior parte di questi "Molti" che difendono a spada tratta il crocifisso, fino a qualche giorno fa non se ne sono mai preoccupati! In quanti di questi pregano? In quanti vanno in chiesa? In quanti bestemmiano? In quanti hanno vissuto come se il crocifisso con tutto quello che ne consegue non esistesse?

Qui si è dato il via all'ipocrisia di tantissime persone che difendono un simbolo, senza averlo mai considerato e senza mai avere considerato quello che questo simbolo significhi.

Questa è la cosa che fra tutto mi ha fatto arrabbiare molto. Difendi il crocifisso? Benissimo, solo però se cerchi di rispettarlo.

sabato 7 novembre 2009

Re magio Marchionne chiede soldi allo stato...ancora? E poi..le auto Fiat sono vendute sottocosto in Italia? Ma quando mai?? Dove?? Come?? Perchè??

Apro il sito del Corriere prima e poi anche del Sole 24 Ore per avere una conferma perchè non ci credevo..anzi, non ci potevo e volevo credere: Marchionne, amministratore delegato della Fiat, ha affermato che la Fiat vanta un credito di oltre 400 milioni di euro verso...lo Stato Italiano!!! Se fossi stato Tremonti o Berlusconi, lo avrei, molto amichevolmente e anche con molto rispetto, mandato a cagare.


«Siamo l'unica eccezione al sistema europeo. Nel 2004 eravamo disastrati e non abbiamo mai chiesto aiuto a nessuno. Non abbiamo chiesto una lira al ministro Tremonti»

Non avete mai chiesto aiuto a nessuno? Non so se voi lo abbiate mai chiesto, ma se non ci fossero stati interventi statali per rianimare la Fiat, essa sarebbe già fallita da molto tempo.


Oltre a questo poi, è uscito con altre dichiarazioni allucinanti:

«Ogni vettura in Italia la vendiamo sottocosto. Il grande aiuto ce lo stiamo dando noi»

Sottocosto??? Ma...a me non sembra, visto che a gennaio in Germania le macchine Fiat costavano la metà che in Italia.
E poi, mi scusi, ma una macchina (macchina...una scatola con un motore e 4 ruote) come la Multipla con un costo che varia fra i 21 mila e i 25 mila euro le sembra sottocosto???

Andiamo a vedere quanti soldi lo Stato ha prestato alla Fiat, e poi ne riparliamo su chi abbia il credito oppure no...

Se però lo Stato le presterà di nuovo questi soldi, almeno regali a Berlusconi una Multipla..le Escort le ha finite tutte oramai (fa cagare ok, ma a me piace).



Ma mi faccia il piacere Marchionne!!

martedì 3 novembre 2009

Ecco il perchè la democrazia non deve essere una forma di governo per uno stato giusto

Provini del Grande Fratello 10: questa è l'Italia...questi sono italiani che votano!!





Ora, mi sta bene essere stupidi, ignoranti, menefreghisti verso anche sono la parola "politica", il problema è che questi qui (e ce ne sono tantissimi come loro)..VOTANO!!! Il nostro paese, il governo del nostro paese, è nelle mani di questi essere qui!
E poi la Democrazia dovrebbe essere LA forma di governo?
Teoricamente è la più giusta, in pratica no! E questa ne è la prova! Vogliamo la democrazia? Benissimo, prima delle elezioni obbligatori dei test, sul pc, appena prima di votare: chi non supera un punteggio minimo, è fuori, non vota! Sennò aboliamo la democrazia, visto che c'è gente non in grado di votare, e io non voglio che chi mi dovrebbe guidare sia votato anche da loro (con tutto il mio massimo rispetto).
Non ti interessa nulla di nulla? Benissimo, però non voti, e soprattutto, non ti devi lamentare.
Avevo registrato un video sul tema, e ribadisco quello che ho detto: è giusta la democrazia per il nostro paese? A queste condizioni, a mio avviso, no.

Per concludere vorrei far notare una cosa: l'unico conosciuto è Berlusconi, perchè..si parla solo di lui, e uno non sapendo nulla, chi vota secondo voi?



H1N1: il governo aveva detto che la situazione era sotto controllo...o no?


Altro decesso a causa dell'influenza suina (o H1N1): siamo a 17.
Il Governo qualche mese fa aveva detto di non preoccuparsi, che la situazione era sotto completo controllo e che per l'Italia non c'era alcun pericolo.
A quanto pare si è sottovalutato il problema, perchè è vero che l'influenza suina non è grave come dicono, però è comunque a rischio pandemia, e questo non va bene, sia che sia gravissima, sia che invece lo possa diventare per alcuni gruppi di persone.

Perchè può essere pericolosa solo per alcuni gruppi di persone? Andiamo ad analizzare un attimo i decessi: l'ultimo ad esempio era "Un uomo di 37 anni, F. L., che aveva patologie pregresse e si trovava in dialisi all'ospedale di Salerno."
Ma vediamoli tutti:

4 settembre
un uomo di 51 anni di Napoli con gravi problemi cardiaci
19 settembre
una donna di 46 anni a Messina, l'unica finora di cui l'unica causa accertata di decesso è proprio il virus A
22 settembre
una donna di 57 anni di Cesena
1° ottobre
un 85enne di Prato con gravi malattie respiratorie e cardiache
21 ottobre
a Spoleto muore un uomo di 78 anni
27 ottobre
il 56enne Claudio Petrè, un medico a Napoli, deceduto a causa di una grave insufficienza respiratoria.
Una 74enne di Cernusco sul Naviglio (Milano) per polmonite batterica aggravata dal virus A da tempo in cura al Centro riabilitativo psichiatrico del Fatebenefratelli
28 ottobre
muoiono a Napoli un 65enne e a Rimini una donna di 43 anni
29 ottobre
un detenuto cinquantenne di Napoli, obeso e con gravi patologie
Inoltre sempre a Napoli muore Eugenio Campanile, medico di 72 anni. Si era sentito male nel corso di una crociera
31 ottobre
una bambina di 11 anni deceduta a Napoli, pare senza patologie pregresse
2 novembre
Serafina Buonocore, 42 anni, all'ospedale Cotugno di Napoli
Una 72enne deceduta al Carderelli di Napoli: aveva gravi patologie respiratorie
A Roma è deceduto un bambino di 10 anni con una pleuropolmonite batterica. In corso accertamenti per verificare se era affetto da virus A/H1N1 (no)
A Innsbruck è morta una bambina di Bolzano di 11 anni

Questi sono tutti i casi di decessi in Italia..solamente uno pare che sia solo a causa del virus, gli altri o sono sotto accertamenti, oppure avevano patologie (ricordo che anziani e bambini fanno parte della categoria a rischio/molto a rischio).

La malattia è quindi una normale influenza, che ha vero dei picchi molto alti, ma nulla di grave per chi sta bene!

LA MIA TESTIMONIANZA

Io l'ho avuta, sono andato dal medico di famiglia, tachipirina e alla fine antibiotico perchè alla fine avevo sempre 37°C, come TUTTI GLI ALTRI ANNI, l'unica differenza è che appunto ho avuto tre picchi: uno iniziale a 38, 3°C, uno a 39°C e uno a quasi 40°C...che con semplice ghiaccio, Tachipirina e sonno sono passati senza problemi.

Lo sbaglio del Governo è stato quello di averla sottovalutata, e forse anche ignorata: vero che è influenza normale, ma è comunque sia una nuova forma, pericolosa per alcuni soggetti..non doveva essere sottovalutata.

domenica 1 novembre 2009

Mills, condannato, Berlusconi rischia ma dichiara: "se mi condannano non mi dimetto"...ma sarebbe giusto?


Confermata la condanna anche in appello per 4 anni e sei mesi per l'avvocato Mills, accusato di avere testimoniato il falso e/o di essere stato reticente in due processi favorendo l'attuale Premier Berlusconi che lo avrebbe pagato con una somma pari a 600mila dollari.


Ma quello che mi lascia perplesso è quanto dichiarato dal Premier:
«Ho ancora fiducia nell'esistenza di magistrati seri che pronunciano sentenze serie, basate sui fatti. Se ci fosse una condanna in processi come questi, saremmo di fronte a un tale sovvertimento della verità che a maggior ragione sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia e lo stato di diritto»

Io posso anche credere all'innocenza, il problema è: il Lodo Alfano...se si ha davvero tanta fiducia di essere nel giusto...a cosa serviva?
Ricordo che il Lodo Alfano sospendeva anche questo processo a carico del premier, quindi mi riesce difficile credere al premier, oltre al fatto che inizia a darmi fastidio questo fatto di credere di essere sotto un grande complotto da parte di tutti, giornali, magistratura, giudici. Ritiene di non avere nulla da nascondere? Benissimo, allora affronti a testa alta i processi senza trovare tutte le scuse possibili di questo mondo, introducendo anche leggi anticostituzionali.

Ammettiamo però per un secondo che sia colpevole, e quindi condannato (ricordo che per adesso non lo è), sarebbe giusto chiedere le dimissioni, oppure no?

Questa è una bella domanda, e credo che chiunque si sia fatto (spero) una propria idea i nmerito a questa questione.

La mia idea è che questa questione con la politica non c'entri nulla, e che quindi Berlusconi potrebbe benissimo rimanere al suo posto a fare il suo lavoro, che per ora è, tirate le somme, abbastanza positivo, considerata tutta al crisi che abbiamo passato e che stiamo ancora pagando.
Da un punto di vista, morale, avere un presidente del consiglio condannato per avere pagato un avvocato 600mila dollari per testimoniare il falso, non mi va proprio giù. Certo è che questa cosa andrebbe a sommarsi a tutte le altre (questione villa Certosa ad esempio) che non hanno dato molto lustro all'Italia negli ultimi tempi, e che quindi rischia di compromettere l'immagine non solo del Premier, ma dell'Italia stessa.
Devo dire che però l'immagine di un paese bisognerebbe guardarla sotto altri punti di vista, ad esempio quello di avere un sistema bancario molto solido, forse il più solido di tutti, quello di avere un premier che si è impegnato per evitare un conflitto in Cecenia che avrebbe portato a gravi squilibri mondiali.
Il risultato è quindi, valutando entrambe le possibilità in maniera imparziale, dal mio punto di vista, incerto: certo è che, nel caso uscissero altri "scandali" e il paese non riuscisse ad uscire del tutto dalla crisi, le dimissioni del premier sarebbero obbligatorie.


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