venerdì 30 ottobre 2009

La crisi e i suoi aspetti positivi nella società dei consumi

La crisi ha portato disoccupazione, chiusure di aziende, fallimenti di società, di banche, ha portato ad un incremento del debito pubblico, ma non tutto in una crisi del genere è negativo.
Questa crisi, da cui ora stiamo finalmente uscendo molto lentamente e mantenendo alta l'attenzione (spero), presenta però anche aspetti molto positivi, che hanno portato ad un cambiamento del modo in cui le banche, le aziende e i cittadini stessi spendono i propri soldi.

Camminando per strada, ma anche leggendo un po' su internet, sto notando come la gente, forse più per paura che per altro (sto parlando di coloro i quali non hanno perso il lavoro e che quindi stanno come prima se non meglio), tende ad indebitarsi leggermente meno con le banche e a spendere in maniera molto più attenta ed oculata. Io definisco tutto questo come una sorta di "Fine dell'era del consumo istintivo e l'inizio dell'era del consumo ragionato", nel senso che non si compra più tutto ciò che si vede e si può comprare, ma si ragiona, chiedendosi cose del tipo "Mi serve?", "Potrei aspettare ancora prima di comprarlo?", "Magari ne trovo uno più bello che costa meno", tutte domande che prima magari non ci si poneva.

Per quanto riguarda il mondo delle banche, lì si ha avuto una maggiore regolamentazione di tutto il sistema, soprattutto per quanto riguarda la finanza e la concessione di crediti (a volte anche troppa prudenza per quanto riguarda la concessione di crediti e capitali alle imprese), nonostante il fatto che le nostre banche fossero molto più caute rispetto ad esempio a quelle americane.

Da questa crisi dobbiamo non dimenticare assolutamente gli aspetti negativi e prendere tutti gli aspetti positivi che essa ha e sta portando: solo in questo modo si avrà una ripresa sena un rischio di ricaduta in questo burrone che stiamo piano piano risalendo.

martedì 20 ottobre 2009

Strumentalizzare la moda con una lotta politica..un modo pietoso per criticare il made in Italy




BERLUSCONI? FUORI MODA!


Colpa di Berlusconi, (blame on it Berlusconi), siamo sicuri?

Milano moda donna, Fashion week spring/summer 2010, Made in Italy e…..Berlusconi?

Esatto Berlusconi, ma io mi chiedo cosa centri Berlusconi con la moda! ebbene si, il made in Italy soprattutto by Giorgio Armani (al primo posto della satira Newyorkese) è stato pesantemente penalizzato e per cosa? Abiti stile “velina” (termine utilizzato per indicare ragazza poco vestita il quale compito è mostrarsi) che rispecchiano i presunti party piccanti dell’estate del Premier.

Molte persone a dir la verità non sanno realmente cosa significhi il termine MODA; con questo non voglio dire che le persone siano ignoranti, ma solo che non bisogna credere a tutto ciò che si vede in in apparenza, soprattutto quello si sente; ogni cosa ha un significato.

Bene, da come ho letto nel New York Times la peccaminosa Susy Menkes ha criticato, penalizzato e bocciato la moda italiana, definendo il Made in Italy 2010, o meglio alcuni collezioni in passerella «Abbastanza abiti piccanti, audaci e sexy, per vestire uno dei famigerati festini del presidente Berlusconi».

Ma io mi chiedo come può una famosa critica di sfilate paragonare la moda a Berlusconi?

Non c’è una replica a parere mio in quanto solo chi conosce realmente la moda lo sa, ma allora, perché attaccare il Cavaliere attraverso una delle più grandi fonti di business? Semplice, perché è più facile!

La semplicità non sta nel criticare, ma nel credere, esatto, credere che un abito sia brutto, peccaminoso o “troppo appariscente” è facile; allora invito tutti a prendere una matita e farlo, disegnare un vestito o una collezione, se vi riuscite!

No, non è così semplice, senza l’idea non si costruisce nulla, e noi sappiamo che la mente umana è molto vasta, perciò non può uno stilista dare un tocco al suo stile? Come ha fatto Armani.

Ma quale “velinismo” e “influenza Berlusconiana” la moda è ben altro mondo.

Vorrei solo capire perché gli USA hanno tanto criticato il Made in Italy 2010 visto che molti americani apprezzano e stimano i nostri Brands, e avrebbero potuto criticare pure stilisti come Dior, facendo un piccolo riferimento alla sue collezione by Jhon Galliano Fall/Winter 2009-2010 Haute Couture, dove le modelle (argomento anche questo molto discusso) erano poco vestite, ma invece noi siamo al centro della satira, anche si la moda italiana è di elite all’estero.

Che la imponente Menkes abbia perso il suo tocco? Oppure sia solo e pura invidia?

Mistero. Io dico solo che gli stilisti italiani hanno capito e io condivido le loro risposte e i loro giudizi (che non sto ad elencare di nuovo); ma i lettori siamo noi, il pubblico, la fonte dei giornali e allora facciamogli vedere che la moda è competenza di tutti e che gli “sbandamenti” della politica sono altro mondo.

Inviti anche gli utenti che leggeranno questo articolo a guardare le famigerate collezioni definite “velininiane” e che troverete su Style.it.

Concludo con una parte della mia teoria sulla moda: “ il segreto per capire la moda non è il vestito di per sé, esso è l’oggetto di quello che esprime l’intera collezione; l’osservazione è la forma dell’arte”.



Articolo scritto da Serena Volpi (che ringrazio)


Perchè un articolo così? Perchè da un po' di tempo a questa parte all'estero si cerca di criticare il nostro paese con tutti i mezzi possibili, a volte giustamente, altre, come questa, no.

Utilizzare una vicenda politica per criticare il made in Italy è patetico...ma lo hanno fatto...perché? Invidia? Gelosia? Io dico che non si vuole ammettere che in certe cose noi italiani siamo ancora fra i migliori, se non i migliori al mondo. E per una volta tanto...difendiamo questo nostro primato!


lunedì 19 ottobre 2009

Il Ponte sullo Stretto costruito non con i mattoni ma con i tagli all'istruzione della Legge 440


Da 247 milioni di euro a 99,5 milioni: questo è il taglio previsto dalla legge 440 per il biennio 2011-2010 che erano destinati a sostenere ad esempio la formazione del personale, handicap, innovazione e alternanza scuola-lavoro.
Qui potrete trovare il grafico con i fondi per la scuola dal 2001 al 2012, e per un paese definito occidentale è sconcertante, veramente:
Dai 269.20 milioni di euro del 2001, ai 237.40 del 2002, e ancora 225, 209.70, 196.90 a scalare fino ai 140.50 del 2009 (quest'anno), 130.20 del 2010 e infine 99.50 per il 2011 e 2012.
A scendere..continuiamo di questo passo e nel 2020 non ci saranno più fondi per la scuola.
Vi sembra normale, per un paese democratico considerato fra i top mondiali? Al posto di finanziare l'istruzione, qui si tolgono fondi...per costruire ponti inutili.
Se andiamo avanti cosi, la scuola è finita!

Per ulteriori informazioni visitate qui.

domenica 18 ottobre 2009

Brunetta: adsl a 2 mega per tutti nel 2010..quando l'informazione funziona veramente


Informare la gente a volte paga, e questo ne è un esempio: seguendo l'esempio della Finlandia, anche l'Italia avrà una copertura totale adsl..a 2 mega, ma sempre meglio che niente.
Brunetta lo ha annunciato oggi. Potete trovare tutte le informazioni necessarie su "Il Giornale"

"Dal 2010 almeno due mega di rete internet per tutti". Una vera rivoluzione in un Paese come l'Italia sempre un po' in ritardo sulla connettività e sulle novità tecnologiche. "Conto di avere due mega di banda larga per tutti a partire dal 2010" questa la promessa che il ministro fa nel corso della trasmissione radiofonica "Il Brunetta della Domenica". Nei paesi nordici, ha spiegato, chiunque ha a disposizione un mega di banda larga: "Io sto puntando a fare la stessa cosa in Italia, perché solo attraverso una rete Internet efficiente possono passare documenti, certificati" e si può arrivare così a un vero "cambiamento della burocrazia".
Molto bene, questo risultato è stato ottenuto anche grazie alle critiche, costruttive, arrivate soprattutto dal web, da blogs come il mio e magari come il vostro.
Le critiche vere sono queste...fatte per ottenere un miglioramento della vita e del paese..il reso lasciamolo da parte.
Ora stiamo a vedere se la promessa verrà mantenuta.


sabato 17 ottobre 2009

Le banche non sono mai in crisi....forse: una critica all'ultimo post di Beppe Grillo


Vorrei provare a dare una risposta, per quanto le mie conoscenze siano limitate e piuttosto acerbe sull'argomento (quindi potrei anche sbagliarmi, nel caso vi prego di aiutarmi a capire), a Beppe Grillo che sul suo blog poco fa a pubblicato un articolo dal titolo "Le banche non sono mai in crisi":

Chi ha causato la crisi? Le banche. Chi guadagna dalla crisi? Le banche. Unicredit e Banca Intesa San Paolo hanno fatto delle semestrali fantastiche. Come avranno mai fatto con tutta questa crisi in giro? Il correntista che deposita i suoi risparmi sul conto ottiene di interesse dallo 0,1 allo 0,5% nei casi più fortunati. Se chiede di più, la risposta è sempre la stessa: "E' colpa dell'Euribor!". Se lo stesso correntista chiede un prestito il tasso di interesse diventa un numero a piacere tra l' 8 e il 10%. In questo caso l'Euribor non c'entra nulla. L'Italia è il Paese dei monopoli, quello bancario è forse il peggiore!

Prima di tutto la crisi non è partita solamente dalle banche, però in larga parte sì questo è vero, il problema è che sono state le banche americane a causare tutto, non quelle italiane! Anzi, le nostre banche come più volte è stato sottolineato, sono state molte brave a non cadere nella trappola della finanza creativa, che aveva a capo i famosi mutui sub prime. E' stato quindi molto più facile per le nostre banche uscire dalla crisi, però ci vuole comunque un po' di prudenza, quindi è comprensibile un livello di interessi piuttosto basso (considerando anche il fatto che non siamo ancora usciti da questa crisi).
Detto questo, sono andato a vedermi il valore delle azioni delle banche citate:
  1. Intesa San Paolo, a inizio 2008, si aggirava intorno ai 5 euro..a inizio 2009 invece era al livello dei 2 euro
  2. Unicredit, a inizio 2008, si aggirava intorno ai 4,8 euro..a inizio 2009 invece era al livello dell'euro
Grazie alla loro buona condotta sono sì entrate in crisi, ma 1) non sono fallite e 2) stanno recuperando molto velocemente: la prima è sui 3,10 euro, la seconda 2,73.

Ricordo inoltre che all'estero le banche sono messe molto peggio, addirittura alcune sono fallite (ci siamo già scordati il crack di Lehman Brothers??), altre hanno avuto un fondamentale aiuto dal proprio governo (Royal Bank of Scotland ad esempio) oppure da investitori stranieri (Barclays su tutte).

Con questo ho concluso: inviterei Grillo che stimo ed ammiro come ho sempre detto, ha fare una ricerca prima di criticare le banche, anche perchè su internet si trovano articoli ben fatti come questo.

venerdì 16 ottobre 2009

Finlandia con copertura adsl totale, Gran Bretagna con programmi tv gratis su youtube, la BBC trasmette su youtube..e io qui mi sento nel terzo mondo


Quando ho letto queste notizie oggi mi sono sentito..deluso, dispiaciuto, amareggiato e arrabbiato.

In Finlandia il governo obbligherà le telecom ha garantire la copertura totale della linea veloce in tutto il paese. OBBLIGHERA'! Ma non è tutto:
L'obiettivo del provvedimento finlandese è migliorare la qualità della vita delle popolazioni remote, incoraggiare l'e-commerce e il banking online. Non finisce qui. La visione di lungo periodo è molto più ambiziosa: portare a tutti i finlandesi la connettività a 100 megabit al secondo entro il 2015. Cento volte più veloce di quella che oggi, per i cittadini finlandesi, è diventata un diritto.

Frasi così in Italia non le sentiremo mai con i politici e direttori di aziende che abbiamo. Jacques Attali, presidente della commissione incaricata da Sarkozy di individuare proposte di riforme in senso liberale, ha detto che chi non promuove l'accesso ad internet è condannato! e noi siamo un paese condannato..siamo ..ma le notizie non sono finite:

Grazie ad un accordo con l'emittente Channel 4 gli utenti britannici potranno vedere, on demand, sulla piattaforma di video sharing, le trasmissioni originali del network tv in versione integrale e gratuita.
In base all'accordo Channel 4 renderà disponibile attraverso Youtube il proprio servizio on-demand (40D), subito dopo la trasmissione dei programmi in tv, comprese serie di grande successo come Skins, Hollyoaks, The Inbetweeners e il Peep Show. Gli utenti di Youtube avranno anche accesso a circa 3mila ore di programmazione in versione integrale dell'archivio di Channel 4, inclusi programmi come Brass Eye, Derren Brown, Ramsay's Kitchen Nightmares e Teachers.
Capito?? GRATIS! ed ' la stessa emittente a volere l'accordo! I soldi li ricava dalle pubblicità che ci saranno su Youtube! In Italia...Mediaset vuole fare causa a Google perchè "trasmette" le sue trasmissione e fiction che quando hanno proposto a Saddam di guardare ha detto: "No guardate..piuttosto impiccatemi"

Come penetrazione della banda largo, l'Italia è sedicesima davanti a Cipro e dietro la Spagna...in pratica...siamo al livello di Cipro!!!

Vi faccio solo un esempio: io vado a scuola a Novara, facoltà di Economia: bene, nel 2009 io devo ancora prendere il treno, spendere 5 euro e rotti fra andata e ritorno, andare in università, accedere ad un computer (uno) per...registrarmi ad un esame!!! Nel 2009!!!1009 non 2009 siamo...
E poi noi vogliamo essere competitivi con altri paesi??? Ma che non facciano ridere! Al posto di costruire ponti inutili, che costruiscano linee veloci, che obblighino, magari aiutando, la Telecom (qui non c'è libero mercato..altra, scusate il termine, cagata mostruosa) a fornire la linea veloce a tutti! E a prezzi che siano la metà di quelli odierni!

SVEGLIAAAA! IL MONDO VA AVANTI, NOI RIMANIAMO INDIETRO!


martedì 13 ottobre 2009

Debito Pubblico italiano da record in Agosto: 1757,5 milardi di euro



Giuro che non l'ho fatto apposta, anche perchè i dati non erano ancora usciti:

Il debito pubblico sale ancora e tocca un nuovo record ad agosto a quota 1.757.534 milioni di euro. È quanto emerge dal supplemento finanza pubblica del Bollettino Statistico della Banca d'Italia. Secondo i dati di Palazzo Koch, inoltre, le entrate fiscali dei primi otto mesi dell'anno si sono attestate a 250,961 miliardi di euro, il 2,5% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

E' bene specificare però che:

Si tratta comunque del debito pubblico in valore assoluto e non di quello in percentuale del Pil, che è il dato valido ai fini del trattato di stabilità e di crescita (il cosiddetto Trattato di Maastricht).
All'indomani del mio articolo in cui parlo della differenza fra Inghilterra ed Italia (una che vende ponti per abbassare il debito, l'altra che li costruisce, inutili, per alzarlo), ecco che escono i dati poco (molto) incoraggianti. Sul fatto del valore assoluto, bisogna stare attenti: la cosa è grave, visto che il PIL italiano è in negativo, quindi il gap fra PIL e Debito Pubblico in teoria dovrebbe essere molto più ampio rispetto alla percentuale di crescita del solo Debito.
Da una parte era normale, vista la crisi e le varie spese extra sostenute (calamità naturali in primis), però ritorno alla mia domanda: che senso ha spendere soldi che non ci sono per opere ai limiti dell'utilità??


Questo non lo so....so solo che il debito sale e sale..

domenica 11 ottobre 2009

Massimo D'Alema sullo Scudo Fiscale: dopo più di 15 anni non ha ancora capito bene come svolgere il proprio lavoro

Queste dichiarazioni rilasciate da Massimo D'Alema il giorno 3 ottobre 2009 durante la manifestazione per la libertà di stampa sono a dir poco comiche (l'intervista riguarda la questione dell'assenza dei deputati del PD al voto per lo Scudo Fiscale):

Giornalista: Per la mozione dell'Italia dei Valori per quanto riguarda le pregiudiziali di incostituzionalità, al che lei era assente è stato accusato così (incomprensibile)

D'Alema: eh sì ero assente ero assente, perché avevo una manifestazione e NON MI ERA STATO SPIEGATO BENE CHE ERA UN VOTO IMPORTANTE...

COOOOSAAAAAA???????



Quando l'ho sentito non ci volevo credere! Signori...questa è la nostra opposizione! Complimenti vivissimi a chi ha votato PD nelle ultime 2 elezioni!





Una nuova perla di politica che si va ad aggiungere alle ahimè tante altre.

Se Berlusconi è ancora al governo la colpa è solamente della sinistra


Gli ultimi avvenimenti nel campo politico italiano mi hanno fatto riflettere, ed infine mi hanno portato a concludere che se il governo Berlusconi non è caduto la colpa è solamente di tutta la sinistra, in particolare del PD, ovvero il partito di punta, l'attaccante dell'opposizione, che anche quando potrebbe segnare il rigore decisivo, si rifiuta di tirarlo.
Lo Scudo fiscale è passato con 20 voti di scarto, poichè 29 deputati di sinistra non erano presenti in aula.
Il Lodo Alfano non è passato perchè dichiarato anticostituzionale.
Ora mi chiedo: se i 29 deputati fossero stata in aula e avessero votato per il no allo scudo fiscale, questo non sarebbe passato. Oppure Napolitano, che rifiuta di firmarlo e lo rinvia. Pochi giorni dopo, anche il Lodo sarebbe stato bocciato. Le due leggi più importante del governo bocciate: quali sarebbero state le conseguenze?
Il governo Berlusconi poteva cadere, veramente....ma la sinistra non lo ha capito, non ci ha creduto...cosa ci sta a fare allora all'opposizione??

C'era una pubblicità che aveva come slogan "Ti piace vincere facile?": Berlusconi sarà il prossimo testimonial, e come avversario "bambino" avrà la sinistra italiana.


lunedì 5 ottobre 2009

Ma se al posto di fare il ponte ci si concentrasse su opere realmente utili?


I disastri fatti a Messina e provincia erano stati previsti già due anni fa. 3 milioni di euro stanziati (fonte: Striscia la Notizia del 5/09/09) per cercare di prevenire questo disastro: non sono bastati, anche perchè molti di questi soldi non si sa dove e come siano stati utilizzati (a Giampilieri su 800 mila euro ne son ostati utilizzati 40 mila per una retina che con 200 euro il mio vicino la faceva anche meglio).

Detto questo, mi chiedo: se non si riesce a regolamentare la costruzione di case, ad arginare disastri evitabili come questi...come si può pensare di costruire un ponte di tali dimensioni, spese e difficoltà costruttive?

Io ho sempre avuto una teoria: prima di intraprendere nuove avventure, bisogna risolvere i problemi che si hanno: nuove avventure comportano nuovi problemi, grandi o piccoli che siano. Almeno i grandi problemi devono essere risolti.

venerdì 2 ottobre 2009

Perchè bisogna pagare circa 500 euro al giorno parlamentari che poi non fanno il proprio lavoro? Ora io chiedo il licenziamento


OPPOSIZIONE SENZA 29 DEPUTATI: LO SCUDO PASSA CON 20 VOTI DI SCARTO

Nella votazione per approvare o no lo scudo fiscale, mancavano alcuni parlamentari di PD, IDV e UDC; eccovi nomi e cognomi:


Tra gli assenti, l'Idv Aurelio Misiti, i Pd Ileana Argentin, Paola Binetti, Gino Bucchino, Angelo Capodicasa, Enzo Carra, Lucia Coldurelli, Stefano Esposito, Giuseppe Fioroni, Antonio Gaglioni, Dario Ginefra, Oriano Giovanelli, Gero Grassi, Antonio La Forgia, Marianna Madia (assente perché si è dovuta sottoporre ad un importante accertamento medico), Margherita Mastromauro, Massimo Pompili, Fabio Porta, Giamomo Portas, Sergio D'Antoni (quest'ultimo ha reso noto che la sua assenza era dovuta alla necessità di sottoporsi a ricovero urgente per accertamenti medici presso la clinica universitaria Sant'Orsola Malpighi di Bologna) e Linda Lanzillotta, Giovanna Melandri, Lapo Pistelli (tutti e tre impegnati a Madrid per seguire, per conto del Partito Democratico e del gruppo parlamentare che aveva autorizzato la missione, i lavori del Convegno «Global Progress Conference» promosso dal Center of American Progress e dalla Fundacion Ideas para el progreso. Furio Colombo, che sul tabulato distribuito ai deputati, risultava assente, è intervenuto in aula per annunciare che era presente ed aveva votato contro. Nell'Udc gli assenti erano Francesco Bosi, Amedeo Ciccanti, Giuseppe Drago, Mauro Libè, Michele Pisacane, Salvatore Ruggeri. Nelle fila della maggioranza tra gli assenti Luca Barbareschi, Giulia Bongiorno, Manlio Contento, Manuela Di Centa, Elvira Savino, Maurizio Scelli, Denis Verdini.

Questa è la lista: nomi e cognomi.
Ora, sia che siate a favore, sia che siate contro lo scudo fiscale, vorrei soffermarmi per farvi riflettere un attimo:
L'opposizione ha il compito di appunto opporsi al governo; per opporsi c'è il dibattito, ma anche il fatto di cercare di non far approvare leggi che il governo propone. Ora, se in una votazione per approvare lo scudo fiscale, cosa che dovrebbe stare molto a cuore alla sinistra visto che va anche contro i propri ideali, mancano ben 29 deputati, e la legge passa con 20 voti di scarto, mi chiedo...i 144 mila euro, ovvero circa 500 euro al giorno....ma che minchia li prendono a fare???? (scusate il termine).

Abbiamo i nomi e i cognomi di questa gente..io chiedo l'espulsione dal partito e dal parlamento italiano (per quelli non giustificati ovviamente)..la prossima volta svolgano il proprio lavoro, che sarebbe quello di votare per un provvedimento molto importante e contestato (a torto o a ragione) come lo scudo fiscale.
Un dipendente di un'impresa che non lavora viene licenziato in tronco e lasciato a casa, e quindi, rivolto a tutti questi deputati:

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