domenica 28 febbraio 2010

Prescritto non vuole dire Assolto

Bisognerebbe spiegare questa cosa ai giornalisti, soprattutto a quelli del TG1, che dichiarano come una "sentenza di assoluzione" quella pronunciata a favore di Mills.

Senza andare a riscrivere il mio pensiero riguardante la prescrizione, è bene precisare che Mills è stato giudicato COLPEVOLE ma che non è condannabile in seguito appunto alla prescrizione.
Colpevole significa che Mills è stato davvero corrotto e ha davvero ricevuto quei soldi. Se da Berlusconi o no, questo sarà il processo contro il premier a stabilirlo.

sabato 27 febbraio 2010

Parenti, amici, ballerini, ex ciclisti, ex show-girls ora igeniste dentali...c'è di tutto nelle liste per le regionali


IlSole24Ore ha pubblicato le liste per le regionali di Lazio e Lombardia del PDL e del PD. Si trova di tutto: Parenti, amici, ballerini, ex ciclisti, ex show-girls ora igeniste dentali.

Andiamo a vedere: in Lombardia, lista PDL, abbiamo "Nicole Minetti, l'igienista dentale di Berlusconi, con un passato da show-girl televisiva, Giorgio Puricelli, fisioterapista del Milan (entrambi nella parte alta del listino) e Francesco Magnano, il geometra di Arcore."
Nel Lazio invece abbiamo "Francesco Pasquali, coordinatore nazionale dei giovani del Pdl, e della sua compagna Veronica Cappellaro, consigliere nel II municipio di Roma. Tra le donne compaiono poi i nomi di Isabella Rauti, moglie del sindaco di Roma Alemanno e capo del dipartimento del ministero delle Pari opportunità".

Il PD, siccome non voleva fare di meglio, infatti in Lombardia schiera "un'operaia, Rosanna Dalla Valle, e una precaria di Alitalia, Maruska Piredda. Ma c'è anche l'ex campione di ciclismo, Gianni Bugno".
Nel Lazio invece il problema non sono tanto i candidati, ma piuttosto le solite lotte all'interno dell'opposizione. Un esempio? "un attimo dopo la definizione delle candidature, il presidente dell'assemblea regionale del Pd, Fabio Melilli, ha rassegnato le sue dimissioni. Il motivo? La scelta del Pd di candidare solo esponenti del partito romano, tagliando fuori completamente le province."


Da una parte abbiamo amici e parenti, dall'altra ex ciclisti, gente che, per l'amor di Dio, sa quali sono i problemi reali dei cittadini operai e precari, però non so quando possa saperne di politica.

Mi sembra che peggio di così non si potesse partire, comunque siamo solo all'inizio, magari la situazione potrebbe migliorare...forse...


sabato 20 febbraio 2010

Maggioranza: tutti contro di noi, giornali, tv, magistratura, ora la banca d'Italia...ma non è che forse qualche cosa di sbagliato lo avete fatto?


Televisioni, giornali italiani, giornali esteri, giudici, magistrati, magistratura, opposizione, Fini, donne Albanesi........e ora anche la Banca D'Italia: tutti sono contro la maggioranza.
Domanda: o tutti sono scemi, oppure un motivo ci sarà, o no?

Considerando le ultime accuse di vittimismo fatte da Calderoli, gli scemi non sembrano essere proprio i complottisti comunisti banchieri e magistrati.

Leggete:

Fanno discutere le parole del ministro leghista per la Semplificazione Roberto Calderoli, che accusa la Banca d'Italia di nascondere i reali dati sull'operazione dello scudo fiscale. Secondo Calderoli, via Nazionale farebbe opera di opposizione al governo, diffondendo dati "ridimensionati" rispetto al reale importo frutto della manovra di rientro dei capitali dall'estero messa a punto dal ministro Tremonti. «Un atteggiamento di questo genere - sostiene Calderoli - non lo si può concedere ad un'istituzione come la Banca d'Italia, che, già in un recente passato, ha comunicato pessimistici e non fondati dati sulla disoccupazione nel paese assolutamente difformi dal dato che invece ci viene attribuito dall'Europa».



Il ministro leghista cita un'analisi di Palazzo Koch dalla quale «emergerebbe che l'operazione scudo fiscale avrebbe portato a soli 35 miliardi di rientri effettivi contro i 93 dichiarati, invece, dall'Agenzia delle Entrate». I conti non tornano, sostiene il ministro, perché non sarebbero inseriti nell'importo complessivo i 60 miliardi di provenienza elvetica. «Bankitalia - conclude minaccioso il ministro - torni ai suoi doveri istituzionali, tra i quali vi è anche la sorveglianza su quello che viene evaso a San Marino».

Queste le parole a difesa della maggioranza e dello scudo fiscale. Il problema, è che le cose non stanno proprio come dice Calderoli:

Per la verità l'attacco di Calderoli appare fuori bersaglio. Il 17 febbraio scorso la Banca d'Italia ha diffuso i dati provvisori delle somme regolarizzate con lo scudo fiscale da cui emerge la cifra di 85 miliardi, di cui 60 dalla Svizzera. La differenza con i 95 stimati a dicembre dal ministero dell'Economia è spiegata dalla stessa banca centrale con le diverse basi di calcolo.
Prima di tutti faccio i complimenti all'autore dell'articolo che ha riportato le informazioni corrette, andando contro alla maggioranza, informando i cittadini su come realmente stiano le cose.
Detto questo, tutta l'aria di complotto che dovrebbe esistere ai danni del governo sinceramente a me non piace molto: quelli che sanno di essere colpevoli muovono accuse contro tutto e tutti, quelli che invece sono innocenti si limitano a far vedere i risultati.


Io sono favorevole alla Par condicio...ma questa che c'è ora non è Par condicio, ma un divieto di informazione per i cittadini


Come saprete nessun politico è invitato in televisione in quanto non può parlare per la Par Condicio. Io sono andato a vedermi la definizione di questa strana cosa, ed ho trovato (fonte Wikipedia):

Con l'espressione latina par condicio si intendono quei criteri adottati dalle emittenti televisive nel garantire un'appropriata visibilità a tutti i principali partiti e/o movimenti politici.
La par condicio è un derivato del principio statunitense dell'equal time (o Fairness Doctrine), e si può considerare un'estensione del principio del pluralismo interno, che si traduce anche nell'apertura alle diverse tendenze politiche (art. 1 l. 103/1975).

Nulla di strano, anzi, cosa più che giusta: i principali partiti, essendo in democrazia, devono avere pari possibilità di manifestare le proprie idee in televisione.
Pari possibilità: non c'è scritto da nessuna parte però che queste possibilità non ci devono essere!
Posso capire il vietare ad un comico di stampo politico (Cornacchione tanto per fare un esempio) di esibirsi in uno show come Zelig, ma perchè bisogna impedire ai politici di andare a trasmissioni come Ballarò, Annozero e Matrix?
Considerato che siamo in Italia, e che la gente di politica ne sa veramente poco, perchè bisogna togliere quelle poche informazioni che essa può ricevere per avere un minimo di basi per andare a votare con cognizione di causa?





giovedì 18 febbraio 2010

Stime economiche non molto rosee per il futuro dell'Italia

Sono andato a consultare le ultime stime economiche per il 2010 e 2011 riguardanti il Bel Paese. La situazione dovrebbe essere questa (sono delle stime, quindi soggette a variazioni):

ROMA, 18 FEB - Il Pil nel 2010 salira' dell'1% (e +1,4% nel 2011).E' la stima dell'Isae che rivede al rialzo la stima di crescita dello 0,4% sull'esercizio di previsione 2009. Sempre secondo le stime del'Isae il tasso di disoccupazione crescera' dal 7,8% del 2009 all'8,8%, tanto nel 2010 che nel 2011. L'Isae prevede, inoltre, per l'Italia un deficit al 5,1% e un debito in aumento al 117,2%. Quanto all'inflazione, l'istituto stima che nel 2010 si attestera' all'1,6% rispetto allo 0,8% del 2009 e salira' al 2% nel 2011.


La situazione non è poi così buona come sembra, ma nemmeno disastrosa: il Pil è sceso di circa 4 punti e mezzo, nei prossimi due anni ne recupera più o meno la metà, quindi ci metteremo almeno altri due anni (arrivando al 2013) prima di tornare ai livelli di prima.
Altro problema: il debito crescerà ancora, quindi anche se il Pil tornasse ai livelli di prima, il rapporto debito pubblico/Pil sarebbe diverso, quindi la situazione sarebbe comunque peggiore.

Questione disoccupazione: se aumenterà significa che da una parte altre aziende chiuderanno oppure non riusciranno ad uscire da una crisi non così grave da farle chiudere, ma che comunque avrà come conseguenza il licenziamento di altra gente, dall'altra una non apertura di altre aziende ed attività che non permetterà di assumere i giovani usciti da scuole superiori ed università, e che quindi saranno disoccupati.


L'aumento dell'inflazione è positivo, se però aumenteranno anche gli stipendi, perchè sennò la gente non andrà più nei negozi a comprare come prima, considerato anche l'aumento di disoccupazione.


La situazione potrebbe essere peggiore, forse migliore, staremo a vedere. Il dato che più mi preoccupa è la disoccupazione, perchè l'umore della gente e la disponibilità liquida di essa sono due fattori fondamentali che non si dovrebbero dimenticare.

mercoledì 17 febbraio 2010

Ma Obama non era per le rinnovabili?


Obama sblocca fondi per due centrali nucleari dopo 30 anni di stop nel settore
Prestiti per 8,3 miliardi di dollari. «Basta essere bloccati nel vecchio dibattito destra-sinistra»



Obama nel centro di sviluppo per le energie pulite (Reuters)WASHINGTON - L'amministrazione Usa ha dato il via libera a prestiti garantiti per 8,3 miliardi di dollari (6,1 miliardi di euro) per la costruzione di due centrali nucleari a Burke, in Georgia. L'annuncio è stato ufficializzato dal presidente Barack Obama in visita in un centro per lo sviluppo di energie pulite presso Washington. «Dobbiamo costruire una nuova generazione di impianti energetici puliti e sicuri», ha detto Obama, ricordando che si tratta dei primi investimenti per l'energia nucleare dopo 30 anni di stop. Verrà utilizzata una legge del 2005 che autorizza il dipartimento dell'Energia a emettere prestiti in garanzia fino a 18,5 miliardi di dollari per progetti che aiutino la riduzione del gas serra. Gli impianti saranno ultimati tra il 2016 e il 2017. I due reattori dovrebbero generare energia per 1,4 milioni di persone e creare 3 mila nuovi posti di lavoro di cui 850 permanenti. 
FUTURO -«So bene che quest'annuncio verrà accolto da qualcuno con favore da qualcun'altro con forti dissensi», ha detto il capo della Casa Bianca. «Ma voglio mettere l'accento su un punto: anche se ci sono opinioni diverse, queste non possono impedirci di fare passi avanti. Su una questione come quella energetica che condiziona la nostra economia, la nostra sicurezza e il futuro del nostro pianeta, non possiamo continuare a essere bloccati nel vecchio dibattito tra destra e sinistra, tra ambientalisti e imprenditori». Obama ha spiegato che «una sola centrale atomica consente di tagliare 16 milioni di tonnellate di CO2 rispetto a un impianto a carbone. È come togliere dalla strada 3,5 milioni di auto»

Ma...Obama non era quello favorevole alle energie rinnovabili come solare ed eolico? Perchè vuole costruire non una ma due centrali nucleari nuove? E perchè i suoi più esaltati sostenitori come ad esempio Grillo ed i grillini non dicono nulla? Cos'è, se lo fa la destra italiana non va bene, se lo fa Obama invece è ok?

Ecco il motivo per cui i referendum di Grillo sono nulli

Se qualcuno avesse dei dubbi sulla questione referendum Vday e company, su Giornalettismo.com c'è un bellissimo articolo che spiega il perchè essi erano nulli (cito solamente alcune parti):


“Ma se complessivamente le firme racolte per i tre referendum erano 1.300.000 questo vuol dire che: 1.300.000:3= 433.333 firme per ciascun referendum!! Beppe, non posso credere che abbia commesso un’ingenuità così!!”;


“La lettura sistematica delle tre norme ci induce a ritenere che nelle ipotesi fisiologiche la fase della raccolta e del deposito possa essere effettuata nel periodo dei 9 mesi salvo quanto disposto nell’articolo 31 che lo riduce a soli 6 mesi. Naturalmente, non essendoci precedenti relativi a questo particolare caso, qualsiasi interpretazione deve poi misurarsi con l’effettivo pronunciamento dell’Ufficio centrale del referendum presso la Corte di cassazione”.



Ora, ben sapendo che molte altre firme sono state raccolte, e ricordando che “Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime” bisogna ricordare che i comizi elettorali sono stati convocati il 6 febbraio, e che le firme sono state depositate in Cassazione l’11 luglio 2008, cinque mesi e qualche giorno dopo la convocazione dei comizi. Dicevano i costituzionalisti interpellati che la richiesta in senso tecnico, “è individuata (art. 7, comma1) in un momento successivo, allorquando il quesito referendario sarà già stato sottoscritto da almeno 500.000 elettori e le firme depositate sosterranno pienamente la validità e l’efficacia giuridica della richiesta dei promotori”. Quando bisognava depositarle, quindi? Entro il 7 agosto.
E allora, forse, bisognerebbe vedere che il Corriere scrive: “dopo aver esaminato tutte le firme raccolte anche in relazione ad ogni quesito tra quelli proposti, hanno giudicato formalmente non corrette le procedure seguite per la raccolta di diverse centinaia di migliaia di firme”. Siccome “centinaia di migliaia di firme” sono state raccolte il 25 aprile, è estremamente probabile che Carnevale abbia deciso di considerare valide le altre, ma di escludere proprio quelle di quel giorno e dei successivi. Dicevano infatti i costituzionalisti: “Solo a partire dal giorno successivo, l’8 maggio, sarà materialmente possibile iniziare una raccolta delle firme, utile e legittima, su un quesito referendario, disponendo dell’intero periodo, pari a tre mesi, per la raccolta delle 500.000 firme. Utilizzando l’intero periodo le firme devono essere depositate, come più volte ripetuto, entro e non oltre l’8 agosto 2008″. Il che (stiamo parlando per ipotesi) costituirebbe un finale davvero sarcastico per questa storia. Ora, si potrebbe anche continuare a gettare benzina sul fuoco ricordando che il Dvd del giorno in cui si è rovinato tutto è ancora disponibile per l’acquisto ad almeno 10 euro e 30 centesimi (e che oggi sono acquistabili anche i dvd dell’intervento settimanale di Travaglio), ma è meglio soprassedere.

Più chiaro di così si muore....Quello che mi chiedo è: ma se Grillo ha la possibilità di parlare con i massimi esperti di economia, diritto, energia, medicina etc etc etc etc...non poteva prima consultare un giurista??

domenica 14 febbraio 2010

La comicità come fonte di informazione politica



Qualche giorno fa stavo parlando con un comico che conosco da quando sono nato, Sergio Silvestri, riguardo ad alcune battute che lui pubblica quotidianamente sul suo profilo di Facebook. Gli argomenti che tratta sono quasi tutti incentrati sulla politica italiana dei giorni nostri: un comico che prende un po' da Grillo, da Luttazzi, da Crozza.
Sergio (tanto per dirvi che non è uno qualunque) ha vinto il "Locomix 2009 di San Marino" sbaragliando gli altri 40 comici in gara con le sue battute sulla politica, il "Premio miglior testo al festival Totò", ed è stato il "Vincitore del primo festival di Villa Guardia Como", del "3° festival Jonicabaret Matera", "Vincitore del 6° festival e del miglior testo Cabareboli Eboli".

Qui uno spezzone di un suo spettacolo




Parlando un po' è venuta fuori una cosa molto interessante, che ho notato facevo anche io: le persone che leggevano le sue battute, andavano poi a verificare quelle informazioni che lui dava sotto forma di battuta comica. Faccio solo due esempi:
Ilgiornale.it: Appalti, Bertolaso: "Qualcosa mi è sfuggito" Ma poca robe eh ... il resto ho preso tutto.
Stampa.it"Primari, basta concorsi meglio raccomandare"Il direttore generale nomini ki ritiene+adatto naturalmente se ne assumerà la responsabilità.Se sceglie 1 cretino xké è nipote di questo o quel politico, o xké è cugino del vescovo, poi ne risponderà.Dopo il 2 o il 3 incapace, qualcuno darà dell’incapace e caccerà lui»...Eh se fosse cosi in tutti i settori, ci dovrebbero essere moltissimi posti vacanti.
Mettendo il nome del sito internet come introduzione alle sue battute, invoglia la gente ad andare a leggere la vera notizia (non sotto forma di battuta).
Usa la comicità per due scopi: 1) far ridere 2) incuriosire la gente, ed informarla. Bell'idea Sergio..come si dice...unire l'utile al dilettevole!!!


Aggiornamento:

Sergio Silvestri lunedì 15 febbraio ha vinto anche il 7° festival di cabaret della città di Faenza Premio Alberto Sordi


sabato 13 febbraio 2010

Rivolta a Milano: Siamo sicuri che siamo noi i razzisti?


Rivolta a Milano in via Padova dopo l'uccisione di un 19enne egiziano da parte di sudamericani. La comunità africana si rivolta, sfasciando negozi, rivoltando automobili e seminando il terrore nelle strade.

La mia domanda è: a tutti quelli che accusano gli italiani di essere razzisti, di non volere gli stranieri, di essere Xenofobi, di non essere accoglienti, di non essere comprensivi, di essere antichi, di non volere altre etnie etc etc etc....ma, siete sicuri che siamo proprio noi i razzisti?
No perchè, secondo le testimonianze:

«A me hanno rotto solo una panca - racconta la titolare italiana di un bar - ma qui adesso c'è un clima di odio razziale e temo per quello che potrà accadere nei prossimi giorni»
E mentre due giovani arabi camminando sul marciapiede facevano un inequivocabile gesto minacciando di tagliare la gola ad un gruppo di giovani latino americani, nel punto in cui è morto il giovane egiziano i suoi amici bruciavano il sangue ancora sul posto dopo avergli gettato sopra dell'alcol al grido di «vendetta, vendetta».

Non è razzismo questo? Perchè questi signori illuminati che accusano gli italiani di esserlo, solo perchè fischiano giustamente uno come Balotelli che non porta rispetto per nessuno, ora non dicono nulla? Se i cori sono razzisti, allora questi cosa sono?


Sto notando sempre di più un'ipocrisia smisurata da parte di questa gente, che sinceramente mi fa un po' arrabbiare, ma un po' tanto.
Coerenza prima di tutto, e soprattutto onestà intellettuale...anzi, forse è meglio che molta gente se ne stia zitta, e pensi prima di parlare a sproposito solo per fingere di difendere diritti che non sono stati lesi, e invece se ne sta zitta quando questi diritti sono stati lesi, ma da stranieri verso altri stranieri. Loro, forse, sono i veri razzisti.

Quel segno meno davanti al PIL che in Italia è positivo


l'Italia è un paese meraviglioso, soprattutto con dei politici che verrebbero bocciati in prima elementare. Secondo le ultime rilevazioni infatti, il PIL del 2009 è risultato in calo del 4,9%, e, dato molto più preoccupante, nel quarto trimestre ha segnato un -0,2%.
Ma come? Non eravamo il paese che stava guidando la ripresa? Non eravamo già usciti dalla crisi? Allora perchè io vedo un MENO davanti al dato del PIL?

I casi sono due: o i politici mentono sapendo di mentire, oppure non sanno ancora distinguere un segno meno da un segno più.
Quello che mi fa incavolare è che queste cose passano quasi inosservate, in quanto non c'è un giornalista che vada a dire a Berlusconi o a Tremonti queste cose, confutando le loro dichiarazioni. La stessa sinistra non da il giusto peso a queste cose, ed è per quello che non merita di governare.

I dati sono questi: l'Italia quindi non è uscita dalla crisi, ma ci sta uscendo piano piano, con alti e bassi, uscendo, rientrando ed uscendo ancora.
La crescita come dice giustamente Draghi è minima, e noi siamo il fanalino di coda dell'Unione Europea, e non in Pole Position.


Appello su Facebook: Aumenti stipendi ed agevolazioni parlamentari

Gira in questi giorni un appello su Facebook che molti di voi ricorderanno visto che ne ho parlato un anno e qualche mese fa qui su questo blog. Mi pare sia in giro dal 2000.
Il testo dell'appello recita:


MANDIAMOLI A LAVORARE :


Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti (ma và?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese.

Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE

STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese

PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese

INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)

+

TELEFONO CELLULARE gratis

TESSERA DEL CINEMA gratis

TESSERA TEATRO gratis

TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis

FRANCOBOLLI gratis

VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis

CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis

PISCINE E PALESTRE gratis

FS gratis

AEREO DI STATO gratis

AMBASCIATE gratis

CLINICHE gratis

ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis

ASSICURAZIONE MORTE gratis

AUTO BLU CON AUTISTA gratis

RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora!!!)

L'immagine è questa:





Ho visto che l'appello appartiene ad Achille Aiello: pregerei quindi di avvisare questo signore di eliminare il messaggio bufala, onde evitare che altri pecoroni condividano.
Siccome il nostro amico ha intitolato il post "HO RICEVUTO QUESTA NOTA ED HO PENSATO BENE DI CONDIVIDERLA", direi, se mai leggerà questo articolo, di mettere un altro post con lo stesso titolo, con il link a questo post e di pensare bene di condividerlo, almeno evita di fare brutte figure.
Gli stipendi dei parlamentari sono vergognosi, ma non si combatte un'ingiustizia mandando in giro appelli fasulli. Si finisce solamente per perdere credibilità.

giovedì 11 febbraio 2010

Una discarica chiamata università




TESTIMONIANZA DI COME L'UNIVERSITA' ITALIANA (E L'ITALIA) STIA ANDANDO A ROTOLI


L'Italia, l'università, il futuro. Andarsene da una nave che affonda.

Ed è ancora uno l'esame che, mi duole dover pronunciare queste parole, "come al solito" si è svolto in modo irregolare, confuso, e con problematiche che lasciano ben poco spazio di parola agli studenti.
Non servirà, né è necessario, fare nomi, cognomi. Semplicemente la situazione è sotto gli occhi di tutti.
Documentata, sia chiaro, non sono solo voci. Abbiamo prove: fisiche e tangibili.
Ma non è la sede per mostrarle.

La situazione dell'università italiana è a dir poco allarmante.
Semplicemente, la qualità non esiste più.
Il valore del proprio lavoro, come studente, viene snaturato da disinteresse, disorganizzazione, e disimpegno degli insegnanti e dell'amministrazione stessa. La cosa diventa palese quando si vede proprio chi lavora bene, purtroppo la minoranza, a confronto di chi invece non si comporta in modo rispettoso.

Per chiarire la mia posizione, vorrei darvi alcune informazioni sul mio "curriculum" universitario. Non lo dico per vantarmi, ma è per far capire che chi parla non è uno che passa la giornata a scaldare la sedia.
Media del 28,4. Borsista. Lavoratore part-time da 4 anni, cioè dal primo istante in cui ho potuto lavorare. Mi occupo anche di altri "hobby" come la musica.

Ebbene. Su 9 esami sostenuti, ben in 4 si sono verificate situazioni a dir poco imbarazzanti.
1 in un esame il professore è uscito dall'aula durante la prova d'esame, per non tornare.
2 in un esame si è sbagliato a consegnare i fogli, dovendo dilazionare i tempi per tutti, e creando un caos che ha fatto si che tutti potessero copiare o essere comunque facilitati.
3 un esame durato una giornata, senza sosta, in cui non si è potuto neanche mangiare, nella totale incertezza del proprio risultato, per poi ottenere meno di ciò che si sperava/poteva ottenere.
4 un esame inizialmente molto severo come cautele poi è proseguito nel totale disinteresse. I 6 che erano passati alla prova successiva potevano copiare come e quanto volevano.

Credete che tutto questo avvenga solo all'università? Solo in una? Vi sbagliate di grosso. La situazione è davanti agli occhi di tutti, al liceo come alle medie come in ogni università

E non è "il fannullone" di turno, che purtroppo, statisticamente, c'è sempre, che non sarebbe nemmeno un danno gravissimo, ma statisticamente siamo a più del 40% delle esaminazioni universitarie che lasciano a desiderare. Con questo passato, qualsiasi investitore, parlandone in termini economici, non investirebbe in un settore così... decadente.

L'università italiana è un "dog", qualcosa da cui vale la pena disinvestire.

Non compatisco nemmeno poi più di tanto Brunetta, Gelmini e soci. Perché cercare di riportare in vita qualcosa che è già morto? È antieconomico, lo capisco anch'io.
Dopo il '68 ci sono stati 10/20 anni in cui le cose funzionavano, a forza di mazzate sulle gambe e mattoni sotto i cerchioni. Ma oggi nessuno più spacca le gambe, nessuno più rimuove gomme.

Detto questo?
Tra un po' finiremo come la Romania, un paese di cui gli immigrati che giungono in Italia, quelli che lavorano, sono costretti a rifare tutti i corsi di studio perché la loro laurea qua non è contata.
Scommetto che tra 5, massimo 10 anni un laureato italiano non varrà come un laureato tedesco. Ci va bene che siamo in Europa, altrimenti sarebbe già successo.
Solo che il tracollo è inevitabile. Il giochino economico dei potenti è lo stesso: aumentiamo tassazioni indirette così aumentano i valori dei consumi, di conseguenza aumenta il PIL, perciò il rapporto debito pubblico/PIL diminuisce, così possiamo indebitarci di più e far credere di essere ricchi.
Ma in realtà non succede proprio niente: siamo sempre più indebitati, siamo sempre più sulll'orlo del tracollo, non produciamo e stiamo solo attendendo lentamente lo sfacelo.
Siamo come un malato terminale con la flebo: ma il sangue è marcio e non abbiamo più medicine.

Prepariamoci.


Io come faccio a prepararmi? Beh. Al momento ho la possibilità di seguire tre scelte di vita. E devo decidere entro settembre, ma sono già sicuro.
La prima: fare lo sciacallo di guerra e succhiare tutto dalla carcassa che muore. Non mi va, non è nel mio spirito.
La seconda: cercare di salvare l'Italia, rivoluzionando. Se non ci riesce Beppe Grillo, non ci riuscirò nemmeno io, non per fare facile disfattismo, ma perchè è palese.
La terza: andarmene. Doppia laurea con paese estero, in modo da salvarmi la faccia quando l'Italia sarà ancora di più lo zimbello del mondo. Più dell'Uganda. Quando l'Italia sarà l'Africa d'Europa. Andarmene con la prima tornata di immigrati "d'alto rango", insomma: abbandonare la nave che affonda.

Io scelgo la terza opzione. Non ho nessun motivo per rimanere qui. Ogni giorno ne ho conferma. Non ci credete? Potrei passare ore e ore a scrivere di tutte le mie esperienze, pur piccole, ma ahimé, quotidiane che mi stimolano a pensarla così.
E di esperienze ne ho avute: campo lavorativo amministrativo, dell'insegnamento, della scuola come studente, ludico, dello spettacolo. Sì, sono giovane, ma sono già fatalista come uno di 40 anni.

A mai più rivederci Italia. Io dalla nave che affonda scapperò il prima possibile, e vi conviene farlo anche VOI.

Questo perché come recita lo slogan con cui Grillo finisce i suoi post sul blog: "loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi neppure". Ebbene, Grillo ha ragione: loro non si arrenderanno mai, non gli conviene affatto e lo sanno benissimo, ma tanto hanno 60/70 anni, ne vivranno ancora 20 al massimo di cui 15 di pensione, non gliene frega niente. Siamo noi che saremo nella merda, passatemi il termine.
Ci conviene agire in modo economico, alla Sun-Tzu. Limitare i danni e le perdite, puntando a un guadagno futuro.

Chi può (ma chi vuole davvero in realtà può sempre e comunque), se ne vada il prima possibile.


Autore: Kulz Langbard

domenica 7 febbraio 2010

IDV? Il partito dei complottisti

A volte le idee di Di Pietro & company posso essere fondamentalmente giuste, un po' spinte e teatrali, però giuste. Altre volte però, ed è per questo che difficilmente (a meno che la situazione non cambi) io voterò Italia Dei Valori, spuntano delle dichiarazioni a dir poco scioccanti e molto stupide oserei dire, come ad esempio l'interrogazione parlamentare fatta dallo stesso Antonio Di Pietro sulle Scie Chimiche, oppure come le ultime dichiarazioni rilasciate da Gioacchino Genchi:

Dopo la perdita di popolarità per «l'outing della moglie di Berlusconi e il fuorionda» di Gianfranco Fini a Pescara, «provvidenziale - aveva detto Genchi al congresso Idv - è arrivata quella statuetta che miracolosamente ha salvato Berlusconi dalle dimissioni che sarebbero state imminenti». Genchi per sostenere la sua tesi avevi citato la sua «esperienza in polizia» e i «video che tanti giovani propongono su Youtube per capire che nel lancio non c'è nulla di vero». Poi aveva puntato il dito contro la scorta che «è come un anello o un preservativo che non può essere rotto», e contro lo stesso Berlusconi che «è uscito da quell'anello». E aveva parlato anche di una «pantomima coronata da quell'uscita di quel fazzoletto nero ed enorme che sembrava quello di Silvan, dal quale mancava solo che uscisse un coniglio». Genchi aveva anche ricordato la vicenda di diversi anni fa quando Berlusconi, all'epoca all'opposizione, mostrò «un cimicione enorme che ritrovò nel suo studio accusando le procure rosse e che era chiaramente falso».

E' vero che dopo ha detto di essere stato frainteso etc etc, però queste cose le ha dette e non si posso cambiare.
E' vero anche che l'IDV ha preso le distanze da queste dichiarazioni, ma Genchi le ha fatte al loro congresso.

La svolta un po' tendente al complottismo dell'IDV è abbastanza preoccupante sotto certi punti di vista, mostrando ancora una volta che "essere un politico laureato" non è sinonimo di conoscenza ed intelligenza.

Indovina chi è il vincitore fra PD e PDL al gioco "Riduci le tasse da una parte, e alzale dall'altra"


Berlusconi annuncia che durante il suo governo di avere abbassato le tasse:

Abbiamo abbassato le tasse, togliendo l'Ici e togliendo due miliardi alle imprese. Abbiamo superato con misure sagge e lungimiranti gli effetti peggiori della crisi, abbiamo aiutato le famiglie a basso reddito, gli anziani e abbiamo assicurato un sostegno a tutti coloro che hanno perso il lavoro e introdotto nuove tutele a chi non aveva la cassa integrazione

La sinistra invece controbatte con un lungo intervento per sbugiardare le fantasiose dichiarazioni di Berlusconi:


«Come al solito il presidente Berlusconi prende in giro gli italiani», ha dichiarato in una nota. «Innanzitutto, è stato il governo Prodi a eliminare l'Ici al 60% delle famiglie - ha ricordato - in secondo luogo, il governo Berlusconi le tasse le ha aumentate a lavoratori e imprese, dal momento che ha eliminato numerose detrazioni fiscali, tra le quali: la detrazione del 55% per le ristrutturazioni edilizie finalizzate al risparmio energetico; la detrazione del 19% per gli acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali; la detrazione del 19% per le spese di aggiornamento degli insegnanti. Sono stati svuotati, mediante il click day, i crediti di imposta per ricerca e innovazione, e per gli investimenti nel Mezzogiorno». Inoltre, ha aggiunto, «non è stato restituito il fiscal drag degli ultimi due anni ed è stata introdotta una pesante tassa sulle memorie virtuali dei dispositivi elettronici, quantificata, in media, in 100 euro l'anno a famiglia». «Infine, e soprattutto, il governo Berlusconi ha messo le mani nelle tasche degli italiani attraverso l'aumento delle tariffe dell'acqua e del gas, dei pedaggi autostradali, del costo dei biglietti dei treni e degli aerei, dei premi delle assicurazioni», ha insistito. «Non a caso, nonostante una recessione più pesante della media dell'area euro, abbiamo un'inflazione più alta», ha spiegato, «così i lavoratori perdono potere d'acquisto e le imprese competitività». Poi è sceso in campo il leader del Pd in persona. «Non so in quale paese vive - ha detto Bersani -. Da quando il governo ha detto che la crisi era passeggera e psicologica, abbiamo 700 mila disoccupati in più, un milione di persone sotto ammortizzatori sociali e decine di migliaia di piccole imprese saltate o a rischio di saltare». «Questi sono problemi che - secondo il segretario del Pd - si devono affrontare con un piglio più deciso e non raccontando fantasie». Riguardo le tasse, per Bersani «sono cresciute e siamo arrivati al 23 giugno come giorno in cui finiamo di lavorare per lo Stato. È un record»
Io concordo in tutto e per tutto a quanto detto dal PD, tanto che un mesetto fa avevo pure dedicato non uno, ma una serie di articoli che denunciavano le false promesse e sbugiardavano le dichiarazioni fatte da Berlusconi e company, come gli stipendi sotto la media nonostante un costo della vita fra i più alti, la promessa di ridurre la pressione fiscale poi sbugiardata dallo stesso Berlusconi, gli aumenti a Ipod, Cellulari, MP3, dischi rigidi e altro ancora che possa salvare o riprodurre musica, e altro ancora.

Vorrei precisare però una cosa: il caro PD è l'ultimo che dovrebbe parlare, e ora vi dico anche il perchè: la gente dimentica, ma su internet è molto difficile dimenticare, quindi sono andato un po' a vedere come si era comportato il vecchio governo Prodi per quando riguarda le tasse. Risultato: nei primi 5 mesi di governo aveva introdotto 69 tasse che potete trovare a questo indirizzo.

Divertente vero?


Per l'amor di Dio, in molte cose sono favorevolissimo, come l'aumento del bollo ai SUV in base alla potenza, l'IVA sui giochi e le scommesse e poche altre ancora che potete trovare poi su quel sito, però a volte è meglio iniziare a guardare a casa propria prima di criticare la casa degli altri.

Il gioco non è ancora finito però, perchè analizzando le tasse introdotte dal governo Prodi, ne ho trovate due in particolare che mi sono piaciute:

22. 3 1 aumento aliquote e revisione scaglioni IRPEF
53. 74 in caso di violazione patto di stabilità interno per gli enti locali: aumento automatico addizionale comunale IRPEF

Ma..la prima è quella che il PDL sono anni che dice che vuole togliere e invece non toglie, e la seconda è quella che poco tempo fa è stata approvata da questo stesso Governo! Ma allora...che differenze ci sono fra destra e sinistra????

Provate a vedere se trovate altre riforme simili fatte da Prodi che sono state riprese dal PDL, e continuate il gioco!


venerdì 5 febbraio 2010

Morgan, droga e Sanremo


Morgan, cantante ed ex giudice di XFactor, è stato escluso dal Festival di Sanremo 2010 per aver ammesso in una intervista di fare uso di cocaina, utilizzandola come medicinale contro la depressione.

L'opinione è divisa: c'è chi ritiene giusta l'esclusione, e chi invece no, ma quasi tutti concordano sul fatto che Morgan abbia dato un cattivo esempio ai giovani. Ora voglio dirvi il mio pensiero.

Io sono contrario all'esclusione di Morgan da Sanremo, per un motivo molto semplice: sfido chiunque a dimostrarmi che sulle centinaia di cantanti saliti su quel palco nessuno non abbia mai fatto uso di droghe (è inutile sfidarmi, tanto perdete).
Detto questo, vorrei fare una riflessione un po' più amplia: Morgan, come quasi tutti i cantanti, è considerato un idolo, soprattutto per quell'aria da ribelle che trasmette, un ribelle ironico e simpatica, senza problemi, come era nel suo personaggio di giudice. Dietro a tutto questo, dietro alla maschera, si nasconde un uomo, come tutti gli altri, se non peggio, visto che è arrivato a causa della depressione a fare uso di cocaina.
La realtà non è mai come appare, soprattutto per la gente famosa, basta solo guardare tutte le storie che ci sono dietro ai personaggi famosi. In fondo, sono uomini anche loro, solo più fortunati, e in alcuni casi più bravi, ma pur sempre uomini.
Ogni tanto però, sarebbe meglio stare zitti, onde evitare fraintendimenti e spingere la gente, che in buona parte è stupida, a fare cose sbagliate e che fanno pure male.


giovedì 4 febbraio 2010

Taormina su Processo Breve e Berlusconi

Volevo riportarvi questa intervista fatta all'ex avvocato di Berlusconi Taormina apparsa sul blog "Piovono Rane" di Alessandro Gilioli, il quale spiega gli obiettivi del Processo Breve e di Berlusconi nel prossimo futuro, facendo ricorso all'esperienza maturata negli anni in cui era avvocato del Premier. Buona lettura.


LA VERITA' SU B. RACCONTATA DAL SUO EX AVVOCATO

Conosco bene il modo con cui Berlusconi chiede ai suoi legali di fare le leggi ad personam, perché fino a pochi anni fa lo chiedeva a me. E, contrariamente a quello che sostiene in pubblico, con i suoi avvocati non ha alcun problema a dire che sono leggi per lui. Per questo oggi lo affermo con piena cognizione di causa: quelle che stanno facendo sono norme ad personam».

Carlo Taormina, 70 anni, è stato uno dei legali di punta del Cavaliere fino al 2008, quando ha mollato il premier e il suo giro – uscendo anche dal Parlamento – a seguito di quella che lui ora chiama «una crisi morale». Ormai libero da vincoli politici, in questa intervista a Piovonorane dice quello che pensa e che sa su Berlusconi e le sue leggi.


Avvocato, qual è il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento?
«La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che è fondamentale».

Mi spieghi meglio.
«Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve è stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finirà in un cassetto».

E perché?
«Perché il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii. Guardi, la trattativa è già in corso e l’Udc, ad esempio, ha detto che se lui rinuncia al processo breve, vota a favore del legittimo impedimentoı».



E poi che succede? Che c’entra il Lodo Alfano bis?
«Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta».

Mi faccia capire: Berlusconi sta facendo una legge – il legittimo impedimento -che già sa essere incostituzionale?
«Esatto. Non può essere costituzionale una legge in cui il presupposto dell’impedimento è una carica, in questo caso quella di presidente del consiglio. Non esiste proprio. L’impedimento per cui si può rinviare un’udienza è un impegno di quel giorno o di quei giorni, non una carica. Ad esempio, quando io avevo incarichi di governo, molte udienze a cui dovevo partecipare si facevano di sabato, che problema c’è? E si possono tenere udienze anche di domenica. Chiunque, quale che sia la sua carica, ha almeno un pomeriggio libero a settimana. Invece di andare a vedere il Milan, Berlusconi potrebbe andare alle sue udienze. E poi, seguendo la logica di questa legge, la pratica di ottenere rinvii potrebbe estendersi quasi all’infinito. Perché mai un sindaco, ad esempio, dovrebbe accettare di essere processato? Forse che per la sua città i suoi impegni istituzionali sono meno importanti? E così via. Insomma questa legge non sta in piedi, è destinata a una bocciatura alla Consulta. E Berlusconi lo sa, ma intanto la fa passare e la usa per un po’ di tempo, fino a che appunto non passa il Lodo Alfano bis, con cui si sistema definitivamente».

Come fa a esserne così certo?
«Ho lavorato per anni per Berlusconi, conosco le sue strategie. Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella».

Tipo?
«Quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002. Gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese apertamente e noi, fedeli esecutori della volontà del principe, ci siamo messi a scriverla. E abbiamo anche fatto un bel lavoretto, devo dire: sembrava tutto a posto. Poi una sera di fine ottobre, verso le 11, arrivò una telefonata di Ciampi».

Che all’epoca era Presidente della Repubblica.
«Esatto. E Ciampi chiese una modifica».

Quindi?
«Quindi io dissi a Berlusconi che con quella modifica non sarebbe servita più a niente. Lui ci pensò un po’ e poi rispose: “Intanto facciamola così, poi si vede”. Avevo ragione io: infatti la legge passò con quelle modifiche e non gli servì a niente».

Pentito?
«Guardi, la mia esperienza al Parlamento e al governo è stata interessantissima, direi quasi dal punto di vista scientifico. Ma molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage più ristretto del Cavaliere.

A chi si riferisce?
«A Cicchitto, a Bondi, a Denis Verdini, ma anche a Ghedini e Pecorella. Personaggi che hanno preso il sopravvento e che condizionano pesantemente il premier. E l’hanno portato a marginalizzare – a far fuori politicamente – persone come Martino, Pisanu e Pera. E adesso stanno lavorando su Schifani».

Prego?
«Sì, il prossimo che faranno fuori è Schifani. Al termine della legislatura farà la fine di Pera e Pisanu».

Ma mancano ancora tre anni e mezzo alla fine della legislatura…
«Non credo proprio. Penso che appena sistemate le sue questioni personali, diciamo nel 2011, Berlusconi andrà alle elezioni anticipate».

E perché?
«Perché gli conviene farlo finché l’opposizione è così debole, se non inesistente. Così vince un’altra volta e può aspettare serenamente che scada il mandato di Napolitano, fra tre anni, e prendere il suo posto».

Aiuto: mi sta dicendo che avremo Berlusconi fino al 2020?
«E’ quello a cui punta. E in assenza di un’opposizione forte può arrivarci tranquillamente. L’unica variabile che può intralciare questo disegno, più che il Pd, mi pare che sia il centro, cioè il lavorio tra Casini e Rutelli. Ma se questo lavorio funzionerà o no, lo vedremo solo dopo le regionali».



Articoli che potrebbero interessarti

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...