Il debito pubblico sale ancora e tocca un nuovo record ad agosto a quota 1.757.534 milioni di euro. È quanto emerge dal supplemento finanza pubblica del Bollettino Statistico della Banca d'Italia. Secondo i dati di Palazzo Koch, inoltre, le entrate fiscali dei primi otto mesi dell'anno si sono attestate a 250,961 miliardi di euro, il 2,5% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E' bene specificare però che:
Si tratta comunque del debito pubblico in valore assoluto e non di quello in percentuale del Pil, che è il dato valido ai fini del trattato di stabilità e di crescita (il cosiddetto Trattato di Maastricht).
All'indomani del mio articolo in cui parlo della differenza fra Inghilterra ed Italia (una che vende ponti per abbassare il debito, l'altra che li costruisce, inutili, per alzarlo), ecco che escono i dati poco (molto) incoraggianti. Sul fatto del valore assoluto, bisogna stare attenti: la cosa è grave, visto che il PIL italiano è in negativo, quindi il gap fra PIL e Debito Pubblico in teoria dovrebbe essere molto più ampio rispetto alla percentuale di crescita del solo Debito.
Da una parte era normale, vista la crisi e le varie spese extra sostenute (calamità naturali in primis), però ritorno alla mia domanda: che senso ha spendere soldi che non ci sono per opere ai limiti dell'utilità??
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