sabato 7 gennaio 2012

La lotta all'evasione aumenta la pressione fiscale?

Dopo l'operazione Cortina, l'argomento del momento è sicuramente la lotta all'evasione fiscale (a dimostrare di quanto utile sia stata). E' doveroso farla, però alcuni si lamentano in quanto, secondo loro, evadere è un diritto e un dovere se si considera l'elevatissima pressione fiscale italiana, in più essa con l'inasprirsi dei controlli, aumenta notevolmente.

La domanda sorge spontanea: la pressione fiscale aumenta con la lotta all'evasione? La risposta è ovviamente sì.

I numeri che vediamo sulla pressione fiscale (over 40% da tempo in Italia) sono al netto dell'evasione.
Premetto che come tasso di evasione medio nazionale prendo il 38.41% rilevato dall'Agenzia delle Entrate la scorsa primavera e come pressione fiscale il dato di 42.5% segnalato dal Sole24 del aprile scorso, per calcolare la pressione fiscale reale basta una semplice proporzione.

Se si evadono 38.41€ ogni 100€ e la pressione fiscale calcolata è pari a 42.5%, quella reale sarà:

42.5 : 100 = x : 138.41 da cui

x = (138.41*42.5)/100 = 58.82
La pressione fiscale reale per chi paga tutte le tasse è del 58.82%.

Quindi se la lotta all'evasione fosse (ipotesi assurda) efficace al 100%, gli evasori si ritroverebbero una pressione fiscale vicina al 60%, quindi aumenterebbe di circa 17-18 punti.


E' giusto combatterla? Ovviamente sì. E' giusto evadere come sostengono certi? No.

Bisogna però precisare: alcune aziende evadono per sopravvivere perchè, dati i costi delle tasse, se non evadessero chiuderebbero bottega domani.
Questo però NON è il caso di tutti i furbetti beccati a Cortina qualche giorno fa i quali, sì lamentano delle tasse, ma loro dichiarano talmente poco che la pressione fiscale reale su questi signori non è del 30% (come di solito vogliono che sia) ma del 5-10% (numeri a caso per dire che è molto più bassa). Non si facciano passere per vittime quindi.

Qual è la soluzione quindi? Bella domanda. E' come chiedersi se sia nato prima l'uovo o la gallina.

La mia modestissima idea è quella che prima di tutto un taglio della spesa sia doverso, per far sì che si inizino a tagliare un minimo di tassazione.
Fatto ciò, recuperare pesantemente i soldi evasi punendo severamente gli evasori e con quelli non aumentare la spesa, ma ridurre ulteriormente la tassazione (se proprio devono essere spesi, usarne una parte per pagare gli arretrati alle imprese che aspettano i pagamenti).

Vedremo Monti e i suoi cosa decideranno di fare.


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