Mi ricordo ancora le reazioni della gente preoccupata quando si superò la barriera dell'1.50€ per la prima volta, sembra passata un'eternità ed invece è successo (se non ricordo male) neanche 3 anni fa.
Benzina e gasolio oggi sono alle stelle: la prima in particolare sta per toccare il traguardo di 1.80€ al litro.
A differenza di allora il petrolio non è a valori altissimi, quindi le cause sono altre: le tasse.
Il governo ha aumentato ancora le accise, ha aumentato l'Iva e la aumenterà il prossimo anno (comportando un ulteriore aumento del carburante).
Tempo fa avevo mostrato come circa il 60% di quello che pagate al benzinaio lo versate allo Stato. Ora quella cifra è sicuramente superiore.
Ma perchè lo stato tassa così tanto e continuamente il carburante (benzina e gasolio)? Le ragioni sono semplici.
Per prima cosa, sono tasse impossibili da evadere (visto che è di moda il topic), quindi di "sicura riscossione" da questo punto di vista.
L'altro motivo è più di natura economica: il petrolio (e derivati) hanno una domanda anelastica, ovvero nonostante il prezzo del bene aumenti, la domanda per lo stesso rimane sostanzialmente invariata e un'offerta al contrario molto elastica (in base alla quantità offerta il prezzo cambia automaticamente).
Lo Stato è quindi incentivato a tassare beni come questo. Le tasse infatti aumentano il prezzo del bene (benzina in questo caso), ma la quantità consumata rimane uguale. I conti sono facili:
Se prima lo Stato in un tempo t0 guadagnava
R0 = P(X%)Q
con
P: prezzo benzina alla pompa;
X%: percentuale del prezzo che incassa lo Stato (la tassazione)
Q: quantità benzina consumata
al tempo t1, dopo l'introduzione di una nuova accisa "a", guadagna
R1 = P[(X+a)]%Q
con R1>R0
Per questo motivo la benzina (gasolio) viene tassata così frequentemente e facilmente. E' una fonte di guadagno sicura.
Anche se aumentasse di 10-20 centesimi, noi tutti non rinunceremmo all'uso della macchina in quanto fondamentale (per andare al lavoro, fare la spesa e commissioni varie). Certo, può darsi che negli spostamenti più brevi scegliamo la bicicletta, però è una quantità talmente minima che si va a perdere da risultare fin trascurabile (infatti nelle due formule ho tenuto Q).
PS: per chi volesse approfondire, consiglio di leggere anche l'effetto della tassazione su consumatori e produttori in caso di domanda perfettamente elastica o inelastica. E' dimostrato che nel secondo caso è sui consumatori che grava l'intero apporto della tassa.
2 commenti:
Non dimentichiamo che, in teoria, la tassazione degli idrocarburi può servire anche a spostare quote di traffico dalla ruota ad altro, ad esempio su rotaia. E qui entra in gioco la tanto bistrattata TAV....
Sarebbe relativamente "SEMPLICE" se consideriamo di utilizzare l'olio derivante da fritture (opportunamente trattato): meno inquinamento, ce se lo potrebbe produrre in casa = meno accise e tasse varie allo stato, purtroppo però "puzzano" di fritto i fumi ed occorrerebbe apportare piccole modifiche all'impianto d'inniezzione.
Ciò per quanto riguarda il diesel.
Oppure usare alcool derivante dalla distillazzione (anch'esso opportunamente trattato, almeno 90° di purezza) per quanto riguarda la benzina.
Ma lo stato una cosa simile non se può permettere, ci sono troppi interessi in ballo e troppe poltrone da tenere riscaldate...Paghiamo ancora per una guerra conclusasi oramai da più di 65 anni, il resto dei commenti vengono da se!!!...
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