Una lezione da tenere ben presente quando si parla di cassa integrazione e di sussidi di disoccupazione.
Per come sono organizzate in Italia, le cose non vanno assolutamente bene: bisognerebbe riformare il sistema eliminando le varie casse integrazioni sostituendole con i sussidi di disoccupazione erogati però solo e soltanto per i lavoratori che A) frequentano attivamente corsi di formazione e B) si impegnano concretamente a cercare un lavoro.
Questo significa che per chi sta a casa a girare i pollici o lavora in nero, l'assegno non viene erogato.
La storia che il lavoratore in cassa integrazione se ne sta a casa a fare nulla (o a lavorare in nero) fino a quando percepisce i soldi deve finire.
La frase poi vale anche poi per l'età pensionabile che nel nostro paese è stata ampiamente sfruttata come mossa elettorale (fra prepensionamenti, baby pensioni e il non legarla alla speranza di vita) con le cause che oggi stiamo pagando e in futuro i giovani pagheranno.
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