A volte ci si dimentica che è solo una partita di calcio
Prima pagina di "Libero" e "Il Giornale"
Borghezio: "Balotelli e’ padano con la pelle scura, e questo per me va benissimo"
Luca D'Alessandro (PDL) " E la culona inchiavabile se lo prende in quel posto"
(se ne avete altri postate nei commenti)
sabato 30 giugno 2012
martedì 26 giugno 2012
Perchè Grillo ha detto quelle cose sulla Siria?
Hanno fatto giustamente indignare tutti le parole di Grillo sulla questione "Siria". Ma perchè Grillo se ne è uscito con queste cose?
Queste sono, assieme alla sparata sull'Iran-Usa (più farina del sangue del padre della moglie Parvin, Nasratollah Tadjk), le parole giustamente contestate a Beppe Grillo. Considerando che queste tesi sono sostenute dai vari complottisti come Giulietto Chiesa, mi pare superfluo star qui a discutere su pirlate del genere.
Tengo a sottolineare però che il comico è uscito con questa cosa dopo che sul suo blog è apparso un breve articolo scritto da (mi pare di capire) una lettrice, tal Lucia P. dal titolo "In Siria è atrocità senza fine". L'articolo dice cose giuste, ma vi invito a leggere i vari commenti scritti dai lettori del blog. Uno in particolare che li riassume tutti, di tal "zapper" (sì perchè senza metterci la faccia è più facile scrivere idiozie):
La domanda è: che ne pensa il Movimento 5 Stelle di tutto ciò? E da chi è composto? Da gente come Lucia o da gente come zapper? (tra l'altro nickname perfetto. Andasse davvero a zappare al posto di scrivere su internet).
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I massacri in Siria? «Ci sono cose che non possiamo capire. Non sappiamo se sia una vera guerra civile o si tratti d'agenti infiltrati nel Paese»
Queste sono, assieme alla sparata sull'Iran-Usa (più farina del sangue del padre della moglie Parvin, Nasratollah Tadjk), le parole giustamente contestate a Beppe Grillo. Considerando che queste tesi sono sostenute dai vari complottisti come Giulietto Chiesa, mi pare superfluo star qui a discutere su pirlate del genere.
Tengo a sottolineare però che il comico è uscito con questa cosa dopo che sul suo blog è apparso un breve articolo scritto da (mi pare di capire) una lettrice, tal Lucia P. dal titolo "In Siria è atrocità senza fine". L'articolo dice cose giuste, ma vi invito a leggere i vari commenti scritti dai lettori del blog. Uno in particolare che li riassume tutti, di tal "zapper" (sì perchè senza metterci la faccia è più facile scrivere idiozie):
i commenti sono confortanti, la maggior parte non si beve queste panzane. ma come mai è stato scelto un post sfacciatamente pro-NATO? che aria tira? si voleva solo tastare il terreno? non è che si vuole fare occhiolini a "qualcuno"? nessuno se lo domanda?Su una cosa ha ragione: si voleva tastare il terreno e i risultati li vediamo nell'intervista.
La domanda è: che ne pensa il Movimento 5 Stelle di tutto ciò? E da chi è composto? Da gente come Lucia o da gente come zapper? (tra l'altro nickname perfetto. Andasse davvero a zappare al posto di scrivere su internet).
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lunedì 25 giugno 2012
Ma se le aziende chiudono è colpa di Mario Monti?
Oramai è ufficiale: Berlusconi è tornato. Se pensavate che se ne fosse andato per sempre, vi sbagliavate e io lo scrissi su queste pagine già qualche mese fa quando il cavaliere sembrava (politicamente) morto.
Leggendo cose come quella in foto mi preoccupo e non poco di una sua possibile rielezione o comunque di un discreto successo alle elezioni del 2013. Sono passati pochi mesi ma sembrano davvero anni e si sa, la mente delle persone purtroppo è molto, troppo, corta.
Sicuramente il professor Monti ha le sue colpe e, se siete miei lettori abituali, non c'è bisogno che vi dica cosa penso sul suo operato fino ad ora ma attenzione a non fare confusione.
La crisi italiana arriva da lontano e i responsabili sono i politici, NON i professori in questione. Il politico che con la discesa in campo avrebbe dovuto cambiare le cose, Berlusconi appunto, non ha fatto altro che PEGGIORARLE, tradendo ripetutamente i suoi elettori (tranne quelli apparteneti a caste, loro si son sempre salvati, per nostra sfortuna). Non starò qui a ripostare i fatti, con il tag "Berlusconi" avrete tutti gli articoli che vi spiegheranno da dove venga la crisi e del perchè la colpa dei fallimenti di aziende, società, imprenditori etc etc siano una conseguenza di quelle politiche e non di queste.
Le riforme di Monti, seppur per la maggiore non appoggiandole, sono una conseguenza degli errori (e potrei dire altro ma non lo faccio) commessi dal signori Berlusconi, Tremonti etc etc. Ricordatevelo sempre, soprattutto quando andrete a votare.
Come ho scritto: Berlusconi è tornato: se lo rivotate siete italIDIOTI
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domenica 24 giugno 2012
Formigoni si deve dimettere (e vergognare)
Altro scandalo per il governatore della Lombardia. Ma voi lombardi proprio non vi vergognate ad averlo come vostro rappresentate?
Se fossimo in un paese occidentale normale e civile come gli altri (che giustamente ci bacchettano e prendono in giro) un personaggio del genere sarebbe di tutto (di TUTTO) tranne che il governatore di una delle regioni più importanti del paese dal punto di vista economico.
Sebbene sia sbagliato giudicare prima che il tribunale emetta il proprio giudizio, questa volta faccio un'eccezione: colpevole o no, Formigoni si deve dimettere, oltre che vergognare.
Lasciando stare il passato (più o meno recente), vorrei far notare la dichiarazione del "Formi" che definisce una "bufala" la notizie riportata dal Corriere della Sera riguardo l'indagine nei suoi confronti.
Questo signore mente sapendo di mentire (ha imparato bene) e a differenza degli altri lo fa spudoratamente davanti alle telecamere, chiamando in causa fin il direttore De Bortoli, intimandolo di rimuovere la falsa (secondo lui) notizia. Siamo a livelli folli e sinceramente mi chiedo il perchè i cittadini lombardi non facciano nulla per sbarazzarsene.
Ripeto poi agli elettori del PDL che sì, siete peggiori, MOLTO peggiori dei vostri ex amici leghisti. I politici della Lega coinvolti hanno avuto il buon senso di andarsene ("costretti" dai loro elettori), mentre i vostri di fronte all'evidenza negano di essere indagati.Essendo il politico "rappresentante" di chi lo ha votato, di voi ne esce un'immagine imbarazzante.
Non so più che dirvi. Siete davvero così imbarazzanti?
Se fossimo in un paese occidentale normale e civile come gli altri (che giustamente ci bacchettano e prendono in giro) un personaggio del genere sarebbe di tutto (di TUTTO) tranne che il governatore di una delle regioni più importanti del paese dal punto di vista economico.
Sebbene sia sbagliato giudicare prima che il tribunale emetta il proprio giudizio, questa volta faccio un'eccezione: colpevole o no, Formigoni si deve dimettere, oltre che vergognare.
Lasciando stare il passato (più o meno recente), vorrei far notare la dichiarazione del "Formi" che definisce una "bufala" la notizie riportata dal Corriere della Sera riguardo l'indagine nei suoi confronti.
Questo signore mente sapendo di mentire (ha imparato bene) e a differenza degli altri lo fa spudoratamente davanti alle telecamere, chiamando in causa fin il direttore De Bortoli, intimandolo di rimuovere la falsa (secondo lui) notizia. Siamo a livelli folli e sinceramente mi chiedo il perchè i cittadini lombardi non facciano nulla per sbarazzarsene.
Ripeto poi agli elettori del PDL che sì, siete peggiori, MOLTO peggiori dei vostri ex amici leghisti. I politici della Lega coinvolti hanno avuto il buon senso di andarsene ("costretti" dai loro elettori), mentre i vostri di fronte all'evidenza negano di essere indagati.Essendo il politico "rappresentante" di chi lo ha votato, di voi ne esce un'immagine imbarazzante.
Non so più che dirvi. Siete davvero così imbarazzanti?
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mercoledì 20 giugno 2012
Le incredibili richieste a Google dell'ex Governo Berlusconi
L'ex governo Berlusconi ha chiesto a Google di cancellare un video satirico su Youtube sull'allora Premier
Per chi non conosce l'inglese
January to June 2011
Italy
We received a request from the Central Police in Italy to remove a YouTube video that satirized Prime Minister Silvio Berlusconi’s lifestyle. We did not comply with this request.
Per chi non conosce l'inglese
Abbiamo ricevuto un richiesta dalla Polizia Centrale in Italia di rimuovere un video di Youtube che satireggiava sullo stile di vita del Primo Ministro Silvio Berlusconi. Noi non abbiamo soddisfatto questa richiesta.Sempre per quella questione del rispetto all'estero...
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martedì 19 giugno 2012
Sottosegretario Polillo, sicuro che gli italiani lavorino meno degli altri?
Lavorare 7 giorni in più, riducendo le ferie, per aumentare la produttività e far crescere il Pil. Questa la ricetta del sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo
Vorrei ricordare inoltre che lavorare di più non vuol dire lavorare meglio e i dati sopra lo mostrano chiaramente. Lavorare di più generalmente è sintomo di una bassa produttività per ora, la quale comporta un basso stipendio. Il lavoratore si vede costretto a lavorare di più per guadagnare di più. Per questo motivo sostanzialmente nei paesi sviluppati si lavora meno rispetto ai paesi in via di sviluppo (certamente poi entrano in gioco diritti maggiori, maggiore protezione etc etc ma queste sono dovute al fatto che essendo più produttivi i lavoratori possonoi pretendere di lavorare meno). Un altro esempio è la progressione diminuizione delle ore lavorative nei paesi sviluppati dall'inizio '900 ad oggi.
Vuole un consiglio, anzi due, per abbattere i costi delle imprese?
1) Diminuire le tasse
2) Eliminare tutta la burocrazia inutile
Altro che lavorare di più e gratis.
Lavoriamo mediamente 9 mesi l'anno e credo che ormai questo tempo sia troppo breveQueste le parole di Polillo sulle quali vorrei fare una breve riflessione. Prima di tutto mi piacerebbe sapere da dove abbia preso questo dato e quali giorni di non lavoro vengano considerati visto che 3 mesi di ferie forse solo loro politici li fanno. In secondo luogo, se il sottosegretario ha ragione nel dire che "nel brevissimo periodo, per aumentare la produttività del Paese lo choc può avvenire dall'aumento dell'input di lavoro, senza variazioni di costo", vorrei far notare anche che gli italiani, come media di ore annuali, siano fra i più lavoratori fra i paesi OCSE mentre i paesi con minor ore di lavoro sono Germania, Danimarca, Francia, Olanda.
Vorrei ricordare inoltre che lavorare di più non vuol dire lavorare meglio e i dati sopra lo mostrano chiaramente. Lavorare di più generalmente è sintomo di una bassa produttività per ora, la quale comporta un basso stipendio. Il lavoratore si vede costretto a lavorare di più per guadagnare di più. Per questo motivo sostanzialmente nei paesi sviluppati si lavora meno rispetto ai paesi in via di sviluppo (certamente poi entrano in gioco diritti maggiori, maggiore protezione etc etc ma queste sono dovute al fatto che essendo più produttivi i lavoratori possonoi pretendere di lavorare meno). Un altro esempio è la progressione diminuizione delle ore lavorative nei paesi sviluppati dall'inizio '900 ad oggi.
Vuole un consiglio, anzi due, per abbattere i costi delle imprese?
1) Diminuire le tasse
2) Eliminare tutta la burocrazia inutile
Altro che lavorare di più e gratis.
domenica 17 giugno 2012
La saggia scelta dei cittadini greci di rimanere nell'Euro
Complimenti ai Greci per le elezioni pro Euro
Le elezioni in Grecia tanto temute dall'Eurogruppo si sono concluse: i cittadini greci hanno scelto, con il voto, di rimanere ancorati all'Euro e all'Europa. I conservatori pro Euro di Samars (Nuova Democrazia) sono il primo partito. La sinistra radicale di Syriza è all'opposizione.
La battaglia Euro vs Dracma ha decretato la moneta unica come vincitrice. Scelta razionale e molto saggia quella dei greci visto tutto quello che avrebbe portato il ritorno del vecchio conio (il link parla della Lira ma un discorso analogo può essere fatto per la Dracma).
Una nota per quelli che poi pensano che l'abbandono dell'Euro avrebbe come conseguenza la fine dell'austerity: non c'è nulla di più sbagliato nel pensare ciò per un motivo semplice.
Tornare alla Dracma vuol dire, de facto, svalutare la moneta, svalutare il debito e quindi non pagare una quota più o meno grande dello stesso. Questo comporterebbe il rubare (sì, rubare) soldi a tutti gli investitori, cittadini greci in primis, che hanno finanziato la spesa pubblica e tutti gli sprechi dei politici. Il risultato di tutto ciò è l'impossibilità di finanziarsi sul mercato (se non a tassi impagabili) e quindi l'impossibilità di fare debito. Data questa cosa, è palese che la Grecia debba continuare l'austerity (anzi, dovrebbe AUMENTARLA!) per contenere tutte le spese che in questi anni non è riuscita a pagare con le sole entrate! La situazione quindi diverrebbe ancora più dura per i cittadini. Per fortuna loro lo hanno capito.
Le elezioni in Grecia tanto temute dall'Eurogruppo si sono concluse: i cittadini greci hanno scelto, con il voto, di rimanere ancorati all'Euro e all'Europa. I conservatori pro Euro di Samars (Nuova Democrazia) sono il primo partito. La sinistra radicale di Syriza è all'opposizione.
La battaglia Euro vs Dracma ha decretato la moneta unica come vincitrice. Scelta razionale e molto saggia quella dei greci visto tutto quello che avrebbe portato il ritorno del vecchio conio (il link parla della Lira ma un discorso analogo può essere fatto per la Dracma).
Una nota per quelli che poi pensano che l'abbandono dell'Euro avrebbe come conseguenza la fine dell'austerity: non c'è nulla di più sbagliato nel pensare ciò per un motivo semplice.
Tornare alla Dracma vuol dire, de facto, svalutare la moneta, svalutare il debito e quindi non pagare una quota più o meno grande dello stesso. Questo comporterebbe il rubare (sì, rubare) soldi a tutti gli investitori, cittadini greci in primis, che hanno finanziato la spesa pubblica e tutti gli sprechi dei politici. Il risultato di tutto ciò è l'impossibilità di finanziarsi sul mercato (se non a tassi impagabili) e quindi l'impossibilità di fare debito. Data questa cosa, è palese che la Grecia debba continuare l'austerity (anzi, dovrebbe AUMENTARLA!) per contenere tutte le spese che in questi anni non è riuscita a pagare con le sole entrate! La situazione quindi diverrebbe ancora più dura per i cittadini. Per fortuna loro lo hanno capito.
Travaglio, hai torto marcio e ti spiego il perchè
L'intervista di Travaglio ha Beppe Grillo a sollevato una marea di critiche al giornalista. Critiche, a mio modo di vedere, sacrosante
Lavorare come giornalista in un quotidiano italiano ed intervistare l'uomo del momento, Beppe Grillo, è un privilegio che per anni non è stato dato a nessuno, fino a pochi giorni fa. Marco Travaglio, da sempre pupillo di Grillo, ha avuto questo privilegio e sulle pagine de "Il Fatto Quotidiano" ha posto alcune domande al comico/politico genovese. E qui arrivano le critiche.
Travaglio ha fatto delle domande banali, scontate e in alcun modo critiche verso Grillo e/o il Movimento 5 Stelle da lui guidato assieme a Casaleggio. Molti giornalisti e bloggers lo hanno criticato proprio per questo "buonismo" nelle domande, quasi da evitare di mettere in cattiva luce colui che da molti è visto come il "salvatore della patria" tanto da indurre lo stesso Travaglio ad una contro risposta ai suoi colleghi giornalisti.
Scrive Travaglio:
Ha ragione: giornalisti servi che non hanno mai fatto una domanda seria e giusta (oserei dire ragionevole) ai vari Berlusconi, Tremonti, Bossi etc etc sono gli ultimi a potersi lamentare. Ciò però NON giustifica il comportamento anch'esso da servo tenuto dal giornalista del Fatto nei confronti di Beppe Grillo. E' facile porre (o voler porre) domande scomode a chi ti sta antipatico, molto più difficile è farle a chi ti ha sostenuto da sempre, a chi ti permette di tenere una "rubrica" sul suo blog ("Passaparola"), a chi consideri l'uomo capace di distruggere la politica italiana.
Personalmente ritengo Grillo migliori di tutti i politici citati ma non per questo deve essere esente da domande scomode o da critiche (e questo lo dico a Travaglio, ma anche a molti miei lettori). Mi sarebbe piaciuto leggere le domande segnalate sul blog "ilnichilista", che ritengo molti più corrette e pertinenti.
Porre domande facili (da "servo" come ho provocatoriamente scritto) pone il giornalista Marco Travaglio allo stesso infimo livello dei suoi colleghi che lui stesso ha criticato negli anni e critica nella sua controrisposta. Dirò di più, lo pone al di sotto degli stessi, visto che dovrebbe essere lui il primo a dare il buon esempio seguendo ciò che ha sempre sostenuto.
Come sempre, la COERENZA, questo termine semi-sconosciuto in Italia, prima di tutto.
PS: vorrei far notare che, in questo blog, il sottoscritto critica tutto e tutti senza guardare in faccia a nessuno, premiando con lo stesso metodo quando è il caso di farlo.
Lavorare come giornalista in un quotidiano italiano ed intervistare l'uomo del momento, Beppe Grillo, è un privilegio che per anni non è stato dato a nessuno, fino a pochi giorni fa. Marco Travaglio, da sempre pupillo di Grillo, ha avuto questo privilegio e sulle pagine de "Il Fatto Quotidiano" ha posto alcune domande al comico/politico genovese. E qui arrivano le critiche.
Travaglio ha fatto delle domande banali, scontate e in alcun modo critiche verso Grillo e/o il Movimento 5 Stelle da lui guidato assieme a Casaleggio. Molti giornalisti e bloggers lo hanno criticato proprio per questo "buonismo" nelle domande, quasi da evitare di mettere in cattiva luce colui che da molti è visto come il "salvatore della patria" tanto da indurre lo stesso Travaglio ad una contro risposta ai suoi colleghi giornalisti.
Scrive Travaglio:
Da quando abbiamo pubblicato un lungo colloquio con Grillo, riceviamo lezioni di giornalismo dai migliori servi del regime, tutta gente che non ha mai fatto una domanda in vita sua o, se gliene scappava una, correva a chiedere il permesso a Berlusconi o a Bisignani. Alcuni ci spiegano che le domande erano sbagliate, senza peraltro suggerirci quelle giuste
Ha ragione: giornalisti servi che non hanno mai fatto una domanda seria e giusta (oserei dire ragionevole) ai vari Berlusconi, Tremonti, Bossi etc etc sono gli ultimi a potersi lamentare. Ciò però NON giustifica il comportamento anch'esso da servo tenuto dal giornalista del Fatto nei confronti di Beppe Grillo. E' facile porre (o voler porre) domande scomode a chi ti sta antipatico, molto più difficile è farle a chi ti ha sostenuto da sempre, a chi ti permette di tenere una "rubrica" sul suo blog ("Passaparola"), a chi consideri l'uomo capace di distruggere la politica italiana.
Personalmente ritengo Grillo migliori di tutti i politici citati ma non per questo deve essere esente da domande scomode o da critiche (e questo lo dico a Travaglio, ma anche a molti miei lettori). Mi sarebbe piaciuto leggere le domande segnalate sul blog "ilnichilista", che ritengo molti più corrette e pertinenti.
Porre domande facili (da "servo" come ho provocatoriamente scritto) pone il giornalista Marco Travaglio allo stesso infimo livello dei suoi colleghi che lui stesso ha criticato negli anni e critica nella sua controrisposta. Dirò di più, lo pone al di sotto degli stessi, visto che dovrebbe essere lui il primo a dare il buon esempio seguendo ciò che ha sempre sostenuto.
Come sempre, la COERENZA, questo termine semi-sconosciuto in Italia, prima di tutto.
PS: vorrei far notare che, in questo blog, il sottoscritto critica tutto e tutti senza guardare in faccia a nessuno, premiando con lo stesso metodo quando è il caso di farlo.
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martedì 12 giugno 2012
Stereotipi Europei
Tedeschi i più lavoratori, greci i più scansafatiche (assieme agli italiani). Noi i più corrotti.
Curioso articolo quello apparso sul blog "Graphic detail" dell'Economist in cui vengono riportare le opinioni di 8 paesi dell'UE (Britain, France, Germany, Czech Republic, Greece, Italy, Poland e Spain) su chi fosse il più lavoratore, chi il più "scansafatiche", chi il più corrotto e chi il meno corrotto. Il risultato lo trovate nella tabella a fianco.
Come prevedibile, i tedeschi sono quelli che ne escono meglio, mentre il non ambito trono dei peggiori ce lo giochiamo noi e i greci.
Prima di dare tutta la colpa all'Euro, forse sarebbe il caso di porsi qualche domanda chiedendosi (ad esempio) il perchè della nostra pessima reputazioni all'estero e (sempre ad esempio) se i nostri problemi non siano una conseguenza delle cause per le quali siamo così mal visti.
Curioso articolo quello apparso sul blog "Graphic detail" dell'Economist in cui vengono riportare le opinioni di 8 paesi dell'UE (Britain, France, Germany, Czech Republic, Greece, Italy, Poland e Spain) su chi fosse il più lavoratore, chi il più "scansafatiche", chi il più corrotto e chi il meno corrotto. Il risultato lo trovate nella tabella a fianco.
Come prevedibile, i tedeschi sono quelli che ne escono meglio, mentre il non ambito trono dei peggiori ce lo giochiamo noi e i greci.
Prima di dare tutta la colpa all'Euro, forse sarebbe il caso di porsi qualche domanda chiedendosi (ad esempio) il perchè della nostra pessima reputazioni all'estero e (sempre ad esempio) se i nostri problemi non siano una conseguenza delle cause per le quali siamo così mal visti.
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lunedì 11 giugno 2012
Capite il perchè è d'obbligo tagliare la spesa pubblica?
Aumentare le tasse o tagliare la spesa? Credo che la risposta giusta sia sempre più ovvia
Più e più volte su questo piccolo blog ho scritto che la nostra via d'uscita dalla crisi sta nel tagliare l'ENORME spesa pubblica dello Stato, piena di sprechi ed inefficienze.
L'aumento delle entrate attraverso una maggiore tassazione porterà solamente ad ingigantire gli sprechi (o, nella "migliore" delle ipotesi, a mantenerli al livello attuale), riempiendo il portafoglio di tutti gli individui più o meno inutili che ne fanno parte.
In un paese in cui la tassazione per le imprese raggiunge il 68% e la spesa supera il 50% del PIL, una persona ragionevole, visto il livello medio dei servizi forniti, dove va a riformare?
Quando leggo, vista la situazione, che si faticano a trovare 4-5 miliardi e si chieda l'aiuto di altri tecnici mi viene da piangere.
La crescita non si ottiene invocandola, ma facendo le riforme giuste andando contro ai "poteri forti"del paese (leggasi "caste"). Spero che Monti&company prima o poi lo capiranno e abbiano il coraggio di farlo (anche se, francamente, ci credo poco).
I ministeri costano 283 miliardi, la metà solo per farli funzionare
Dal dossier del servizio bilancio del Senato emergono cifre interessanti: 848 milioni pagati per le intercettazioni, poco più di 400, invece, per sostenere l'università. Il ministero della Difesa (quota 19 miliardi) spende quasi tutto (17) per il suo funzionamento, il resto va per la costruzione e acquisto di impianti e servizi
Più e più volte su questo piccolo blog ho scritto che la nostra via d'uscita dalla crisi sta nel tagliare l'ENORME spesa pubblica dello Stato, piena di sprechi ed inefficienze.
L'aumento delle entrate attraverso una maggiore tassazione porterà solamente ad ingigantire gli sprechi (o, nella "migliore" delle ipotesi, a mantenerli al livello attuale), riempiendo il portafoglio di tutti gli individui più o meno inutili che ne fanno parte.
In un paese in cui la tassazione per le imprese raggiunge il 68% e la spesa supera il 50% del PIL, una persona ragionevole, visto il livello medio dei servizi forniti, dove va a riformare?
Quando leggo, vista la situazione, che si faticano a trovare 4-5 miliardi e si chieda l'aiuto di altri tecnici mi viene da piangere.
La crescita non si ottiene invocandola, ma facendo le riforme giuste andando contro ai "poteri forti"del paese (leggasi "caste"). Spero che Monti&company prima o poi lo capiranno e abbiano il coraggio di farlo (anche se, francamente, ci credo poco).
sabato 9 giugno 2012
Sull'attacco di Anonymous a Grillo
Due righe di riflessione sull'attacco degli hackers più famosi al mondo al blog del comico genovese
Anonymous attacca il blog di Beppe Grillo. I motivi del gesto li trovate in questo articolo di Giornalettismo. Non voglio giudicare il loro gesto, dire se abbiano fatto bene o no (leggendo le motivazioni, ci sarebbero molti altri siti da oscurare ben più pericolosi di quello di Beppe Grillo), ma vorrei sottolineare la non coerenza del popolo dei grillini.
Leggendo i vari commenti (ad esempio di quel post linkato) si capisce come i sostenitori del Beppe nazionale, da veri e propri adepti, si sono rivoltati contro gli hackers.
Ho scritto "adepti" volutamente, perchè per alcuni il grillismo (come il berlusconismo del resto) è una vera e propria religione in cui le parole del comico sono vangelo, quasi fosse Gesù Cristo. Chi va contro è un eretico, nemico e pericolo per democrazia e servo della finanza globale.
C'è addirittura chi scrive che Anonymous è gestito dai nostri politici! Ma come? Se gli hackers attaccano chi volete voi va bene, ma se toccano (con alcune motivazioni più che legittime) il vostro capo allora no?
Sulla carta è migliori di altri, ma a causa di queste persone (oltre a varie proposte di Grillo) io nutro più di un dubbio sul movimento 5 stelle. Di persone che seguono in tutto e per tutto un leader arrivando anche ad oscurare la razionalità, tralasciando la coerenza, mi fido poco, molto poco.
Anonymous attacca il blog di Beppe Grillo. I motivi del gesto li trovate in questo articolo di Giornalettismo. Non voglio giudicare il loro gesto, dire se abbiano fatto bene o no (leggendo le motivazioni, ci sarebbero molti altri siti da oscurare ben più pericolosi di quello di Beppe Grillo), ma vorrei sottolineare la non coerenza del popolo dei grillini.
Leggendo i vari commenti (ad esempio di quel post linkato) si capisce come i sostenitori del Beppe nazionale, da veri e propri adepti, si sono rivoltati contro gli hackers.
Ho scritto "adepti" volutamente, perchè per alcuni il grillismo (come il berlusconismo del resto) è una vera e propria religione in cui le parole del comico sono vangelo, quasi fosse Gesù Cristo. Chi va contro è un eretico, nemico e pericolo per democrazia e servo della finanza globale.
C'è addirittura chi scrive che Anonymous è gestito dai nostri politici! Ma come? Se gli hackers attaccano chi volete voi va bene, ma se toccano (con alcune motivazioni più che legittime) il vostro capo allora no?
Sulla carta è migliori di altri, ma a causa di queste persone (oltre a varie proposte di Grillo) io nutro più di un dubbio sul movimento 5 stelle. Di persone che seguono in tutto e per tutto un leader arrivando anche ad oscurare la razionalità, tralasciando la coerenza, mi fido poco, molto poco.
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