sabato 9 giugno 2012

Sull'attacco di Anonymous a Grillo

Due righe di riflessione sull'attacco degli hackers più famosi al mondo al blog del comico genovese

Anonymous attacca il blog di Beppe Grillo. I motivi del gesto li trovate in questo articolo di Giornalettismo. Non voglio giudicare il loro gesto, dire se abbiano fatto bene o no (leggendo le motivazioni, ci sarebbero molti altri siti da oscurare ben più pericolosi di quello di Beppe Grillo), ma vorrei sottolineare la non coerenza del popolo dei grillini.

Leggendo i vari commenti (ad esempio di quel post linkato) si capisce come i sostenitori del Beppe nazionale, da veri e propri adepti, si sono rivoltati contro gli hackers.

Ho scritto "adepti" volutamente, perchè per alcuni il grillismo (come il berlusconismo del resto) è una vera e propria religione in cui le parole del comico sono vangelo, quasi fosse Gesù Cristo. Chi va contro è un eretico, nemico e pericolo per democrazia e servo della finanza globale.

C'è addirittura chi scrive che Anonymous è gestito dai nostri politici! Ma come? Se gli hackers attaccano chi volete voi va bene, ma se toccano (con alcune motivazioni più che legittime) il vostro capo allora no?

Sulla carta è migliori di altri, ma a causa di queste persone (oltre a varie proposte di Grillo) io nutro più di un dubbio sul movimento 5 stelle. Di persone che seguono in tutto e per tutto un leader arrivando anche ad oscurare la razionalità, tralasciando la coerenza, mi fido poco, molto poco.

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