sabato 23 luglio 2011

Il compagno Giulio ed il compagno Giuliano a confronto



Ho parlato della manovra finanziaria targata Tremonti basata quasi esclusivamente su una maggiore tassazione, inclusi ovviamente i ceti medio bassi.

Con una pressione fiscali reale che si avvicina al 55-60% ed una spesa pubblica inutile ed insostenibile, mi sembra corretto alzare per la maggiore la prima variabile invece di tagliare con decisione la seconda. E poi questi nuovi PSI-DC mettono la parola "libertà" nel loro nome.



Riforme interessanti poi sono state fatte dal neo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia (anche nel nome si assomigliano). Questo neo salvatore dei lavoratori, alla Nichi Vendola quasi, ha scoperto subito le proprie carte, anche se i lettori di questo blog non ne saranno sorpresi.

Aumento del 50% del prezzo del biglietto per i mezzi pubblici (da 1€ a 1.50€), introdotto l'IRPEF allo 0.2% per adesso. Poi vedremo nei prossimi mesi.

Più tasse quindi, come Tremorti, e di tagliare le spese inutili manco a parlarne (ok qualche cosa ha tagliato, ma ancora troppo troppo troppo poco) a dimostrazione che i due si assomigliano moltissimo, così come del resto i loro due partiti. Tra l'altro tasse che vanno a colpire ceti medio bassi e che non vanno proprio d'accordo con alcuni punti del programma (come si fa a ridurre l'inquinamento e si aumentano i costi del trasporto pubblico?)


Il mio scetticismo all'inizio sta avendo conferme (sia ben chiaro, meglio questo della Moratti eh!). Staremo a vedere nei prossimi mesi.





6 commenti:

Michael ha detto...

il biglietto era fermo dal 2002, di parecchio sotto i costi.
Facile dare la colpa a Pisapia. Guarda caso, insieme al biglietto ad 1,50 ha anche spazzato via la dirigenza ATM.

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

Spazzare via la dirigenza ATM è stata un'OTTIMA cosa.

Sul biglietto..i costi non lo so, però ecco guardando alla dirigenza forse prima bisognava guardare quelli (e tagliarli come in parte ha fatto).

Una volta tagliati quelli, se ancora si era in rosso in primis avrei aumentato il biglietto dei non residenti e poi nel caso a tutti.

Il problema è sempre quello: non si vuole tagliare la spesa (uscite, in maniera decisa) ma aumentare le tasse..sempre e solo quelle.

Michael ha detto...

Ma mi spieghi come puoi alzare un biglietto solo per i non residenti?

Problemi non banali che mi vengono in mente:

1. Io ho un regolare contratto d'affitto e vivo a milano da 7 anni ma non ho la residenza. Come mi configuro? (probabilmente non residente, non pagando neppure l'addizionale comunale li'...)

2. quando vendi i biglietti cosa fai? Chiedi la carta d'identità? Uno straniero col permesso di soggiorno permanente cosa fa? Vale o no? E agli stranieri che vedono due prezzi diversi e non capiscono? E le macchinette automatiche? E se mando la mia ragazza milanese di nascita a comprare i biglietti per me?

Una soluzione, per favorire chi è più "radicato" rispetto a chi è di passaggio, sarebbe non alzare gli abbonamenti, ma alzare solo i biglietti singoli. E, duh, è esattamente quello che è stato fatto...

Cosa si vuole di più? :P

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

Quando compri il biglietto mostri la carta d'identità :) alcuni ad esempio parchi fanno gli sconti per i residenti in quella regione o provincia. Ma è una soluzione stupida, come è stupido alzare il prezzo dei biglietti. Tu prima mi elimini gli sprechi, poi sull'aumentare delle tasse ne parliamo.

Ovviamente, ad un aumento delle tasse DEVE corrispondere una maggiore qualità del servizio.

Michael ha detto...

Ma no! Non deve essere necessario identificarsi per prendere un biglietto singolo e se fossi un rivenditore non vorrei ne la responsabilità di vedere dati sensibili, ne vorrei fare lo sbattimento senza essere pagato di più.
Come fai poi a verificare che il rivenditore per non sbattersi non faccia tutti i biglietti da 1, senza controllare?

E, ripeto, le macchinette automatiche? Le buttiamo? Spendiamo soldi per un sistema che dalla C.I. capisca la residenza? E i dati sensibili? Dove firmo?

Idea assolutamente impraticabile, mi spiace.

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

Che vuol dire, fai i controlli una volta su se proprio vuoi, come fanno sui treni (beh, come DOVREBBERO) e sugli autobus.

Però ripensandoci ora, in effetti è un'idea difficile da praticare anche perchè il ragionamento fatto da loro però IMHO è lo stesso: i residenti teoricamente hanno gli abbonamenti (almeno una buona parte che usufruisce del servizio), gli altri no e quindi di fatto lo hanno aumentato solo a chi viene da fuori.

Però, ripeto, non la condivido. Gli sprechi sono molti e tutti da tagliare. 50 cent in più è tanto e l'obiettivo è quello di ricavare più soldi dai cittadini per tagliare il meno possibile da altre parti.

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