Era un po' di tempo che avevo in testa un articolo del genere e credo sia giunto il momento di scriverlo, prendendo anche spunto da questo post splendido apparso sul Fatto ieri. Scrive Maurizio Viroli:
Le più alte autorità politiche e spirituali norvegesi, e l’intera opinione pubblica di quel paese, hanno invece saputo pronunciare parole di alto valore morale e intellettuale. Hanno capito perfettamente che quei colpi sparati contro i giovani socialdemocratici erano diretti contro i valori di libertà, tolleranza e multiculturalismo, che sono alla base della vita civile dei norvegesi. Per questo non hanno avuto esitazioni a riaffermarli: “Sono fiero di vivere in un Paese che è riuscito a restare con la schiena dritta in un momento così critico – ha detto il premier Jens Stoltenberg – Quanto è accaduto è orripilante. Siamo una nazione piccola ma orgogliosa e non rinunceremo mai ai nostri valori”. La nostra risposta sarà, al contrario “più democrazia, più apertura, più umanità”. Anche il vescovo di Oslo, ha battuto sul medesimo tasto: la strage “non condurrà a una società più chiusa, a più controlli di polizia per le strade, ma dovrà rafforzare i valori di apertura e tolleranza”.
La lezione che viene dalla Norvegia non è affatto un triste esempio di inettitudine e di viltà di fronte alla violenza politica, ma una grande lezione di coraggio e di saggezza, particolarmente preziosa perché in altri casi le élite liberali e democratiche hanno agito in maniera molto meno saggia e meno ferma e con il loro comportamento hanno messo a repentaglio quegli stessi valori che dovevano difendere.
A leggerlo questo articolo mi mette tristezza perchè, oltre a ciò che è accaduto, anche per il fatto che la maggior parte degli italiani non sono come i norvegesi (o giapponesi, tedeschi svedesi) e non lo saranno per secoli (se mai lo saranno). Sento molti paragonarci con la Novergia e la Svezia, dicendo che dobbiamo copiarli, ispirarci a loro. Beh, ad oggi, è sbagliato: la Norvegia funziona perchè ci sono i norvegesi. Se ci fossero gli italiani non funzionerebbe. Saremmo nella stessa situazione di adesso, se non peggio.
Noi siamo un altro popolo, punto e basta. E' proprio questa la differenza tra noi e loro: la mentalità. Personalmente mi ritrovo di più con i nordici, ma è una questione di gusti. Un mio carissimo amico è andato spesse volte in Germania e lui non si è trovato bene: in Italia siamo più allegri, più accoglienti (su questo avrei da ridire...dipende cosa intende), meno ferrei. Per questi motivi è sì giusto guardare a loro cercando di cogliere ciò che di più buono c'è, però non dobbiamo copiarli perchè non siamo loro. Certe regole là funzionano, qui no e la mentalità di un popolo non la si cambia in un mese/anno/decennio.
Noi abbiamo i Borghezio, i Feltri, i Bossi Jr, Berlusconi, Scilipoti, Dell'Utri etc etc etc che parlano sui giornali, in tv, che ci governano, le persone che non fanno la raccolta differenziata, i rifiuti, gente che ruba i cani ai ciechi. Come possiamo anche solo paragonarci a loro?
Di strada ne abbiamo tanta, tantissima da fare e non è detto che ci riusciremo. Di sicuro le cose devono cambiare e molto. Guardandomi in giro non credo che ci sia tutta questa voglia di farlo...o semplicemente non si capisce la necessità di farlo.
1 commento:
Condivido amaramente...ma è perfettamente vero!
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