L'attacco a cui è sottoposta l'Italia in questi giorni dalla speculazione è un segnale d'allarme: Il 1992 non è poi così lontano, in barba a quelli che dicevano fino a poco tempo fa che qui tutto andava bene e la crisi era solamente un'invenzione.
Non accusiamo però nè speculatori e nè le agenzie di rating: se quest'ultime a volte hanno sbagliato (si pensi solo al 2008) essendo un po' troppo di parte con gli USA, dall'altra parte entrambi dicono solamente ciò che molti (fra cui il sottoscritto) vanno dicendo da mesi: l'Italia è messa male e o si cambia completamente oppure sprofondiamo.
Che gli speculatori siano "avvoltoi" pronti a colpire la preda ferita è risaputo. Quello che però in molti (soprattutto i politici) non capiscono, è che per essere vittima della speculazione bisogna essere in cattive acque (preda ferita appunto). Lo speculatore non è la causa dei problemi, è colui che scopre il problema e che cerca di trarre profitto. E i problemi da noi sono noti da molto tempo.
Ora non voglio difenderli, però forse questo primo schiaffo ci farà solo bene. La manovra ridicola di Tremonti, poco criticata dai giornali, è stata mangiata, fatta a pezzi, da agenzie di rating e da speculatori (gli US Hedge Funds scommettono contro i bonds italiani). Aspettavano solo quello, solo la manvora, e, una volta vista, hanno colpito.
Se il popolo italiano può essere fregato, loro assolutamente no. Hanno mostrato la verità dei fatti e iniziamo a pagarne le conseguenze (perchè gli errori, dopo innumerevoli avvertimenti, si pagano e cari).
Fatemi il piacere di NON schierarvi a favore di quei politici che accusano speculatori ed agenzie di rating: abbiamo la possibilità di cambiare sul serio, quindi mandiamoli via.
Se non lo facciamo, ci meritiamo la punizione.
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