mercoledì 7 settembre 2011

Pareggio di bilancio in costituzione? No grazie.




Con la crisi dovuta all'eccessivo debito sembra che una delle soluzioni in voga al momento sia quella di costituzionalizzare il pareggio di bilancio, ovvero ad ogni anno le spese e le entrate dello stato si pareggino.

Detto così sembra una bella cosa, ma in realtà nasconde tutta una serie di conseguenze non buone.

Prima di tutto, esistono vari tipi di spesa più o meno buona. In Italia la spesa non buona/inutile (poco produttiva, clientelare, parassitaria etc) è molto più presente rispetto a quella buona.

Avere il pareggio di bilancio diventa inutile (se non dannoso), soprattutto in virtù dei politici che abbiamo, nel caso in cui la spesa tagliata sia quella buona e non quella cattiva! Immaginatevi se, per far quadrare i conti, licenziassero poliziotti, giudici etc o non investissero più in un progetto utile per la società e tenessero invece gli stipendi della casta altissimi (come sono ora). Il bilancio è in pareggio? Sì, ma con quali effetti sul medio-lungo periodo?

Che dire poi se, a dicembre dell'anno X, raggiunto il pareggio di bilancio, arrivasse un terremoto o eruttasse l'Etna, facendo milioni se non miliardi di Euro di danni? Non si riparano? Oppure si taglia la spesa momentaneamente lasciando a casa vigili o poliziotti ritornando al punto di prima? (1)
Che facciamo poi, lasciamo a casa la gente per uno o due mesi se ci accorgiamo che spese>entrate?

Il debito non è un male. Lo può diventare se mal e troppo utilizzato, come qualsiasi altra cosa. Se uno stato si indebita per investire in infrastrutture, progetti, personale utili che aiutano davvero la crescita del paese, è un bene!


Ma vi pare che un'azienda, ad esempio all'inizio della sua attività, non si indebiti per acquistare un macchinario super tecnologico utilissimo per produrre nuovi prodotti rivoluzionari ad un minor prezzo?

L'Italia ha bisogno di altro: tagliare la spesa inutile, abolire le caste, liberalizzare molti servizi, sburocratizzarsi, riformare l'università, il mercato del lavoro. Non ci sono alternative, punto. E' bene metterselo in testa.




4 commenti:

Lea ha detto...

Io poi non ho capito una cosa: sono convinti che nel 2013 pareggiamo il nostro bilancio, ma ti sembra un annuncio credibile?
"Il debito non è un male", adesso pure in Spagna protestano per inserire il pareggio in costituzione. Ma sai cosa penso? che in Italia, il pareggio andrebbe obbligato a quella miriade di enti pubblici parassiti, parti dalle regioni e finisci alle Comunità montane, passando per le aziende a partecipazione statale, dove gli sprechi abbondano, e i buchi di bilancio diventano voragini. Lì c'è bisogno che i sistemi funzionino e siano produttivi. Tocca allo Stato indebitarsi, ma solo per sostenere la crescita.
Il problema è che siamo in Italia, dove non si riesce a pensare che ai propri interessi e allora sì che c'è la depressione...la nostra!

P.s. ho scoperto il tuo blog da nFA

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

Di sicuro no, soprattutto con le "manovre" che fanno, disfano e cambiano ogni 5 giorni. Sono sempre più convinto che la manovra vera, seria che serve all'Italia verrà fatta solamente da un governo tecnico. Di sicuro non da questa maggioranza.

Con un Federalismo fatto bene, i conti in ordine di comuni e regioni (provincie spero che vengano eliminate una volta per tutte) dovrebbero essere una delle conseguenze.
Sulle aziende a partecipazione statale, se non rendono, che le vendano (infatti ho parlato di liberalizzazioni nell'articolo..mettiamoci anche privatizzazioni).

Sì hai centrato il punto. In Italia si pensa agli interessi di pochi (le varie caste) ai danni di tutti.

Ps: ahah sì ho visto che hai commentato l'articolo "Uno, nessun, centomila nFA" dopo di me :) Grazie della visita!

Lea ha detto...

Sai, su nFA non commento quasi mai, mi sento proprio ignorante (ma nel senso buono), il livello dei redattori e dei commentatori (non tutti) è proprio alto, però c'è sempre da imparare!

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

ehehe eh anche io ci penso bene prima di scrivere! Mica di beccarmi poi qualche rimprovero dai redattori (soprattutto da Michele XD)

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