giovedì 27 settembre 2012

La tragedia non è l'Euro, ma Berlusconi

Il barzellettiere di Arcore ci ricasca e ne spara un'altra. Prima era colpa dei comunisti, poi degli speculatori, poi dei tedeschi, ora dell'Euro.

Le colpe del declino italiano sono di molte persone. A mio modestissimo avviso, bisogna partire dagli anni '80, con politiche adottate dalla DC, con Craxi, con chi li ha lasciati fare, li ha votati; finita la Prima Repubblica, inizia la seconda, dominata dalla sinistra negli anni '90 e da Berlusconi nel primo decennio del nuovo secolo. Tralasciando un attimo il periodo pre 2001, analizziamo l'Italia nell'era di Silvio Berlusconi e dell'Euro.
Di questo avevo già scritto tempo fa, ma ricordare è sempre un bene, soprattutto quando il Pinocchio a cui crescono i capelli al posto del naso apre la bocca. Copio e incollo dal mio articolo "Non siamo vittime dell'Euro":

Negli ultimi tempi va di moda guardare lo spread fra BTP e BUND (anche qui su Rebel l'ho fatto più volte) il quale funge un po' da misuratore dello stato di rischio di default italiano percepito dal mercato.

Ho trovato un articolo del 9/6/05 su Lavoce (titolo: "Lo Spread Btp-Bund in tempi di Euro") il quale mostra quale sia stato il ruolo della moneta unica in questo contesto. Lo si vede bene dal grafico:

Cito testualmente (grassetti miei):

Con l’entrata nell’euro, il rischio di cambio è totalmente scomparso per l’Italia relativamente alla Germania. Con la scomparsa del rischio di cambio, anche il rischio di default si è drasticamente ridotto e i differenziali di interesse tra Italia e Germania sono passati da una media di 452 punti base (con una varianza di 122 punti base) nel periodo 1990-1996 a una media di 24 punti base (con una varianza di 10 punti base) nel periodo 1999-2005 (vedi figura 1).
Un bel risparmio per i contribuenti italiani, se si pensa che 100 punti base di costo di finanziamento del debito equivalgono a circa 13 miliardi di euro all’anno.
Capito?
Aggiungo un'altra cosa: per anni abbiamo avuto la concreta possibilità di risparmiare spesa pubblica avendo meno interessi da pagare e non lo abbiamo fatto. Guardiamo infatti il grafico dell'avanzo primario:
Negli anni in cui lo spread si riduceva, anche l'avanzo primario seguiva il trend. Ricordo che l'avanzo primario esclude il pagamento degli interessi sul debito, quindi mentre questi diminuivano in maniera sostanziale, lo stato (Berlusconi soprattutto) ha approfittato di questo nel modo sbagliato, aumentando la spesa invece di diminuirla cercando di mettere veramente in ordine i conti.



Questo è stato il grande sbaglio e per questo dico che non siamo vittime dell'Euro ma di chi ci governa. Loro sono i responsabili. E loro dovranno pagare per questo. E' ora di cacciarli una volta per tutte.

Mandatelo a Berlusconi e ai beoni che credono a tutto ciò che dice (ancora troppo numerosi).

@RebelEkonomist
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1 commento:

Serupiko ha detto...

Posso chiederti che ne pensi di questo?

http://necsi.edu/research/economics/bondprices/

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