lunedì 9 luglio 2012

La Comunicazione è donna

Il capitolo 10 del manuale di McQuail si occupa dell'organizzazione mediale attraverso diversi livelli di analisi, concentrandosi soprattutto sui rapporti tra i soggetti coinvolti. Un paragrafo finale introduce un tema che mi ha interessato molto, quello del ruolo femminile all'interno dell'informazione. Utilizzando i dati di uno studio del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) del 2007 e i dati Istat 2010 (statistiche di genere), ho provato a fare il punto sul rapporto che lega le donne ai settori della comunicazione. 

Circa il 70% dei responsabili degli uffici stampa delle aziende è rappresentato da donne, e una presenza femminile quasi analoga si registra tra i direttori (o meglio le direttrici) dell'area della comunicazione.
E' quanto emerge dalla previsione per il 2012 (ma datata 2007) di Censis Servizi, previsione che sembra per il momento essere stata rispettata. Nel nostro Paese infatti le aree Comunicazione e Ufficio Stampa si caratterizzano per una netta predominanza di donne, le quali stanno lentamente accrescendo anche la percentuale di dipendenti-donne totale, stimata intorno al 50% [Istat 2010]. Pari opportunità dunque? Non proprio. Dagli anni '60 ad oggi, la percentuale di donne professioniste nel mondo delle Pubbliche Relazioni (iscritte alla Ferpi, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) è passata dal 15 al 57%.

Il problema è che se le donne risultano essere molto numerose alla base, non lo sono altrettanto ai vertici aziendali, se escludiamo, ovviamente, quelle aree strategiche che riguardano la comunicazione. Nei settori finanziari e nelle risorse umane infatti, a prevalere sono ancora gli uomini, così come nella direzione generale; qualche passo in avanti è stato fatto nel campo del marketing, nel quale quasi il 50% degli addetti è rappresentato da donne, ma la strada per arrivare alla parità con gli uomini è ancora lunga.
Se si pensa che in Italia solo il 4% di top manager è di sesso femminile (contro il 41% della Norvegia), secondo un reportage realizzato dal Wall Street Journal a fine 2010, è facile capire come non si possa parlare di pari opportunità.

Previsioni sulla % di dipendenti donna in ambito comunicazione -anno 2012- (val%)

La più alta presenza femminile è riscontrabile già all'interno dei percorsi formativi dedicati all'area della comunicazione.
 Le ragazze iscritte al corso di laurea “Scienze della Comunicazione” sono circa il 60% del totale e rappresentano il 70% dei laureati in materia. Dati proporzionalmente analoghi si riscontrano tra il numero di iscritti ai master post-laurea. Non bisogna inoltre dimenticare che lavorano nella Comunicazione anche ragazzi e soprattutto ragazze che hanno magari seguito percorsi formativi affini, ma non direttamente inerenti all'ambito comunicativo.

Ma quali sono quindi le caratteristiche che fanno si che le donne si impongano sul sesso forte nei settori della comunicazione? Nel corso della sua indagine, il Censis ha intervistato un campione di donne in carriera e ha chiesto loro di indicare i punti di forza e di debolezza che contraddistinguono le donne sul lavoro.

Ecco cosa è emerso:

PUNTI DI FORZA
  • tenacia e determinazione 
  • chiarezza di vedute 
  • formazione continua 
  • intuito 
  • eticità e onestà intellettuale

 PUNTI DI DEBOLEZZA
  • eccessiva emotività 
  • scarsa preparazione 
  • “dipendenza” dagli uomini 
  • eccessivo carrierismo 
  • ansia di perfezionismo 

Dello stesso parere delle intervistate sembra essere Gherarda Guastalla Lucchini (presidente G&G Relazioni Pubbliche e Socio fondatore FERPI) che ha dichiarato: “[…] Credo che sia la naturale conseguenza della maggiore sensibilità sociale delle donne, della loro superiore capacità di ascoltare, della loro più alta attenzione all'etica. Oltretutto le donne hanno più coraggio a dire no a politiche o decisioni che non condividono.”
Aver avuto a disposizione dati più aggiornati, sarebbe stato certamente un vantaggio per comprendere meglio il ruolo svolto dalle donne in precisi settori lavorativi. Nell'arco di 4-5 anni le cose sono sicuramente cambiate, ma il quadro presentato dà comunque l'idea della direzione in cui si sta muovendo l'area della comunicazione. Il futuro, dunque, sembra essere rosa. “Gli uomini hanno aperto la strada, ma le donne l'hanno occupata.”

Autrice: Vanessa Sacchi

Sitografia
www.ferpi.it
www.istat.it
www.censis.it
www.censisservizi.com (rapporto 2007)

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