sabato 7 luglio 2012

Addio posto e stipendio fisso: finisce l'immeritato paradiso per i dipendenti pubblici

Dopo anni e anni di privilegi immeritati, finalmente anche i dipendenti pubblici dovranno produrre cose utili. Sulla carta almeno.


Ci voleva un governo tecnico, ovvero tecnici non eletti dal popolo e quindi che non devono rendere conto a nessuno (o quasi), per mettere finalmente fine all'immeritato paradiso in cui gli statali hanno vissuto per decenni.

Il dipendente pubblico, come spiega il Corriere, sarà più simile al privato. Ed era anche ora. Non ho mai capito il perchè di tutti i privilegi per una categoria appartenente ad un settore (il pubblico) altamente inefficiente. Se aggiungiamo poi che dal 2002 le retribuzioni nella pubblica amministrazione sono aumentate di 3 volte rispetto alla media nazionale, ecco che tutti i limiti vengono oltrepassati.

Illicenziabili, inefficienti, in alcuni casi inutili e pure pagati di più: capite che questa cosa (tipica italiana) non poteva reggere a lungo.

Ho già detto la mia pochi giorni fa in questo articolo che vi invito a leggere. Sia ben chiaro che, ovviamente, sto generalizzando: non tutti i dipendenti pubblici sono così, ma ciò non toglie che molti lo siano e sostenere il contrario sarebbe mentire. Siccome, a differenza di altri, non ci guadagno nulla a farlo, preferisco essere antipatico a qualcuno (leggasi a quelli che si sentono tirati in mezzo, chissà perchè poi..) ma dire le cose come stanno.

Questo è sulla carta. Sinceramente nutro molti dubbi sul fatto che da oggi lo statale fannullone sia più facilmente licenziabile (al pari del privato) senza che arrivi il sindacalista di turno a bloccare/rinviare il tutto per mesi (se non anni) come accadeva fino a ieri. Ci credo poco...spero di sbagliarmi.

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