Dopo la reazione dei mercati alle parole di Draghi, "Pronto a tutto per difendere l'Euro", è chiaro come la BCE è l'ago della bilancia del futuro di Spagna, Italia e dell'Europa tutta. Angela Merkel è ora più disponibile agli aiuti. Ma non potevano sbrigarsi prima?
Sentire Angela Merkel parlare in questi termini, "Faremo tutto il possibile per salvare l'Euro", appoggiando le parole di Draghi di pochi giorni fa, fa supporre un imminente e deciso aiuto da parte della BCE (magari acquistando una quantità notevole di titoli di stato) che poco tempo fa sembrava un'ipotesi remota. Una scelta che, se davvero diverrà realtà, non farà piacere alla Bundesbank.
Qualcuno potrebbe però chiedersi: ma perchè hanno aspettato tanto? Non era meglio intervenire subito? La risposta è, dal mio punto di vista, no.
La ragione l'ho già spiegata qualche mese fa, quando ci fu l'iniezione di liquidità da parte della stessa BCE? Cosa successe? Lo spread scese, ma le riforme (liberalizzazioni e lavoro) vennero bloccate un po' da tutto il parlamento e dalla reazione delle stesse caste coinvolte! In sintesi, si verificò il famoso Moral Hazard (ndr Azzardo Morale).
Le cose ora sono un po' diverse: Spagna, Francia e Grecia procedono spedite verso il Fiscal Compact, noi forse un po' a rilento e a mio modo di vedere non nel miglior modo, ma ci stiamo arrivando.
I paesi stanno facendo i loro compiti quindi ora è giusto dare loro questo aiuto. Sia ben chiaro che, se davvero ci sarà, poi non si potrà più fare i furbi "Italian and Greek Style" per capirci, perchè saremo più controllati e nel caso sanzionati.
La politica "carota e bastone" adottata fino ad ora dalla BCE non mi è dispiaciuta: il bastone è stato usato e i suoi frutti gli ha dati, ora è il momento della carota.
Per concludere, considerazione sull'Italia: le future elezioni saranno un bel banco di prova per vedere se i cittadini italiani hanno imparato la lezione. Dimostriamo di aver studiato e di meritare la fiducia.
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