venerdì 18 maggio 2012

Tagliano la spesa pubblica, riformano e crescono: la Germania

Se si taglia la spesa pubblica poi non si cresce più? Andate a dirlo a Svezia, Germania e Turchia.

Gira nell'aria un mito secondo il quale la riduzione della spesa pubblica in un paese porterebbe solamente danni alla crescita del paese stesso. In un periodo di crisi come questo, sarebbe quindi più utile aumentare la spesa, non ridurla.

In certe condizioni questa affermazione è anche corretta (se si ha liquidità, un debito contenuto e/o una spesa pubblica rapportata al PIL bassa), ma in questa situazione non lo è visto che nessuna di quelle tre condizioni è presente (anzi, non si ha liquidità, il debito è altissimo e la spesa pubblica è oltre il 50% del PIL).

La via scelta da Monti è stata di ridurre la spesa il minimo indispensabile, puntando quasi tutto sull'aumento deciso della tassazione, riformando poco o nulla e sperando in una crescita che, francamente, solo lui vede.

 Vi sono però altri paesi che in tempi recenti e in momenti difficili (non così come oggi sia chiaro) hanno attuato il taglio della spesa e riforme strutturali molto decise: Svezia, Germania e Turchia. Della prima ho già detto, quindi andrò ad analizzare le altre due. In questo articolo parlerò della seconda.

GERMANIA

Questa è la crescita del PIL tedesco dal 1988 al 2009 (fonte)


Come potete notare, il "boom" di crescita è avvenuto nel 2006, quindi dopo 4 anni dall'introduzione dell'Euro! La causa principale non è quindi la moneta unica come tanti credono (vi consiglio anche questi due articoli a riguardo: "La malattia italiana nasce prima dell’euro" e "Basta criticare la Merkel, i tedeschi con l’euro ci hanno solo perso") ma alle riforme che i tedeschi hanno fatti ad inizio millennio e che Berlusconi e company non hanno fatto sfruttando i bassi tassi di interesse (avuti grazie proprio all'Euro) anzi, gli anno spesi malissimo.

Anche dall'immagine sottostante si nota come il tasso di crescita delle esportazioni è molto simile fra Italia e Germania, mentre il tasso di crescita del PIL e il PIL pro capite sono nettamente a favore dei tedeschi. Sempre per quanto riguarda il PIL pro capite, anche la zona euro 12 (senza l'italia) fa molto meglio di noi.


Andando a vedere, fra le varie riforme tedesche (oltre al lavoro), troviamo che la componente "Spesa Pubblica" è notevolmente diminuita negli ultimi 10 anni, eccenzion fatta per la fine del decennio causa crisi. Una volta superata, ha ricominciato a scendere (vedi qui) come si può notare dal grafico:

Tutto ciò ha permesso di non aumentare la pressione fiscale (anzi, è diminuita) nello stesso lasso di tempo (fonte):

Questo ci porta poi ad un'altra constatazione che più e più volte vado dicendo: se non volete più tasse l'unica maniera di abbassarle è spendere meno! In Italia ci sono tantissimi sprechi e tantissimi privilegi (che costano a tutti) da tagliare. E' giunto il momento di iniziare a farlo.


ps: a breve l'articolo sulla Turchia

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