Tempi di crisi, tempi di tagli alla spesa. Dopo anni e anni di attesa, finalmente arriveranno i fantomatici tagli alla abnorme spesa pubblica italiana: ben 4.2 miliardi di euro. E più della metà saranno "a carico" del nuovo consulente tecnico Bondi (perchè su 800 miliardi è dura tagliarne 4 da soli, ci vuole un esperto).
Battute ironiche a parte, volevo segnalare due casi di spreco di denaro pubblico che riguarda la mia regione, il Piemonte (quindi del Nord Italia, "Padania" per il leghisti").
Il primo lo conoscete tutti (spero): il 3 giugno ci sarà il referendum sulla caccia. La domanda da porsi è: viste le elezioni di maggio 2012, non si avrebbe potuto accorpare le due cose risparmiando così milioni di euro (il costo è di 20 milioni quindi la cifra è di sicuro inferiore a questa)? Ad oggi non si sa ancora se si farà o no (a quanto pare dagli ultimi sviluppi la risposta pare essere negativa). Nel caso fosse positiva, il non accorpamento sarebbe uno spreco palese a tutti.
Il secondo è passato molto sotto traccia. I soldi in ballo non sono tanti, però è una questione di principio ed è un esempio di dove bisogna andare subito a tagliare questa maledetta spesa pubblica. L'ambito è il sanitario.
La giunta ha nominato 6 manager/direttori delle Federazioni "che avranno un ruolo di gestione organizzativa, amministrativa, logistica ed informatica delle aziende stesse."
Il loro stipendo dovrebbe (prendete questo dato con le pinze) aggirarsi intorno ai 200 mila euro annui, per un totale di 1.2 milioni.
La mia domanda è: siamo sicuri che servissero questi altri 6 manager? Se loro devono amministrare (etc etc), che ci stanno a fare i direttori generali?
Spero di sbagliarmi ma a me sembra un'ennesima creazione di posti di lavoro e burocrazia made in Italy totalmente inutile e, considerati i tempi, (molto) evitabile.
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