sabato 5 maggio 2012

Perchè al posto del pubblico non facciamo investire i privati?

"Perché ci siano "forti prospettive di crescita" è fondamentale "accentuare l'accento sull'importanza dell'investimento pubblico, nazionale ed europeo", per "le nuove tecnologie e l'innovazione in particolare"" (Mario Monti)

Queste parole mi lasciano un po' perplesso visto che si sta cercando di tagliare la spesa pubblica e la presenza dello stato nell'economia e non di aumentarle.

Quello che mi chiedo io è molto semplice: perchè dopo decenni di spesa ed investimenti pubblici dimostratosi poco efficienti non si approfitti di questa crisi per cambiare, almeno in parte, i protagonisti in scena?
Abbiamo visto tempo fa come il PIL italiano sia stato "drogato" dalla Spesa Pubblica e dal debito che ricordo essere fra i principali colpevoli della crisi odierna. Perchè continuare a percorrere questa strada? Non risolveremo nulla e la fantomatica crescita rimarrà, appunto, fantomatica. Perchè invece non cercare di far investire i privati cittadini, gli imprenditori e le imprese, sia essi italiani sia stranieri? Di pubblico c'è già fin troppo e sarebbe bene sia tagliare sia ricollocare le risorse rendendole più efficienti.
Sarò ripetitivo, ma tagliando la spesa, assieme ai soldi recuperati con la lotta all'evasione, si potranno diminuire le tasse in modo da rendere il paese più appetibile ai capitali sia interni che esteri. Se poi, (esagero) si riformasse la burocrazia, la giustizia e si combattesse la corruzione, il gioco sarà più facile e davvero il paese ricomincerà a crescere!

L'Italia è piena di gente capace con idee in grado di produrre cose utili creando anche posti di lavoro che abbiano una produttività ed uno scopo. E' tempo di metterli in condizione tali da favorire i loro investimenti. Così le probabilità di uscire dalla crisi saranno maggiori.

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