venerdì 8 gennaio 2010

La crisi finanziaria è finita, quella economica-sociale è appena iniziata




Il peggio della crisi, dal punto di vista finanziario è passato: le banche si stanno riprendendo o si sono riprese, le borse anche, il mercato ha ripreso il suo corso normale, fatto di alti e bassi, ma controllati.
Se la crisi finanziaria è giunta al termine, un'altra è tutt'altro che conclusa, anzi, è da un po' che c'è, ma era nascosta, e solo ora si capisce quando sia grave: sto parlando della crisi economico-sociale, quella dell'economia reale, fatta di imprese, persone, famiglie, che sono senza lavoro.
Gli ultimi dati sono molto negativi:


MILANO - Notizie sempre più drammatiche sul fronte disoccupazione, sia nei confini nazionali che in quelli europei: il tasso a novembre ha raggiunto l'8,3%, il dato più alto dall' aprile 2004. Lo comunica l'Istat, ricordando che a novembre 2008 il tasso di disoccupazione si era attestato al 7,1%. Le persone in cerca di occupazione nel mese erano 2.079.000, cioè 313.000 in più rispetto ad un anno prima e 30.000 in più rispetto ad ottobre.
Non migliora la situazione fuori dai confini italiani: il tasso di disoccupazione nell'Eurozona sale al 10% a novembre, il massimo dall'agosto del 1998, contro il 9,9% di ottobre (dato rivisto dall'iniziale 9,8%). Nell'Unione europea a 27 paesi il tasso di disoccupazione sale dal 9,4% al 9,5%, il massimo dall'inizio della serie statistica del gennaio 2000. I dati sono stati diffusi da Eurostat, secondo cui i disoccupati nell'Eurozona sono 15,712 milioni nell'aera euro a novembre (+185 mila da ottobre) e 22,899 milioni nell'Ue (+102 mila). In Italia il tasso di disoccupazione a sale all'8,3%% a novembre, contro il 7,1% dello stesso mese del 2008.
Rispetto a ottobre i disoccupati nell'eurozona sono aumentati di 185 mila, nella Ue di 102 mila; rispetto a novembre sono aumentati di 3,041 mln e 4,978 mln rispettivamente. Tra novembre 2008 e novembre 2009 il tasso di disoccupazione maschile è passato dal 7,5% al 9,9% nell'eurozona e dal 7,2% al 9,7% nella Ue; disoccupazione femminile da 8,6% a 10% e da 7,8% a 9,2%. In novembre il tasso di disoccupazione giovanile (sotto I 25 anni) era del 21% nell'eurozona e del 21,4% nella Ue; era del 16,6% un anno prima nelle due zone. Il tasso di disoccupazione era del 10% negli Usa in novembre, del 5,2% in Giappone.
Dati sconcertanti, soprattutto per quanto riguarda i giovani: "In novembre il tasso di disoccupazione giovanile (sotto I 25 anni) era del 21% nell'eurozona e del 21,4% nella Ue; era del 16,6% un anno prima nelle due zone".

I giovani sono il futuro...come si può parlare di futuro se 1/5 di essi sono disoccupati, e chissà quanti alti lavorano in nero, hanno un contratto da apprendista o a tempo determinato, e quanti lavorano part-time?

Questo è il risultato di una gestione fatta da geni della finanza e dell'economia non reale (e molti sono in politica), che però sono degli emeriti imbecilli (senza offendere, ma è la realtà) per quanto riguarda le questioni sociali ed economiche reali, ma questo sarà argomento di un altro articolo.

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