giovedì 10 maggio 2012

Tagliare la spesa inefficiente non è liberismo ma buon senso

"Se tagli la spesa pubblica sei un liberista capitalista nemico dello Stato sociale e dei servizi da lui offerti". Quante volte avete sentito o letto una frase simile a questa? Tantissime (anche qui sul Blog ne ho trovate) e tutte con un'accezione negativa, quasi come fossi un criminale io che li proponevo.

La realtà non è questa ed è bene che questo concetto semplice ma importante sia non chiaro, chiarissimo. La spesa pubblica in Italia da tagliare, per la maggiore, è spesa totalmente inefficiente ed INUTILE!Non è essere liberali, liberisti, anarchici o quel che volete ma solamente possedere quella cosa chiamata "buon senso".

Per farvi un esempio, ridurre gli operai forestali calabresi, siciliani etc non è da liberisti, ma da persone che guardano in faccia alla realtà: la maggior parte è totalmente inutile o svolge male il proprio lavoro (vedi qui).

La spesa pubblica da taglaire in Italia è in primis legata a sprechi ed è bene che anche i cari sindacati lo riconoscano. Spendere soldi buttandoli anche per dare stipendi a gente per fare mestieri che, mi spiace dirlo, non servono, ha come risultato quello di ledere A) all'intera società, che avrà meno soldi per opere più utili e B) ai lavoratori stessi, i quali non si sentiranno realizzati e non faranno niente di utile alla comunità.

Un altro esempio è quello delle spese per la casta dei politci. Vi pare che chiedere di tagliare gli stipendi e le pensioni d'oro dei nostri parlamentari faccia di una persona un "criminale liberale"? Suvvia.

E' bene pensare prima di etichettare le persone con termini, aggettivi utilizzandoli tra l'altro in manieradispregiativa.

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