mercoledì 21 settembre 2011

Gli italiani stanno troppo bene per ribellarsi



Corruzione, immoralità, prostituzione, mafia e chi più ne ha più ne metta presenti in questo governo che sta sfasciando il paese non bastano a far scendere in piazza il popolo.

Molte volte mi sono chiesto il perchè in Italia non ci siano rivolte come le primavere arabe o anche solo gli indignatos spagnoli, vista la nostra condizione ben peggiore di quella spagnola.

Credo che, dopo averci pensato un bel po', vi siano una serie di cause più o meno minori che però stanno in piedi solamente per un motivo: alla fine, noi stiamo ancora troppo bene per ribellarci.

Sia ben chiaro, la maggior parte di noi sta bene o crede di stare bene, una parte, ancora minoritaria, fatica veramente ad arrivare al 20 del mese (neanche alla fine).

Chi sta bene? Ci sono molte categorie di persone:

  • Coloro i quali da questo governo hanno vantaggi diretti o indiretti
  • Colore i quali hanno vantaggio a non cambiare le cose (la maggior parte rimandano al punto precedente) come gli ordini
  • Coloro i quali hanno un posto fisso a tempo indeterminato e sicuro (dipendenti pubblici o dipendenti in aziende private con anzianità ad esempio) che vedrebbero messa in discussione la loro posizione
  • Coloro i quali hanno un lavoro a tempo determinato magari part time ma vivono ancora con i genitori e scialacquano tutto ciò che guadagnano (pensando di vivere bene)
  • Coloro i quali hanno ereditato una ricchezza (dai nonni magari) e fanno come al punto precedente


A questi poi aggiungerei tutti i militanti e le persone che oserei dire religiosamente seguono il padre padrone ovunque e hanno spento da tempo quell'organo chiamato cervello e quelle semplicemente troppo stupide per capire la situazione (ma questi appartengono già alle ultime due categorie assieme a gente che stupida non è sia chiaro), che finito il lavoro passano ogni serata davanti alla tivù oppure al bar a rimbambirsi, bere e parlare di cose idiote.

Come vedete molte persone (la maggioranza appunto) rientra in una di queste categorie. Il filo che le accomuna tutte è che tutti questi vivono una vita più o meno dignitosa, più o meno bella.
Il problema è che, soprattutto per le ultime due, è un situazione temporanea che porterà tempi molto bui se non si agirà subito. Purtroppo questi non faranno nulla per cambiare la situazione prima che ciò accada (per molti motivi: non gliene frega niente, non hanno voglia, sono stupidi per capirlo) . Questo è quello che mi preoccupa di più, soprattutto se aggiungiamo che l'informazione di media, tv, giornali proprio non aiuta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero in parte ciò che dici. La realtà è che l'italiano medio è più abituato a seguire il leader. Colui che organizza la rivolta, colui che fa il capo, ma se tutti arringano la folla, anche se solo sulla rete, ma nessuno prende l'iniziativa di organizzarsi in maniera attiva e con intelligenza, si parla sprecando parole inutilmente. Basta vedere quanti proseliti ha fatto Beppe Grillo. Va beone è un comico famoso, ma in questi casi, se uno sa parlare e mostra intelligenza nell'organizzarsi, le persone lo seguono, magari non subito, perché in questo siamo un pò ritardatari, ma i risultati si vedrebbero. Il fatto vero è che ci sono molti a parlare a criticare, ma nessuno che sappia fare. é questa la nostra "fregatura".

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

Sì condivido in pieno il tuo pensiero

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