L'Italia all'entrata di Berlusconi e poco prima delle sue dimissioni
"Le Monde" titola con "Après dix ans de règne, Silvio Berlusconi laisse l'Italie dans l'état où il l'a trouvée" le annunciate dimissioni di Silvio Berlusconi, dandomi lo spunto per un articolo proprio su questo argomento: dati alla mano, cosa ha fatto l'ex Premier in tutta la sua carriera politica? Cos'è cambiato in Italia dalla sua entrata?
Se non lo avete ancora letto, vi consiglio di dare un'occhiata al mio articolo intitoltato "Cos'è cambiato in Italia dal 1995" dello scorso febbraio in cui avevo già analizzato qualche dato.
Partiamo subito dallo Spread con la Germania (da RischioCalcolato).
Berlusconi ha fatto la sua "discesa in campo" nel '94, quando lo spread, dopo un picco massimo a 800 punti, era di circa 250-300 punti, mentre in questa settimana è arrivato ad un picco di 550 per poi attestarsi a poco più di 450 appena ha annunciato la volontà di dimettersi.
C'è da dire poi che in quel periodo l'Italia non era nell'Euro e quindi il pericolo di svalutazione alzò gli interessi (cosa che oggi, essendo nell'Euro, non abbiamo fortunatamente).
Questione PIL: L'Italia veniva da un periodo (10 anni circa) di crescita bassa (per i tempi) rispetto agli altri paesi avanzati. Il divario con Berlusconi al governo come si nota dal grafico è aumentato:
Per quanto riguarda una delle piaghe del nostro paese, l'evasione fiscale, facciamo affidamento alla seguente tabella (da NFA):
OECD-Countries | 1989/90 | 1994/95 | 1997/98 | 1999/00 | 2001/02 | 2002/03 (1) |
Italy | 22.8 | 26.0 | 27.3 | 27.1 | 27.0 | 26.2 |
Per completezza, la media dei paesi OCSE sullo stesso periodo è:
OECD average | 13.2 | 15.7 | 16.7 | 16.8 | 16.7 | 16.4 |
Evasione in aumento quindi, ma bene o male un aumento in linea con la media OCSE (anche se il valore è molto più elevato).
Chiudiamo infine con la promessa, fatta nel 2001, in cui Berlusconi si sarebbe impegnato a ridurrela pressione fiscale del nostro paese. Come no..
Se poi aggiungiamo che il nostro paese veniva da una situazione politica disastrosa e corrotta culminata con un governo tecnico (quello di Amato nel '92), ecco che l'avventura politica di Berlusconi assume davvero caratteri fallimentari per l'Italia (non per lui sia chiaro, con tutte le leggine che si è fatto...). A tutto ciò dobbiamo menzionare le liberalizzazioni mai avvenute (qualcuno ha parlato di ordini professionali?), le opere incompiute, una maggiore libertà economica, la sconfitta dei comunisti diminuendo la presenza dello stato e la spesa pubblica, etc etc...
Ci manca solo la patrimoniale e avremo il fallimento perfetto.
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