domenica 20 novembre 2011

Introduzione IMU giusta o sbagliata?




Uno degli argomenti a tenere banco in questi giorni è la (probabile) reintroduzione dell'ICI sulle prime case dichiarata da Monti nel suo discorso al Senato.

L'ICI fu tolta parzialmente prima da Prodi e poi abolita del tutto dal Berlusconi bis nel 2008. Già allora vi furono proteste anche dalla stessa Lega Nord. Personalmente ricordo volantini appesi nei vari comuni in cui si protestava verso l'abolizione di questa tassa in quanto andava a gravare sui bilanci dei comuni che, per aggiustarli, aumentarono le multe.

Se andiamo a prendere gli articoli di un paio di anni fa, troviamo ad esempio questo in cui si spiega che "Le casse dei Comuni italiane sono sempre più vuote: non solo sono diminuite le entrate, ma aumentano in maniera spropositata i debiti che gli enti comunali stanno contraendo.
Le colpe sono in parte da attribuire alla cattiva amministrazione, ma la batosta più pesante è arrivata dal taglio dell’Ici, voluta dal governo Berlusconi, che rappresentava la maggiore entrata fiscale da parte dei Comun
i".

Minori entrate agli enti locali e più potere allo stato centrale, alla faccia del Federalismo.

Quella mossa fu solamente elettorale, senza un disegno ben preciso dietro di politica fiscale per questo credo che la nuova introduzione dell'IMU sia giusta, se però legata a tutta una piccola rivoluzione fiscale in cui vada ad unire le varie imposte sugli immobili (circa 10-12 se ricordo bene) in un'unica imposta che andrebbe ad alimentare le casse dei comuni.


Dire che l'abolizione dell'ICI abbia ridotto la pressione fiscale è un vero e proprio mito. Per ridurre quella, bisogna necessariamente ridurre anche la spesa pubblica, cosa che non è stata fatta (anzi, è aumentata). La stessa pressione fiscale è aumentata dal 2008 (vedi dati 2009 ad esempio).

Reintroducendola, riempiendo così le tasche degli enti locali (il che significa un maggior controllo di gestione anche degli stessi cittadini visto che i sindaci, soprattutto nei paesi di piccole-medie dimensioni, li conoscete personalmente) che potranno finanziare servizi migliori e specifici per le varie zone. Certo è che dall'altra parte bisogna ridurre la tassazione (sul lavoro ad esempio) e tagliare la spesa pubblica.

Per completezza, qui le tasse sugli immobili da pagare in alcuni paesi europei (da pagina 5).

PS: ah, sia ben chiaro che l'IMU come la intendo io comprende anche i signorotti del Vaticano...

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