lunedì 21 marzo 2011

L'eolico che non tiene acceso il Giappone






Potrebbe essere un articolo antibufala (e quindi non pertinente a questo blog, semmai a questo), però considerato l'argomento mi sembra più utile postarlo qui.

E' apparso su internet un articolo che potete trovare qui e qui ad esempio, in cui si afferma che (grassetti miei):

Le centrali nucleari giapponesi sono in fase di smantellamento, ma come mai il paese non è in black-out?! Merito dell’energia eolica. Gli impianti eolici sono ancora perfettamente funzionanti, nonostante il terremoto e lo tsunami, e stanno contribuendo a tenere le luci accese durante la crisi.

e ancora:

Eurus Energy Japan dice che 174.9 MW di elettricità sono forniti grazie ad otto parchi eolici (64% della capacità totale degli 11 parchi eolici nella parte Orientale del Giappone).

salvo poi confutarsi da solo alla fine, riguardo al grassetto in precedenza (grassetti miei):

Soltanto tre parchi eolici (Kamaishi 42.9MW, Takinekoshirai 46MW e Satomi 10.02MW) sono fermi a causa del guasto alla rete causato dal terremoto e dallo tsunami. L’aspetto ironico è che le centrali eoliche messe k.o. dallo tsunami non destano nessun allarme per la salute della popolazione.



Tanto per chiarezza, i 174.9 MW citati sono come una lampadina accesa in un paese. Solo il reattore n°1 di Fukushima Daiichi ha una potenza netta di 439 MW. Il reattore n°6 fornisce una potenza di 1067 MW. I reattori 1-5 di Kashiwazaki-Kariwa forniscono complessivamente 5335 MW di potenza netta (fonte originale, tabella wikipedia).


Dire che 175 MW delle pale eoliche riescano a soddisfare il fabbisogno energetico di un paese come il Giappone (il titolo ricorrente di questo post è, o contiente, la frase "L'eolico tiene acceso il Giappone") mi sembrano molto ma molto pochini, visto che un reattore di Fukushima ne produce(va) il quadruplo.

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