martedì 22 marzo 2011

Lo sbaglio non è tradirli dopo, ma allearsi prima






Il fatto che l'Italia abbia acconsentito l'utilizzo delle basi sul nostro territorio come impianti logistici per il via vai dei caccia dell'alleanza, oltre alla presa di distanze dall'operato (soprattutto nei giorni scorsi) di Gheddafi, ha fatto sì che di nuovo si parli del non rispetto delle alleanze tipico oramai di noi italiani.

Ricordiamo il tradimento nella Prima e soprattutto nella Seconda Guerra Mondiale che ci hanno resi molto famosi per questo motivo.

Vorrei però andare controcorrente (per modo di dire) e difendere da un lato noi italiani. Il fatto di tradire gente come Hitler e Gheddafi, criminali da condannare, non è grave, anzi, è cosa giustissima! Lo sbaglio vero è quello di aver stretto alleanze ed amicizie con gente così!
Che Gheddafi fosse un delinquente, lo si sapeva già ed è scandaloso che una delle prime a dirlo sia stata la Litizzetto a "Che Tempo che Fa".

La domanda dai porsi e che pongo ai filoberlusconiani è semplice: perchè Berlusconi ha un amico così e si è ufficialemente alleato (pochi mesi fa) con questa "persona"?
Perchè voi che eravate contenti ora fate marcia indietro? Credavate che Gheddafi fosse diverso? Se è così, avete una capacità di giudizio proprio pari a zero.


Mi hanno stupito poi le dichiarazioni dello stesso premier apparse ieri sul Corriere:

«Sono addolorato per Gheddafi e mi dispiace. Quello che accade in Libia mi colpisce personalmente»
quasi in concomitanza con:

«Le brigate di Gheddafi continuano a sparare - ha spiegato alla tv araba Al Arabiya - ed usano i civili come scudi umani»


Altro da aggiungere?



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