Oggi, 16 dicembre 2012, a Domenica Live Silvio Berlusconi promette di abolire l'IMU. Per non farvi fregare un'altra volta, una breve riflessione sull'argomento.
"Prometto che abolirò l'IMU". Applausi di tutto il pubblico. Così Silvio Berlusconi si presenta ufficialmente ai suoi elettore negli studi di Domenica Live, programma condotto da Barbara D'Urso (bravissima conduttrice assolutamente non di parte) su Canale 5 (rete Mediaset, anche questa assolutamente non di parte), proprio nel giorno in cui i due schiaramenti PDL si sono presentati: Primarie delle Idee e Partito Popolare.
Non voglio però parlare della confusione del partito di centro destra, seconda solo alla confusione in testa del suo leader storico.
L'argomento di oggi è l'IMU, Imposta Municipale Propria. La tassa più pesante attuata dal governo Monti e forse proprio per questo la più odiata da tutti.
Su queste pagine ne avevo già parlato, difendendola in quanto tassa utile soprattutto ai comuni, quindi più controllabile dai cittadini rispetto alle altre tasse (detto terra terra, se il comune butta via i soldi chiedere spiegazione al sindaco è più facile rispetto a chiederle al Premier/Ministro).
L'ex Premier ha promesso di abolirla, come promise di abolire l'ICI qualche anno fa. Proprio come allora la domanda da fare è: con che soldi?
Sì perchè, non potendo fare più deficit di quello che già si ha (giustamente, visto il nostro debito pubblico), i mancati introiti dell'IMU devono essere per forza recuperati da qualche parte. Non bisogna aver studato analisi di bilancio per capirlo: se viene a mancare un ricavo (entrata meglio dire, in questo caso), o si aumentano da un'altra parte oppure si tagliano i costi (leggasi spesa pubblica). Tra l'altro, essendo introiti destinati ai comuni, questi dovrebbero poi ricevere dei trasferimenti dallo Stato Centrale o, in alternativa, trovare altre vie di finanziamento (appena tolto l'Ici, ricordo che qui da me aumentarono le multe tanto per fare un esempio).
Per la precisione, l'ammontare di denaro che Berlusconi dovrebbe trovare è pari a circa 20-25 miliardi di euro. Una cifra che non si trova da un giorno all'altro e difficile da reperire in un paese in cui tagli di spesa sono un tabù e le tasse sono a livelli insopportabili.
Tra l'altro, ammettendo che riesca a trovarle quella somma, una domanda da fare ci sarebbe lo stesso: dato che si tratta di soldi destinati ai comuni, non sarebbe meglio utilizzare quella cifra per abbassare le tasse, ad esempio, sul reddito e alle imprese, in modo da far ripartire il paese?
2 commenti:
Che poi non si è neppure pagato quanto si temeva
Toglierà l'imu sulla prima casa aumentanto l'aliquota sulla seconda, come ha già fatto con l'ici, poi arriverà qualcuno dopo di lui e la reintrodurrà sulla prima, senza ridurla sulla seconda, ed il popolo paga sempre di più
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