Non ho scelto a caso il 1995. Iin quell'anno infatti, è da poco finita la vicenda "Mani Pulite", è entrato in politica l'imprenditore Silvio Berlusconi e il debito pubblico ha raggiunto il suo massimo livello in rapporto al PIL: 120%.
Cosa è cambiato da allora?
Potrei svelarvi il finale già ora (che è scontato, almeno, spero lo sia) ma preferisco prima analizzare i dati.
Partiamo subito dal numero diventato famoso, il rapporto Debito Pubblico/PIL. Questo il grafico (dati Eurostat):
In 14 anni (95-09), siamo passati da un rapporto pari al 120%, ad uno pari al 116% (nel 2010 lo abbiamo bene o male pareggiato).
Andiamo ora a vedere la pressione fiscale rispetto ad oggi:
(fonte: pubblicazione della Banca d’Italia Supplementi al Bollettino Statistico – Anno XX – 3 Settembre 2010 n°44 – Indicatori monetari e finanziari – Statistiche di finanza pubblica nei paesi dell’Unione europea, presa dal sito banknoise.com)
Quindi con pressione fiscale maggiore, il nostro debito è rimasto uguale, segnale che, nonostante i sacrifici chiesti (dalla classe politica), la situazione non è migliorata (anzi).
Andando poi a prendere altri dati, come l'indice della libertà economica redatto dalla fondazione Heritage, possiamo notare come sia rimasta invariata (diventando uno dei più bassi fra i paesi sviluppati):
Considerato poi che il nostro paese è indietro dal punto di vista tecnologico, perdendo posizioni negli ultimi anni rispetto alle altre nazioni (fonte, dati 2005) e che la ricchezza di noi italiani è al valore più basso dal 1994, possiamo concluedere che in questi anni l'Italia, in proporzione, è peggiorata e di molto.
Vi rimando infine ad un'analisi che avevo fatto qualche tempo fa per altri dati che mettono in confronto il nostro paese con altre economie sviluppate.
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