mercoledì 2 febbraio 2011

Politici che pensano di essere ancora a scuola




Riprendo la considerazione fatta su un link condiviso (ovviamente su Facebook) da un mio ex compagno di liceo sui nostri politici italiani.

Copio e incollo proprio le sue parole:

In Italia la politica è come andare a scuola. Giocano, ridono e scherzano mentre devono prendere decisioni di massima gravità.
Per me questo è molto più scandaloso di quel che succede ad Arcore.
Lascio a voi lettori il giudizio sul più o meno scandaloso dei fatti di Arcore, ma è sicuramente una cosa molto grave.

Il link (Repubblica) era riferito al fatto che Berlusconi avrebbe disegnato un anno fa delle mutandine da donna, passandole poi agli altri premier durante un vertice a Bruxelles.

Posso citare anche il clamoroso fatto del deputato PDL che, in parlamento, navigava in un sito di Escort sul suo Ipad, senza contare i vari Cucù di Berlusconi alla Merkel, le battute su Obama (quella però ci poteva stare), le corna, le veline in parlamento etc etc.

La differenza è che, mentre a scuola cose simili si fanno a 12-13-14, anche 18 anni, durante l'intervallo o mentre la prof spiega, ad esempio, geografia. questi hanno 50-60-70 anni e lo fanno durante discussioni di carattere economico, politico, sociale, che riguardano l'Italia, l'UE, il mondo.

La cosa preoccupante è che, per noi, è la normalità e la gente (una buona parte) oramai è abituata a questo, sostenendola pure.


Politica, economia, non sono giochi, sono cose serie. A me così non va bene, considerati i soldi che prendono. Se a voi invece diverte essere presi in giro dal mondo, regalare stipendi a gente che gioca, si diverte (al posto di fare il proprio lavoro), cosa devo dirvi...non vi lamentate però se un bel giorno vi dicono che da ora si lavorerà di più (per i più fortunati..gli altri invece se ne staranno a casa a far la fame) perchè sennò si fallisce.



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