I medici dell'ospedale lo ricoverano, mentre "i medici nominati dalla corte d'appello per la visita fiscale a Berlusconi, nell'affermare che non sussiste alcun impedimento alla partecipazione dell'ex premier al processo di oggi, hanno sottolineato che le lamentate problematiche visive del paziente - dolori all'occhio sinistro e fotofobia - tutt'al più possono incidere sull' efficacia psicofisica dell'imputato, quindi hanno respinto il legittimo impedimento."
La loro sentenza è stata "Non sussiste un impedimento alla partecipazione all'udienza di oggi di Silvio Berlusconi, imputato al processo Mediaset" (Ansa).
A questo punto, Alberto Zangrillo, medico personale del Cavaliere e primario del reparto di anestesia dell'ospedale San Raffaele, comunica che 'Silvio Berlusconi rimarrà ricoverato in ospedale fino a domani' in quanto è "sotto stretto monitoraggio cardiovascolare da questa mattina". Più precisamente, riporta sempre l'Ansa: "Nella notte e questa mattina - continua - si è verificata l'alterazione dell'equilibrio emodinamico, che porta a dei picchi di ipertensione arteriosa. Per questo motivo si è deciso di porlo sotto stretta osservazione cardiologica, sotto la guida del prof. Alberto Margonato, e gli si stanno somministrando farmaci ipertensivi".
In pratica, siccome i medici incaricati dal tribunale hanno detto che il problema all'occhio non impediva a Berlusconi di presentarsi, il suo medico personale nonchè primario di del reparto di anestesia dell'ospedale, ha deciso di ricoverarlo un giorno/due in più per tenerlo sotto osservazione cardiologia, ovvero per un problema più grave rispetto all'occhio.
Certamente la sua situazione potrebbe davvero essere tanto grave da impedire a Berlusconi di andare a processo però, come insegna la storiella della pecora che gridava "al lupo al lupo" continuamente quando il lupo non c'era per fare gli scherzi alle altre pecorelle salvo poi, quando il lupo davvero è arrivato, non essere creduta da nessuna di loro, anche qui a furia di cercare scuse ed impedimenti per non farsi processare la volte che sta male veramente nessuno gli crede.
Ora, non so a voi, ma a me ricorda un po' i certificati medici che a scuola alcuni alunni portavano come scusa dopo aver bigiato qualche giorno. Oppure, ancora meglio, il Rifugiato Politico ovvero chi è fuggito o è stato espulso a causa di discriminazioni politiche, religiose o razziali dal proprio Paese e trova ospitalità in un Paese straniero. Essendo per lui la magistratura politicizzata (a sinistra), il ragionamento fila. Certo, lui è fuggito non in un altro paese ma in un ospedale. Più che rifiugiato politico, sarebbe più corretto chiamarlo, un "Malato Politico"...
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1 commento:
Mi fa pietà. E' solo un patetico vecchio furfante terrorizzato dal dover rendere conto delle sue malefatte.
Il suo medico di fiducia, invece, mi sembra un ridicolo azzzeccapatologie: degno rappresentante del san raffaele e delle sue 'nebbie'
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