Berlusconi sta vivendo la crisi più grave da quando è entrato in politica, questo oramai è innegabile. Anche Bossi si è accorto di ciò, difatti batte cassa con le richieste (ministeri a Roma ad esempio), mentre altri abbandonano la nave che affonda come la Biancofiore (ve la ricorderete per le dichiarazioni dopo la morte di Bin Laden).
All'esterno della maggioranza, sembra che tutti si stiano risvegliando da un coma lungo anni: il PD torna all'attacco rinvigorito dalla inaspettata vittoria alle amministrative; FLI, UDC e company, nonostante la batosta presa, sono ottimisti; Di Pietro penso sia l'uomo più felice sulla terra in questo momento.
Accanto a questi, vi sono però altre cariche che stanno esprimendo il proprio parere:
Silvio Berlusconi è sempre più solo. E chi, fino a ieri, teneva un basso profilo, ora esce allo scoperto e tira bordate al Cavaliere. E così la giornata di oggi manda in archivio tre sberle non indifferenti. Nel pomeriggio inizia il presidente della Cei il cardinal Angelo Bagnasco che definisce “inguardabile” la politica di oggi, ridotta “a recita scontata e noiosa”. Bagnasco non lo dice, ma appare evidente il riferimento ai toni barricaderi che tra Napoli e Milano tengono in scacco i ballottaggi di questo fine settimana. Parole anticipate da quelle di Giorgio Napolitano che in mattinata rileva un grado troppo alto di “partigianeria” nel dibattito. La cronaca è stringente. E così poche ore dopo, tocca all’ex presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo gettare benzina sul fuoco delle critiche. “Il centrodestra ha scelto la strada di una guerra civile a bassa intensità”. Parole che inquietano e che riportano agli anni della Strategia della tensione. Non è finita. Perché in serata arriva il carico da novanta dell’Agcom che per il comizio elettorale a reti unificate del premier sanziona con 100mila euro ciascuno Tg2, Tg5 e Studio Aperto. La multa sale a 258mila euro per il Tg1 di Augusto Minzolini e il Tg4 di Emilio Fede, perché giudicati ”recidivi”.
Bagnasco, Napolitano, Montezemolo e Agcom, tutti che attaccano Berlusconi.
Sia ben chiaro, le cose che affermano sono sacrosante (visto il soggetto), però quello che mi chiedo è: Perchè ci han messo così tanto ad uscire allo scoperto? Queste (e molte altre a dire la verità) sono realtà che io e tantissimi altri come me (e anche prima) andavano denunciando, quando però Berlusconi era il cavaliere forte, quasi un Black Knight invincibile.
E' facile parlare ora, tutti sono capaci di attaccare il cavalier ferito.
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