Bossi in comizio ha ribadito la sua contrarietà all'intervento in Libia: «Non va bene perché costa troppo - ha aggiunto - E poi se butti le bombe o i missili gli immigrati aumentano, scappano via tutti. Senza pensare che chi fa la guerra poi deve pagare magari per ricostruzione. Non è mai finita. Già una volta abbiamo pagato i danni della seconda guerra mondiale». Secondo Bossi «finora abbiamo speso 15mila miliardi delle vecchie lire per cercare di fermare quelli che partono dalla Tunisia, una cifra ingentissima, spaventosa. Le immigrazioni clandestine costano in tutti i sensi. Non va mica bene le guerra». Oltre ai costi elevati e al rischio di invasione di immigrati la guerra in Libia è da evitare perché non basterà l'intervento aereo ma per sconfiggere Gheddafi servono le truppe di terra. «Secondo me con gli aerei non vinci - ha detto Bossi - Gheddafi non lo sconfiggi così. Ha un sacco di armi nascoste nel deserto. Oltre che un sacco di oro in giro con cui si paga i militari che vengono dall'Africa. Se andiamo là a bombardare alla fine toccherà mandare le truppe di terra, se si vuole vincere. È meglio stare fuori dei pasticci».
Data: 29 aprile 2011
il risultato è un misero accordo per “una data certa” di cessate il fuoco, anche se il ministro degli Esteri Frattini questa mattina ha cercato nuovamente di fornire ben altre motivazioni per giustificare il coinvolgimento italiano: “Una scelta obbligata che corrisponde non solo a doveri storici e morali, ma anche a specifici nostri interessi nazionali” che si traducono “nella consolidazione della presenza delle imprese italiane, che non possiamo far assorbire da altri Paesi”.
Resta, ed è la vera questione, la valutazione sui termini del voto di oggi: una “buffonata”, una “idiozia”, come l’hanno definita le opposizioni, che per il momento però tiene insieme il governo, anche di fronte alla palese illogicità dei termini. Un successo invece per Umberto Bossi: “Con Berlusconi siamo sempre amici, abbiamo anche questa volta trovato la quadra. E ora la Nato deve prendere atto di questa decisione del Parlamento”
Data: 4 maggio 2011
Ancora una volta, la Lega Nord, che fa la voce grossa in Padania minacciando di far cadere il governo se non si accettano le loro condizioni, ha calato le braghe (ancora), accettando un accordo palesemente irreale (mi immagino Borghezio che va dai vertici della Nato a dire: "eh noi oggi non combattiamo più perchè noi della Lega ce lo abbiamo duro e abbiamo deciso così").
Parlo a voi leghisti: per quanto vi farete prendere in giro da questi che da tempo promettono certe cose in Padania e poi fanno l'opposto a Roma??
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