domenica 15 maggio 2011

Berlusconi è consapevole di avere un partito mediocre






Si sta votando per le amministrative 2011 in molti comuni e città, anche molto importanti (una su tutte: Milano) e queste hanno tutta l'aria di essere una sorta di prova generale/ricerca di conferme da parte dei partiti coinvolti, PDL e PD in primis.

Si spiega così la presenza molto forte di Berlusconi soprattutto a fianco di Letizia Moratti, candidata a Milano. O forse no.

Berlusconi è sceso in campo, invitando gli elettori a scrivere il suo nome (essendo capolista lì) sulle schede elettorali perchè questo è un banco di prova e sa benissimo che il PDL da solo è tale e quale il PD, se non peggio: un partito mediocre e non sono il solo a sostenere ciò (si veda qui e qui ad esempio).

Gli esponenti del PDL hanno sempre vissuto alle spalle di Berlusconi e non sono in grado di vivere senza di lui, questa è la realtà e Silvio lo sa meglio di tutti. Che la Moratti sia un candidato quasi impresentabile spero si sappia, quindi, annusato il pericolo, è scesa in campo direttamente il grande capo per chiamare a rapporto tutti i suoi fedelissimi e, credo, vincerà ancora.


Il Premier utilizza il suo "appeal" verso gli elettori a lui più fedeli che riconosceranno nella Moratti il loro "Deus", votandola.

Cosa succederà però quando lui se ne andrà? Avremo due scenari possibili:

1) I politici odierni, dopo elezioni con astensionismo alle stelle, se ne andranno e lasceranno finalmente spazio a gente capace. Gli italiani si accorgeranno del disastro che hanno causato votando Berlusconi per così tanti anni.

2) Non cambierà nulla: salirà un'altra figura come lui e si ricomincerà tutto da capo, prima d ifinire allo scatafascio più totale (se non lo avremo già raggiunto).

Sinceramente spero che ci sia un tasso di astensionismo alle stelle, che quasi nessuno vada a votare. Questa sarebbe la vera vittoria, secondo me.


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