martedì 2 ottobre 2012

Su 100 parlamentari condannati, imputati o prescritti, 61 sono del PDL

Gente che voterà la legge anti-corruzione. Curiosità: oltre il 50% milita in un solo partito: il Popolo delle Libertà.

Essendo un partito non liberale, mi son sempre chiesto cosa volesse dire nella realtà "Popolo della Libertà". Dopo tante ipotesi e teorie, un articolo de "Il Fatto Quotidiano" mi ha aperto gli occhi. Esso mostra i 100 parlamentari indagati, condannati e/o prescritti che voteranno la legge anti-corruzione e qui ho capito: con "Popolo della Libertà" si intende quel partito il cui fine è di garantire la libertà a gente che in un paese normale sarebbe, diciamo, poco libera.

Leggendo i nomi e partiti di appartenenza, si scopre che oltre la metà (più precisamente, il 61%) di questi deputati e senatori milita nel PdL (o è stato eletto quando ci militava). 61 su 100 è un numero vergognoso e gli elettori che lo hanno votato dovrebbero farsi più di una domanda (ma a voi ci penserò in un video a parte).

Se ho contato giusto, vi sono poi 16 del PD, 10 della Lega, 7 dell'UDC, 1 di FLI, 2 dell'IDV e 3 del Gruppo Misto.

E' bene precisare che indagato non vuol dire condannato, però la cifra è davvero enorme, soprattutto nel partito di Berlusconi. Se vogliamo chiudere con il passato ed iniziare una nuova vita, fino a quando i partiti presenteranno candidati di questo tipo, bisogna partire con il non votarli. Gli onesti che accettano questi individui o si ribellano oppure sono tali e quali a loro. Il tempo delle pulizie è giunto (si spera).


3 commenti:

Zio Tonio ha detto...

Mi viene da pensare ad un detto:" RACCOMANDARE LE PECORE AL LUPO".

Anonimo ha detto...

ah perche dovevi leggere l'articolo del fatto quotidiano per renderti conto della corruzione in parlamento?

Anonimo ha detto...

In nessun paese gente indagata puo' permettersi di legiferare. E' un'idiozia avere questi parlamentari.

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