Il titolo non è mio, ma del comico Sergio Silvestri. Dopo il passo indietro di pochi giorni fa arriva il passo avanti (o indietro da passo indietro?) dopo la sentenza che lo condanna. E qui viene sollevata la domanda di molti malpensanti: "Berlusconi è in politica per evitare la galera?"
In pochi ci hanno creduto. Prodi aveva avvertito di non credere al suo ritiro e forse nemmeno lui si aspettava di avere ragione così presto. Anche il sottoscritto ieri ha sollevato dubbi sul suo reale abbandono della politica, ma lo ha interpretato come un'uscita di scena elegante prima della condanna (per poi magari rientrare ad acque calme).
Nessuno però si aspettava un ritorno così: quello di Berlusconi è stato un capolavoro, questo devo ammetterlo. Fingere la ritirata per poi tornare all'attacco più cattivo e deciso di prima è una mossa che potrebbe scombussolare il quadro politico italiano, a partire dalla data delle elezioni.
Detto ciò, sinceramente speravo fosse davvero finita. E invece ce lo ritroviamo di nuovo, peggio di prima a giudicare dalla conferenza stampa. Noi che scriviamo di economia e politica avremo molto da fare per smontare tutte le sue strampalate teorie (perchè se le dice sa benissimo che qualche trota in giro che ci crede c'è e non sono pochi), ma una cosa che riguarda sempre la vicenda non smonteremo (almeno, io non lo farò).
Molti malpensanti in questi anni andavano dicendo una cosa del tipo "Berlusconi è sceso in campo politicamente per evitare la galera". E' vero? Non è vero? Nessuno potrà mai dirlo.
Certo, tutte quelle leggi "ad personam", come sempre quei malpensanti le hanno definite, fatte negli anni di governo che casualmente lo hanno favorito qualche dubbio lo mettono. Se ad esse aggiungiamo questa nuova discesa in campo contro i magistrati e a favore di una riforma della giustizia, sempre casualmente dopo una sentenza di condanna nei suoi confronti ecco che i dubbi aumentano....ma noi non siamo fatti della loro stessa pasta e quindi diciamo che Berlusconi è sceso in campo, di nuovo, per il bene degli italiani. Di quali italiani, non ci è dato saperlo.
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