giovedì 30 agosto 2012

La tassa su bibite e junk food è inutile ed ingiusta. Vi spiego il perchè.

Il governo Monti vuole introdurre una tassa su bibite gassate e junk food. Dal punto di vista economico e medio però è inutile ed ingiusta.

In tempi di crisi o si taglia o si tassa. I governi in italia prediligono la seconda opzione, tassando tutto il tassabile. Certo, all'appello mancano l'Imu alla Chiesa, la prostituzione e le droghe leggere (che però vanno prima legalizzate e di questo proprio il governo non ha mai parlato) che sarebbero tasse più che giuste e molto remunerative. L'ultima idea è quella di tassare il cibo spazzatura o "Junk Food", assieme alle bibite gassate e zuccherate per guadagnare qualche soldino e in più combattere l'obesità. Se ad un primo impatto potrebbe sembrare corretto, in realtà così non è.

Prima di tutto un ragionamento dal punto di vista economico.

Il junk food viene consumato per la maggiore da gente di ceto medio-basso per svariate ragioni: è più comodo da portare in giro e fornisce molte più calorie a parità di peso e velocità di preparazione di un cibo più sano (non tutti dispongono di una mensa aziendale, non tutti hanno il tempo di tornare a casa e prepararsi da mangiare sano, non tutti hanno tempo e soldi di mangiare in un ristorante). Una tassa su questo cibo andrebbe dunque a colpire i redditi medio-poveri, già in difficoltà perchè martoriati da una serie di imposte sempre in aumento.

Ammettendo che queste persone decidano di cambiare, diventare salutisti (per esigenze prettamente economiche) e mangiare solo cibo sano, la conseguenza sarebbe un aumento della domanda per quei cibi, che si tramuterebbe (per la legge della domanda-offerta) in un aumento dei prezzi per gli stessi. Risultato molto probabile: i cittadini tornerebbero al junk food, ma avrebbero meno potere d'acquisto.


Dal punto di vista medico, è vero che il junk food favorisce l'obesità ma come sempre, dipende dalle quantità in cui viene consumato. Banalmente, se un individio medio mangiasse a pranzo e cena 500g di pasta (a cui si aggiunge un secondo oltre a colazione, merenda, etc) diventerebbe obeso. Cos'è tassiamo anche la pasta? Però è fatta con uova e farina quindi che si fa, si tassano pure quelle? Bere una lattina di una bibita zuccherata X non fa diventare la gente obesa.

Poi bisogna distinguere anche i soggetti: c'è chi può mangiare di tutto ma un po' per la genetica e un po' perchè faccio molto sport, per mettere su un kg deve accadere un miracolo e chi invece perchè è robusto di costituzione e si muove pochino ingrassa molto più facilmente.
Tra l'altro, più si avanza con l'età e più diventa facile mettere su peso.

E' dimostrato poi (vedi studio "Junk-food, home cooking, physical activity and obesity: The effect of the fat tax and the thin subsidy" publicato sul Journal of Public Economics) che per certi individui una tassa mirata a ridurre il consumo di junk food, se avesse successo, avrebbe come conseguenza la riduzione dell'attività fisica praticata da quelle persone, annullando quindi il suo effetto.

Questa tassa sarà oltre che ingiusta, inutile. Cosa fare quindi? La mia proposta è, se proprio si vuole tassare per recuperare i maggiori costi sanitari derivanti dai pazienti obesi, quella di applicare un'imposta direttamente sugli individui grassi. Più sei grasso e più paghi. Questa sarebbe un incentivo per la gente a rimanere in forma, con qualsivoglia metodo legale come mangiare meno, più sano, muoversi di più etc.
Ci sarebbe però il problema che alcuni individui ingrassano per colpa di malattie fisiche o psicologiche, quindi ogni caso andrebbe valutato e quindi non so quanto questo tipo di imposta possa effettivamente essere applicata, però la ritengo più valida e meno ingiusta di quella che vogliono applicare loro.

PS: io comunque di junk food non ne mangio, ma mangio molto vi assicuro e come vedete dalle foto non sono grasso




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