(Articolo aggiornato dalla sua pubblicazione iniziale)
Gli attuali estratti conto annuali dei conti correnti bancari, di quelli postali e dei libretti di risparmio sono gravati da un'imposta di 34,20 euro, se il cliente è persona fisica. Con l'emendamento del governo, quest'imposta verrà rimossa dai cc inferiori ai 5000 euro, un meccanismo pensato per proteggere da prelievi i conti che verranno aperti per gestire le transazioni in formato elettronico. Negli altri casi l'imposta è di 100 euro.
Altre tasse quindi. Altro che governo liberale!
In ogni caso credo sia molto inutile una tassa del genere. Se l'intento era di colpire i più benestanti, essi somme superiori a 5000 euro le hanno investite, non penso le abbiano su di un conto.
Rimango sempre più perplesso da questo governo tecnico, oltre che deluso. A volte mi ricorda Tremonti...
Aggiornamento (ore 20:34 13/12/11)
Il tesoro per voce del sottosegretario Vieri Ceriani smentisce: "”Sui conti correnti delle persone fisiche – esiste da sempre un bollo annuale di34 euro. L’unica novita’ della manovra e’ che eliminiamo questo bollo sui conti correnti e sui libretti fino a 5 mila euro”. ”Se facciamo la lotta al contante – ha detto – e chiediamo alle banche di non far pagare ai piccoli correntisti certe spese, allora dobbiamo togliere anche questo bollo. E’ uno sgravio a favore delle persone che verra’ compensato dall’aumento del bollo fino a 100 euro per i conti correnti delle imprese”.
Quindi via totalmente il bollo per le persone con depositi inferiori ai 5000 euro. Aumenta in compenso quello per le imprese. Messa così è una buona cosa (un po' meno per le imprese). Certo è che la confusione regna sovrana. Vedremo un po' i prossimi estratti conto come saranno.
Complimenti intanto ai vari giornali e telegiornali per le notizie false diramate.
Nessun commento:
Posta un commento