domenica 11 dicembre 2011

Anche con Monti le caste italiane vincono e mantengono i privilegi




Ieri ho scritto un articolo sulla rivolta delle varie caste italiane per i pochissimi tagli ai privilegi e le scarne liberalizzazioni che avrebbero dovuto limitare il loro potere a favore della concorrenza e della popolazione.

La casta per eccellenza, quella dei parlamentari, ha bloccato i tagli alle indennità previsti nella manovra Monti, prevedendo un rinvio al "termine per la fine dei lavori della commissione (si è pensato a marzo-aprile), superato il quale le Camere sarebbero impegnate a rendere effettivo il taglio «entro trenta giorni»".
Ovviamente quando questi parlano di rinvio, sappiamo tutti come andrà a finire: i tagli non si faranno, punto e basta. Il parlamento peggiore della nostra storia si riconferma tale.

A quelli poi (UDC e PD) che si oppongono a ciò, ricordo la mia proposta di creare un fondo in cui mettere i soldi in eccesso per poi utilizzarli per opere sociali.


Un'altro trionfo (ma di questo ho già parlato nell'articolo di ieri) l'hanno ottenuta i farmacisti che, dopo le lacrime di coccodrillo versate, si sono visti beneficiare dell'esclusione dei comuni sotto i 15mila abitanti (25 milioni di abitanti) della liberalizzazione dei farmaci di fascia C.

L'ultima vittoria è stata ottenuta dai tassisti, che hanno fatto rientrare lo sciopero proclamato grazie ai segnali di apertura del governo, leggasi "anche qui, la liberalizzazione non sa da farsi".

Il potere delle caste è forte (dobbiamo aggiungere anche avvocati, notai etc) ed è stato ottenuto negli anni. A rimetterci siamo noi cittadini che dobbiamo pagare di più un servizio che potremmo e dovremmo pagare meno (o a parità di prezzo, avere una qualità superiore) e noi giovani che in quelle caste non ci possiamo entrare se non siamo pieni di soldi o figli/parenti di chi ci è già dentro.

2 commenti:

il vicino di casa della moglie di Bersani ha detto...

La parola casta va utilizzata con cognizione di causa,un conto è chi esercita il potere,un altro è chi lavora,da un servizio prezioso h24 e non a carico dello stato.Un esempio la farmacia italiana che nel progetto dei padri fondatori fu strutturata così per garantirne la capillarità e la qualità del servizio al cittadino.E' ad oggi il miglior sistema farmaceutico del mondo!Ora le alternative che vengono perseguite sono le stesse del sistema inglese,si arriverà a catene in mano a multinazionali=poterere=caste economiche(ci sono anche le coop)!Ecco come sfruttando l'emotività o invidia sociale si persegue il vero potere...e questo Monti e Bersani lo sanno bene!
ps la moglie di Bersani guarda un pò è...farmacista non titolare!eh eh eh..

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

No le Farmacie sono così al solo scopo di mantenere chi è dentro dentro e chi è fuori fuori. Sì è vero che ultimamente un pochino si sono paerte, ma molto poco e non abbastanza.

Perchè uno dovrebbe avere una laurea per vendermi un medicinale che mi ha presritto il medico? Basta che legga la ricetta...son capace pure io di farlo.

Esempio: sono andato a prendere il cortisone per il cane, l'unica cosa che mi ha chiesto è "Per chi è?" e io: "Il cane". Risposta "Ah ok". Serve una laurea per questo?

Per favore....

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