domenica 16 ottobre 2011

L'arte (italiana) del distinguersi sempre in peggio


L'arte del distinguersi sempre in peggio è tipicamente italiana. Suona strano, perchè il made in Italy è sempre stato sinonimo di bellezza, qualità, distinzione in tutti i campi.
Pensiamo alla letteratura con Dante, Manzoni, Leopardi. Alla pittura con Michelangelo. Alla scienza con Leonardo da Vinci, Galileo. Al cinema con Totò, Pasolini, De Sica (padre s'intende). La gente ci guardava invidiosa per ciò che facevamo.

Tutto questo oggi non c'è più. Oggi mentre gli altri manifestano pacificamente in tutto il mondo, noi mostriamo la parte peggiore.

Siamo noi oggi che guardiamo agli altri con invidia perchè loro hanno questo


(Puerta del Sol de Madrid)


Santiago


Seul



Mentre noi abbiamo questo (ed è così che ci vedono loro)


Roma

(Altre foto le trovate qui su El Pais)

Complimentissimi a questi delinquenti nazifasciocomunisti. Complimenti davvero. Facciamoci sempre riconoscere, in peggio ovviamente. Il nostro è un problema di società, di educazione e non è la prima volta che lo dico (vedi qui e qui).

Sicuramente ora arriveranno asini destrini che considerano tutti gli indignati = Black Bloc. Asini anti governo/complottisti&company che accusano i delinquenti che han messo a ferro e fuoco la capitale di essere infiltrati, pagati da chissà chi o chissà cosa (senza avere le prove, come tutte le altre volte).

Di questo condivido in pieno ciò che ha scritto Michele Boldrin anche a riguardo all'opposizione:

Essendo questa l'ennesima volta che accade, l'argomento "infiltrati", "pochi facinorosi", eccetera, non vale piu'. Se, ogni volta che si organizza un corteo, una parte (minoritaria o maggioritaria non importa, le foto provano che si tratta di pesci che ben nuotano dentro la propria acqua) mette la citta' a ferro e fuoco, si e' oggettivamente responsabili di quanto accade.

Questa opposizione non solo non ha una proposta sul da farsi politico, non solo non offre una prospettiva credibile su come affrontare la crisi economica, ma e' anche prigioniera del proprio passato, dei propri miti populisti e della violenza delinquenziale che tali miti alimentano.


Questa opposizione non e' un'alternativa a niente, purtroppo.

Chiudo con un commento scritto sempre su Facebook Facebook dal mio amico Sergio Silvestri, che mi sembra abbia centrato il punto:

È particolarmente singolare ironico ma anche specchio dei tempi leggere di come questi Black Bloc, siano di destra o sinistra a secondo di quale direzione politica ha un giornale. Aumentando, ma questo è il loro scopo, ancor di più la confusione che già sussiste. Quando c'è una cosa di questa portata esiste una sola arogmentazione vandali, coglioni, ma questi fanno il gioco o del governo o delle opposizioni a seconda di come uno le voglia vedere, ma in pratica recano danno a tutti e a tutto indipendentemente.


ps: Per quanto riguarda i temi della manifestazione, vedi qui.


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