domenica 19 settembre 2010

Analisi e critica al programma dell'UDC di Casini



Oggi mi occupo di un altro partito che si oppone a Berlusconi..beh...ogni tanto si oppone a Berlusconi...ovvero l'UDC, Unione di Centro, guidata dal bel (per le donne) Pier Ferdinando Casini.

Premesso che sinceramente non ho ancora capito con chi stia e a che gioco stia giocando, andrò ad analizzare il programma composto da 9 punti che ho trovato sul sito personale di Casini. Piccola considerazione: a differenza del PD, il programma è facilmente reperibile, ma come quello del PD non contiene nemmeno un dato/numero che sia uno.
  • La famiglia è il pilastro fondamentale della società, ma oggi è abbandonata a se stessa. Sosteniamola in concreto, rivoluzioniamo il fisco con il quoziente familiare: chi ha più figli deve pagare meno tasse: tanto per chiarire, il quoziente familiare è il sistema utilizzato in Francia e avvantaggia le famiglie più numerose (per approfondire), quindi potrebbe essere uno stimolo a fare figli/più figli per i giovani, e nel contempo aiutare le famiglie (tipo la mia) con >2 figli a carico. Potrei essere d'accordo, visto il tasso di natalità, però non credo che stia qui il problema dei pochi figli. Può essere un inizio quello sì, ma bisogna vedere in che modo vogliono riformarla (senza dati io non posso dire di essere d'accordo I'm sorry).
  • L’eutanasia minaccia il bene più prezioso che abbiamo, la vita. Chi soffre perché gravemente malato o chi non ha i mezzi per sostenersi non può essere lasciato solo a decidere se vivere o morire. Uno Stato che rinuncia a stare vicino a chi è in difficoltà è uno Stato che rinuncia al suo futuro: qui non mi dilungo sennò c'è il rischio di discutere all'infinito (e non voglio). La mia personale idea è che debba essere io a scegliere il mio destino una volta tanto, e non affidarlo a un qualcuno o una qualche cosa al di fuori di me. Questa è, ripeto, la MIA idea, però non baso il mio voto sulla questione eutanasia quindi concludo qui.
  • Una scuola più competitiva non si costruisce col taglio delle risorse. Serve una riforma organica che motivi gli insegnanti, alzi il livello dell’istruzione degli studenti e valorizzi i più meritevoli senza lasciare indietro gli altri: vabbè questo pure mio nonno lo dice, mi piacerebbe sapere l'idea per riformarla.
  • La flessibilità è un bene, la precarietà no. Incentiviamo la trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato, proteggiamo tutti i lavoratori colpiti dalla crisi attraverso l’estensione degli ammortizzatori sociali anche alle piccole imprese, favoriamo il nuovo ingresso nel lavoro con la formazione permanente. Detassiamo gli utili reinvestiti nell’impresa. Miglioriamo l’accesso al credito per le piccole e medie imprese attraverso il potenziamento del sistema dei CONFIDI: qui mi parte bene lodando la flessibilità (che è un bene), ma poi ritorna nella solita demagogia. Mi piacerebbe che mi si spiegasse il perchè il contratto a tempo indeterminato sia un bene universale per tutti e che il tempo determinato sia il male assoluto, cosa non vera (in Italia per come è gestito è un male, ma bisogna migliorare quello). Poi una domandina facile facile: come si fa a favorire la flessibilità, incentivando il contratto indeterminato? Se è indeterminato, si rimane lì fino alla conclusione del rapporto di lavoro: se fosse esteso a tutti, dove starebbe la flessibilità?
  • Vogliamo un grande piano casa che rilanci l’edilizia sociale per le famiglie meno abbienti, le giovani coppie e gli anziani. Occorre incentivare la costruzione o la ristrutturazione di case sicure, antisismiche e all’avanguardia sul piano del risparmio energetico: Incentivare in che senso? Si sta costruendo fin troppo, e il modo migliore di aiutare i giovani è lasciare che il mercato si adegui alle esigenze reali. Per le case sicuro etc etc credo che bisognerebbe pensare al perchè se ne parli ancora nel 2010...
  • Un’Italia protagonista in Europa ha bisogno anche di un sistema sanitario che garantisca prestazioni di qualità omogenee al Nord, come al Centro e al Sud. Si devono ridurre le differenze di costi e di livello delle prestazioni tra le varie Regioni, eliminando gli sprechi, valorizzando e promuovendo la costruzione di centri di eccellenza all’avanguardia. La carriera di medici e infermieri deve basarsi su un sistema meritocratico che premi i migliori, non chi ha le conoscenze giuste. Per il bene e la salute di tutti vogliamo la gestione delle ASL senza ingerenze della politica: concordo, per questo serve il federalismo fatto bene.
  • Uno Stato che si affida alle ronde è uno Stato che alza bandiera bianca di fronte alla criminalità e dice ai cittadini di arrangiarsi. Solo le forze di polizia hanno la professionalità e la preparazione per fronteggiare il crimine, ma il Governo taglia loro gli organici e le risorse. Il contrario di ciò che è necessario, il contrario di ciò che vogliamo: cosa volete allora? E soprattutto, con quali soldi?
  • Vogliamo un federalismo che riformi la macchina statale con una distribuzione delle competenze e dei costi certa, per dare nuovo slancio all’economia del Nord e del Centro e per recuperare i ritardi del Sud. Ecco perché diciamo no al federalismo della Lega, uno spot vuoto di cifre e contenuti che rischia di sfasciare lo Stato senza dare alle Regioni gli strumenti per funzionare: potrei essere d'accordo, la vostra proposta su cosa si basa?
  • Diciamo no ad ogni forma di razzismo e di xenofobia. Gli stranieri onesti che vengono in Italia per lavorare sono una risorsa e vanno aiutati concretamente ad integrarsi con le loro famiglie. Favoriamo l’immigrazione volenterosa e qualificata e contrastiamo l’immigrazione clandestina, coinvolgendo l’Europa attraverso intese con i Paesi di provenienza: e gli stranieri che invece vengono a "rompere le balle", cosa ne facciamo? E poi, cosa si intende con "intese"? Incontri come quelli con Geddafi?

Il programma è questo, sinceramente non so cosa dire: alcune cose buone ci potrebbero essere, ma dette così non saprei nemmeno dire il mio pensiero perchè di fatto sono intenzioni che però non c'è scritto di cosa si tratta realmente e il percorso che vorrebbero fare per attuarle. Mancano anche, come ho già detto, dati e numeri di queste riforme, che quindi perdono ulteriormente di valore.

Non c'è riferimento poi alle province, alla pressione fiscale per le imprese, all'evasione fiscale, alla lotta contro la mafia, alla giustizia, alla spesa pubblica.

Mi dovrebbero poi spiegare il perchè dei condannati in parlamento e delle aperture/chiusure continue sia al PDL che al PD.

Concludendo, trovo il nulla, veramente, il nulla in questo partito. Non capisco da che parte stia, cosa voglia fare di concreto per il paese e per il nostro futuro. Le uniche note positive più o meno concrete sono la flessibilità del lavoro (che però mi deve essere spiegata bene se è assieme al tempo indeterminato, con i sindacati che abbiamo in Italia) e la detassazione familiare in base al numero di figli, con cui potrei concordare. Mi piacerebbe vedere la retorica trasformata in concretezza, con magari proposte vere e dati alla mano, solo allora potrei poi dare un giudizio più vero su questo partito.


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