venerdì 7 ottobre 2011

Studenti, assediate Montecitorio non la sede di Moody's!




Oggi gli studenti hanno protestato in tutta Italia, in particolare in quel di Milano essi hanno assediato la sete dell'agenzia di rating Moody's.

Cari colleghi studenti, capisco le vostre intenzioni, ma Moody's non c'entra proprio niente con l'attuale condizione del nostro paese! Moody's valuta solamente la nostra condizione, disastrosa a causa dei POLITICI! Montecitorio è il responsabile di questa situazione, non Moody's, lo vogliamo capire sì o no?

A cosa serve andare a protestare lì? A nulla! Assolutamente a nulla! Anzi, è un favore che fate al governo e alla casta! Pure il mio cane lo ha capito.


Pazzesco poi che non siate scesi in piazza qualche giorno fa contro la legge bavaglio che è costata l'oscuramento (volontario sia chiaro, ma per ragioni ovvie spero) a Wikipedia.

Mi spiace, ma avete preso un granchio bello e grosso e considerando che siete, assieme a me, il futuro di questo paese, cari colleghi, è bene che ve ne accorgiate in fretta perchè il tempo stringe, e molto anche.

I responsabili del disastro sono loro, solo ed esclusivamente loro. Chi cerca altri responsabili in Italia è da non considerare. A meno che voi vogliate difendere la casta...


2 commenti:

Anonimo ha detto...

La confusione (a partire dalla scelta terminologica) su dove stia il "Potere", quello che PUO' fare e FA danni in Italia è disarmante.
Soprattutto quando viene da schiere di giovani intellettuali (gli "studenti" - pure Pasolini era arrivato a prenderli per il culo nel loro compiacimento borghese sulla rivoluzione fatta con la pancia piena) che ti impostano dibattiti come "noi la crisi non la subiamo, ve la risolviamo" (detto tipo da uno studente del terzo anno di filosofia con sottobraccio Imperium di Toni Negri...), senza neanche avere l'intenzione di PROVARE a capire che COSA sta succedendo. Vuota retorica e cattivi maestri di carta riciclati dal sessantotto a cui viene dato spazio nei circoli accademici solo in Italia. E' deprimente, tremendamente deprimente. Ho visto decine di manifestazioni indirizzate (giustamente) ai tagli lineari che vanno a colpire FFO o borse di studio... studenti a braccetto con professori e bidelli. Neanche una manifestazione CONTRO baronie e baroni e CONTRO un sistema di finanziamento dell'università che non fornisce il minimo incentivo a che chi insegni o faccia ricerca abbia un minimo di competenza in quello che fa. Posso capire l'urgenza di contrastare tagli selvaggi indiscriminati... ma ho come idea che i problemi ulteriori sul come utilizzare in modo efficiente le risorse nemmeno entrino nell'orizzonte culturale del partecipante mediano alle proteste. E' una situazione deprimente al 100%: tanta, troppa energia e nemmeno una possibilità che sia incanalata con un po' di capoccia...

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

Non posso che quotare

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