domenica 26 giugno 2011

Quegli immigrati che salvano i posti di lavoro



Uno dei luoghicomuni diffusi in Italia (ma non solo) soprattutto dalla Lega Nord è che gli immigrati che lavorano nelle imprese edili, di pulizia, nei campi etc etc siano un grosso problema per noi italiani: ci rubano, secondo quelle menti, il lavoro. Sono loro la causa della grossa disoccupazione, giovanile e non.


Probabilmente questi non hanno mai letto un articolo o letto un libro (serio) di economia, perchè sennò si accorgerebbero delle cantonate che stanno prendendo. Se non ci fossero gli immigrati che, lavorando di più e a meno (sia quelle regolari, sia quelli in nero) ci costruiscono le case, queste costerebbero molto di più, nessuno le comprerebbe, le aziende fallirebbero e altri posti di lavoro verrebbero persi. Pensiamo agli imprenditori (italiani), ai contabili (italiani), agli amministratori (italiani), a tutti i commercianti legati agli acquisti che italiani e non fanno con gli stipendi derivanti dalla vendita di quelle case.

Di fianco a casa mia stanno costruendo una casa: sono tutti lavoratori stranieri che lavorano, anche oggi che è domenica, e sono tutti regolari, assunti che pagano i contributi (e quindi le pensioni, magari ad italiani che a 35 anni se ne sono andati in prepensionamento).


Il problema non sono loro, anzi, per fortuna ci sono! I problemi sono altrove, in quelle caste chiamate "ordini" in cui è praticamente impossibile accedervi e che il potere politico (quindi i vostri politici) non vogliono liberalizzare. A questo aggiungiamo la quasi impossibilità di fare impresa et voilà, ecco a voi la disoccupazione.

Sia ben chiaro che un po' di colpa è anche degli italiani stessi. Se questi di fianco a casa mia lavorano anche oggi, e da un'altra parte, in un posto pubblico, un italiano si lamenta perchè ha due pomeriggi di fila e chiama il sindacato (che ovviamente lo difende), allora c'è ben poco da fare.


1 commento:

Anonimo ha detto...

sono perfettamente d'accordo con tè gli ordini professionali vanno aboliti e le libere professioni non devono avere vincoli all'accesso,molti giovani laureati troverebbero lavoro e i costi diminuerebbero per tutti con vantaggi per l'intero paese,ma dubito che la nostra classe politica tutta lo voglia veramente.

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