[...]Il ministero ha provato a far valere le sue ragioni scrivendo (su carta) al Consiglio di Stato: «La presentazione in formato cartaceo comporterebbe un notevole aggravio» con un costo aggiuntivo «quantificato in 8 milioni di euro». Un tesoretto che se ne andrebbe tra fotocopie, acquisto di copie aggiuntive (il candidato ne deve mandare una sola), spedizioni con raccomandata o corriere. E una somma che basterebbe per gli stipendi di 150 ricercatori, non un dettaglio visto che molti vincitori di concorso restano a bocca asciutta proprio perché non ci sono i soldi per pagarli. Ma il Consiglio di Stato ha risposto (sempre su carta) senza spostarsi di una virgola: «I risparmi di spesa non sembrano così rilevanti a fronte della complicazione che si introduce, pretendendo l'invio delle pubblicazioni esclusivamente per via informatica». La decisione finale spetta al Consiglio dei ministri, ma il no del Consiglio di Stato può essere superato solo all'unanimità. Chissà se anche tra i ministri c'è chi pensa che le mail hanno «tempi di confezionamento e lettura più lunghi»?
6 luglio, muore il Web italiano
Dalla settimana prossima l'Autorità delle comunicazioni avrà il diritto arbitrario di oscurare siti senza un processo. Una norma che non esiste in nessun Paese libero. Fortemente voluta da Berlusconi e da Mediaset
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Nel testo definitivo dovrebbe insomma restare il principio di fondo, già presente nell'attuale bozza della delibera: Agcom avrà il potere di oscurare siti web accusati di facilitare la pirateria. Senza passare da un regolare processo, ma solo a fronte di una segnalazione da parte dei detentori di copyright.
SIAMO NON DICO DA TERZO MONDO AFRICANO, MA QUASI. SIAMO PEGGIO DELLA CINA. ALMENO LORO SONO UNA DITTATURA DICHIARATA, CON UN'ECONOMIA IN CRESCITA ESPONENZIALE.
NOI SIAMO UNA FALSA DEMOCRAZIA IN CRISI DA 20 ANNI....
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