Mentre lo diceva, si sapeva già che gli stipendi degli statali rimarranno bloccati per qualche anno (vedremo poi quanti): se da un lato è vero che non mette le mani in tasca agli italiani, dall'altro c'è un dato che in pochi hanno citato, che cresce ogni anno e diminuisce il potere d'acquisto e la ricchezza reale degli italiani, chiamato inflazione. Se l'inflazione crescerà (come si prevede e si spera, visto il debito dell'Italia), come conseguenza al non adeguamento degli stipendi si avranno in pratica meno soldi...ottenendo per lo statale lo stesso effetto di una tassa.
Oltre a questo, ora dobbiamo aggiungere un altro dato, ossia l'aumento dei pedaggi autostradali e l'aggiunta di altri pedaggi su strade che erano "gratuite":
Gli aumenti delle tariffe andranno da un minimo dell'1,5-2% fino a un massimo del 5%. Nel dettaglio l'aumento sarà di un millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a di 3 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3,4 e 5. Ulteriori rincari scatteranno invece dal primo gennaio 2011. Dal primo luglio comincerà poi la fase transitoria in cui l'Anas è autorizzata ad applicare un pedaggio di 1 euro sui veicoli leggeri e di 2 euro sui veicoli pesanti per le autostrade collegate con i tratti autostradali o i raccordi.Il nuovo pedaggio potrà riguardare 22 tratte di competenza Anas e finora gratuite: undici autostrade e undici raccordi stradali per un totale di 1.270 chilometri. Il pedaggio dovrebbe essere introdotto per tratte importanti come l’autostrada Roma-Fiumicino, la Salerno-Reggio Calabria, la Palermo-Catania, il raccordo Torino-Aeroporto di Caselle, la superstrada Firenze-Siena, il raccordo Salerno-Avellino
Questo comporta, oltre ad una maggiore spesa per chi viaggia per andare in vacanza o anche solo per fare una cosa chiamata lavoro, in più graverà sui mezzi pesanti come camion e Tir, con un conseguente aumento dei costi per le aziende, che dovranno poi recuperare questi soldi aumentando il costo dei prodotti, e sui turisti, che dovranno versare una spesa maggiore (senza considerare il costo della benzina che qui è maggiore rispetto ad altri stati) e che quindi ci penseranno due volte prima di ritornare nel Bel Paese.
I rincari ricordo che sono previsti dalla manovra finanziaria 2010 decisa da Tremonti, Berlusconi e company, quindi il Presidente del Consiglio mentiva sapendo di mentire, come ultimamente sta accadendo molto spesso (e la gente boccalona ci crede).
Se questo non è mettere le mani in tasca.....intanto lui se la spassa a serate da 1000 euro a botta con una ballerina brasiliana...oltre al danno la beffa...prima o poi però in fondoschiena inizierà a far male anche a noi italiani, e allora, si spera, alcuni si accorgeranno di come stanno veramente le cose qui in Italia. (foto presa dal Dailymail)
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